Il candidato Rizzo (M5S) si presenta «Io sono il sindaco operaio»

31 gennaio 2024 | 19:40
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Tra gli impegni, che porta già avanti da tempo, ci sono ovviamente la lotta alle antenne selvagge e l’attenzione alle frazioni (non solo la “sua” Coldirodi) e le periferie

Sanremo. «Nessuna promessa se non l’impegno. Io sono il volto nuovo della città, sono il sindaco operaio, sono il sindaco che lavora per la gente tra la gente e che non si nasconde nelle sale, per la prima volta ci sarà la possibilità di avere un sindaco senza giacca e cravatta».

Con queste ed altre affermazioni Roberto Rizzo ufficializza la sua candidatura a sindaco della città dei fiori, nella sala della Federazione Operaia Sanremese, piena in ogni ordine di posto, diventando così il terzo a farlo, dopo Fulvio Fellegara per il Partito Democratico e Alessandro Mager, con quest’ultimo all’interno di un movimento civico. Rizzo corre per il Movimento 5 Stelle e la decisone di presentarsi come primo cittadino da solo viene anche dopo aver rifiutato l’offerta di Fellegara di unire le forze. Gianni Rolando, che corre per il centrodestra unito, ufficializzerà la sua candidatura a metà febbraio.

Spiega Rizzo: «Si parla già di tre big (riferendosi agli altri candidati ndr) ma non siamo al Festival dove ci sono i big e i giovani. Perché io non posso andare al ballottaggio?. I non mi do per vinto, avremo delle sorprese». Sul “corteggiamento” da parte di Fellegara che lo voleva candidato insieme a lui il consigliere M5S dice «Ci siamo consultati con il nostro gruppo ed abbiamo deciso che i tempi erano troppo stretti per fare certe alleanze».  Tra gli impegni di Rizzo, che porta già avanti da tempo ci sono ovviamente la lotta alle antenne selvagge e l’attenzione alle frazioni (non solo la “sua” Coldirodi) e le periferie.

Durante i suo discorso al pubblico presente in sala Rizzo afferma «Ci presentiamo dopo gli altri ma alle volte è meglio confrontarsi e ragionare a fondo prima di prendere decisioni così importanti. Sono importanti ancor di più se si ha un ruolo in consiglio comunale, e si ha già delle responsabilità politiche sulla schiena. Loro, almeno i candidati che sono usciti fin ora, non hanno da rispondere, già oggi, ai vari cittadini. Per me le buche sui marciapiedi non hanno colore politico, vanno tappate e basta come tutto il resto. Abbiamo dimostrato, nel nostro piccolo, con grande umiltà, di essere in grado di fare politica in maniera diversa. Ecco questo modo di fare politica è il primo punto. La nostra idea di città parte dalla partecipazione dei cittadini e delle comunità alle decisioni. Esistono strumenti amministrativi come i tavoli di coprogrammazione e coprogettazione). La politica deve riconquistarsi la fiducia dei cittadini, e la fiducia A volte anche in maniche corte Farci conoscere, essere aperti al dialogo senza preconcetti dettati dalle bandiere. Non abbiamo grandi budget ne pensiamo che la politica e il consenso si ottenga con grandi spese in campagna elettorale, ma abbiamo la forza del passaparola che ognuno dì voi sono sicuro saprà mettere in atto»