Imperia, al via il “restyling” del palazzo della Provincia tra storia e rigenerazione






Da albergo a ospedale militare, ospitò tutto e il contrario di tutto
Imperia. Al via i lavori di riqualificazione dell’antico palazzo che oggi ospita la Provincia e la Prefettura di Imperia. Il Presidente Claudio Scajola aveva annunciato, durante l’ultimo consiglio provinciale, che i lavori avrebbero preso il via dal mese di febbraio e questa mattina le impalcature a lato monte del palazzo sono state posizionate. Il “restyling” della struttura si è reso necessario per motivi eco-sostenibili ed energetici e hanno visto l’Amministrazione provinciale vincitrice di un bando europeo di oltre 670 mila euro per l’eco-efficienza e la riduzione di consumi di energia degli uffici e di tutti i locali. Il costo totale dei lavori è però di quasi un milione di euro, che comprende anche una quota di cofinanziamento della Provincia. Tra le opere in programma ci sono la sostituzione della caldaia, l’applicazione di valvole termostatiche e di un sistema digitale per il loro controllo, l’allestimento di un cappotto termico ai sottotetti e alle pareti esposte a nord.
«Un palazzo storico che ha ospitato tutto e il contrario di tutto» ha commentato di recente il Presidente Claudio Scajola, in riferimento all’edificio, nato come albergo e che nel corso della sua storia vide passare il presidente Roosevelt nel 1910, la Gestapo, i partigiani e visse una storia travagliata.
Il grande albergo, costruito tra 1901-1905 a Porto Maurizio, è dovuto alla volontà di Silvio Muratorio fu Giovanni Battista proprietario della villa Miramare con un gruppo di soci, tra cui il cav. Giovanni Battista Beccaro. La società di gestione dell’albergo era la “Società Anonima Porto Maurizio-Colonia” legata ad un importante complesso di iniziative volte a fornire a Porto Maurizio un’immagine di città turistica, con iniziative tanto estive quanto invernali. Nel 1916 però l’iniziativa vede la sua fine e l’immobile viene ceduto alla Banca Garibaldi. Diventa dapprima ospedale militare durante la prima guerra mondiale e dal 1 gennaio 1923 sede di uffici. La struttura vede inoltre importanti dipinti decorativi (alcuni in corso di riqualificazione) di Francesco Audissino, artista onegliese del 1855.