Ventimiglia. Il questore di Imperia, Giuseppe Felice Peritore, ha sospeso la licenza dell’Anthony Bar, in piazza Cesare Battisti, a Ventimiglia, dove lo scorso 14 ottobre è iniziata la lite culminata con la morte del nigeriano Peter Enajeto, ucciso dal suo connazionale Omonke Okoedion, subito arrestato dalla polizia.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Imperia e condotte in sinergia dalla Squadra Mobile di Imperia, dal Commissariato di Ventimiglia e dalla Polfer di Ventimiglia, hanno consentito di ricostruire in brevissimo tempo l’esatta dinamica dei fatti: è emerso così che la lite tra i due extracomunitari è iniziata nelle adiacenze del locale, e che la vittima è stata colpita mortalmente alla gola con un coccio di vetro.
L’esercizio commerciale in questione era da diverso tempo oggetto di attenzione da parte degli uomini del Commissariato di Ventimiglia oggi, alla luce della gravità dei fatti e del pericolo che ne deriva per l’ordine e la sicurezza pubblica, ha disposto la sospensione della licenza dell’esercizio pubblico per la durata di quindici giorni ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S., imponendo la chiusura del locale.
«La Procura di Imperia ha accettato oggi l’istanza di dissequestro del locale, ma contemporaneamente è stato notificato alla mia assistita, titolare dell’Anthony Bar, il provvedimento di sospensione della licenza – dichiara l’avvocato Fabio Scaffidi Fonti -. Agiremo, nelle sedi opportune, per opporci al provvedimento del questore».
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