Il sottosegretario alla Giustizia visita il carcere di Sanremo, in vista nuove assunzioni e dotazioni per la penitenziaria
L’onorevole Andrea Del Mastro ha parlato anche di nuove costruzioni per l’edilizia penitenziaria
Sanremo. Oggi visita del sottosegretario alla Giustizia Andrea Del Mastro al penitenziario di Valle Armea, accolto al suo arrivo da un picchetto d’onore della polizia penitenziaria e dal Coordinatore Regionale della Liguria UILPA, Fabio Pagani
L’esponente di Fratelli d’Italia, accompagnato dal suo collega di partito il senatore Gianni Berrino, nel breve punto stampa con i giornalisti, prima del sopralluogo, fuori dalle mura della casa di reclusione ha innanzitutto snocciolato i numeri del Governo Meloni riferiti agli interventi sulla situazione carceraria. Prima ha parlato dei nuovi reclutamenti nei ranghi della polizia penitenziaria, che si attestano su diverse migliaia di unità. Del Mastro ha anche affermato «Stiamo attentamente risalendo la china di anni di abbandono e di flagellazione che hanno un nome un cognome preciso: Madia», riferendosi all’ex ministro di Grazia e Giustizia.
L’onorevole ha poi discusso dell’aggressione, avvenuta nel penitenziario matuziano, ai danni di un detenuto, Alberto Scagli, praticamente torturato dai suoi compagni di reclusione fino a ridurlo in fin di vita. Scagli aveva subito la stessa sorte nel carcere genovese di Marassi, dove era stato rinchiuso dopo aver ucciso a coltellate la sorella. Del Mastro ha definito l’assassino come «pericoloso e violento». Si è parlato anche dei nuovi strumenti che, nei progetti del Governo, dovrebbero essere dati dati in dotazione agli uomini del polpenitenziaria. Tra questi figurano guanti anti taglio, taser e “flash ball” (un’arma spara proiettili non letali), scudi e caschi antisommossa. Allo studio anche nuovi protocolli d’azione per le situazioni critiche, derivanti dal sempre maggior numero di aggressioni nei confronti degli agenti da parte dei detenuti.
Del Mastro ha fatto riferimento all’edilizia penitenziaria, da sempre sottodimensionata rispetto alle esigenza. Il sottosegretario afferma che ci sono 165 milioni di euro per l’edilizia penitenziaria e si chiede come mai nessuno dei Governi precedenti abbia mai utilizzato queste risorse.