Pitbull scheletrico a Bordighera, la versione dei volontari delle ambulanze veterinarie

21 novembre 2023 | 22:12
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Pitbull scheletrico a Bordighera, la versione dei volontari delle ambulanze veterinarie

La risposta dell’associazione per il soccorso degli animali convenzionata con il Comune

Bordighera. In merito all’intervento di soccorso al cane pitbull svolto nell’ambito della convenzione sottoscritta con il comune di Bordighera, l’associazione ambulanze veterinarie dichiara di aver «semplicemente risposto ad una richiesta urgente e inderogabile di soccorso ad un animale in difficoltà da parte del proprietario dell’animale». E’ quanto si legge in una nota scritta dai volontari.

«Non capiamo – aggiungono – La motivazione della replica da parte della dottoressa Tittarelli (direttore del Dipartimento di Prevenzione – S. C. Sanità Animale dell’Asl1 imperiese, ndr), in cui spiega i fatti senza però conoscere l’esatta dinamica del soccorso. Dicendo addirittura che abbiamo scavalcato il loro lavoro, come se noi avessimo accesso agli atti sulle attività in programma dell’Asl veterinaria».

E ancora: «Peraltro l’intervento è stato svolto in collaborazione con le forze dell’ordine, passando tramite il 112 e tentando più volte di contattare il servizio veterinario Asl per richiedere un intervento urgente di un dirigente veterinario per attestare il maltrattamento. Le foto evidenziano che l’animale era in condizioni tali da richiedere un intervento immediato».

«La direzione della associazione ambulanze veterinarie assicura la massima collaborazione al servizio veterinario Asl, che infatti si è cercato più volte di contattare senza però riuscirci».

«Si rimane tuttavia convinti che le attività di pronto intervento non possano essere posticipate in base a programmazioni differite nel tempo, ma debbano essere svolte con le migliori e tempestive scelte organizzative degli organi di soccorso. Il cane in questione una volta trasportato al poliambulatorio veterinario Argentina di Taggia, la sera stessa è stata prelevato da due operatori Asl e trasferito al canile convenzionato, nonostante noi avessimo trovato un adottante pronto a portare la piccola Peggy in una nuova casa pagando anche l’intera somma della clinica, facendo a sua volta una cessione di proprietà poi bloccata senza capire il motivo.
Speriamo in una futura collaborazione per la salvaguardia del benessere animale».