La protesta

Il corteo dei trattori raggiunge il lungomare di Sanremo, «Se non possiamo andare all’Ariston, Amadeus venga da noi» fotogallery

La Rai accetta dar voce agli agricoltori: Amadeus leggerà un loro messaggio. Interviene anche il sindaco Alberto Biancheri

Sanremo. «L’invito di Amadeus sembrava molto bonario, noi lo abbiamo preso sul serio e siamo scesi. Se la Rai non può farci salire sul palco per questioni di organizzazione, per noi non sarà di certo un problema. Se saranno Amadeus e Fiorello a fare un giro con noi sul trattore, sarebbe un grande piacere. Siamo noi, ora, a invitare loro».

Alla guida di sette trattori, alcuni agricoltori lombardi sono giunti a Sanremo all’alba per portare nella città dei fiori, palcoscenico d’Italia per il Festival della Canzone Italiana, la loro protesta contro i disegni di legge europei.

«Abbiamo fatto 320 chilometri, attraversando il Turchino con i trattori – aggiungono i manifestanti -. La polizia ci ha scortato, ha fatto un ottimo lavoro alternandosi per le proprie pertinenze. Abbiamo fatto dei momenti di sosta, alcuni scelti da noi altri dalle forze dell’ordine per evitare una guida prolungata. La percorrenza è durata dieci ore. Siamo arrivati stamani alle 6,30, ci hanno messo in un angolino accantonati un attimo, perché sarebbero dovuti arrivare altri ragazzi da Brescia, ma non so per quale errore di comunicazione non siano riusciti a trovarci, e allora si è partiti in questa maniera. Siamo giù noi con sette mezzi contro i quindici che dovevamo essere purtroppo».

Il messaggio, comunque, è arrivato forte e chiaro. Il corteo dei trattori partito da Bussana è giunto sul lungomare di Sanremo proprio mentre all’Ariston era in corso la conferenza organizzativa del Festival.  «Le istanze degli agricoltori troveranno voce all’Ariston nonostante l‘estrema frammentazione delle sigle e delle associazioni – ha fatto sapere la Rai in una nota stata inviata stamani -. Nell’impossibilità di ospitare alcuni rappresentanti sul palco Amadeus leggerà un comunicato che porterà alla conoscenza del grande pubblico i problemi, le difficoltà, le richieste che provengono dal mondo agricolo».

«Siamo qui per la protezione del marchio che riguarda tutti noi: un indotto gigantesco del quale noi siamo la base, siamo il fondamento del made in Italy – spiegano -. Che poi si dirami nella dieta mediterranea o in quello che riguarda il mondo del turismo, è tutto quanto comunque legato a un’unica grande filiera. Non deve essere considerato ogni settore a sé, va legiferato per ogni settore, ma bisogna pensare che siamo tutti concatenati in un unico grande marchio che va rispettato, tutelato e mostrato per quello che è, per la sua virtuosità nel mondo».

Il sindaco Alberto Biancheri ha raggiunto gli agricoltori, che lo hanno ringraziato per la vicinanza dimostrata. «E’ una manifestazione genuina – ha detto il primo cittadino -. Anche io sono imprenditore agricolo quindi capisco, ma noi con i fiori abbiamo un valore a metro quadrato più alto rispetto a voi. Ma produciamo anche vino e tanto olio. Ti posso dire che stare in piedi, per un’azienda che produce 10-15mila bottiglie di vino, è impossibile davvero. Non avendo i metri quadrati a disposizione, più di quelli diventa un problema. Perciò lavorare in agricoltura è molto difficile».

Molte le persone che, passando lungo la ciclabile, si sono fermate per manifestare la propria vicinanza ai manifestanti.

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