Detenuti danno fuoco alla cella: evacuato primo piano del carcere di Sanremo

«L’istituto di valle Armea è a tappo, è a rischio la sicurezza. Una bomba ad orologeria con 287 detenuti presenti», afferma il segretario Uil Pa Pp Fabio Pagani
Sanremo. Alle 20,30 circa di ieri, due detenuti sud America, probabilmente con problemi psichiatrici, ristretti in 4° sezione al primo piano, hanno improvvisamente dato fuoco alla cella, materasso e lenzuola, sprigionando una nube tossica immensa che ha invaso immediatamente l’intero piano detentivo». A darne notizia è Fabio Pagani, segretario regionale Uil Pa Pp, che torna a manifestare crescente preoccupazione per il clima di tensione che si avverte negli istituti penitenziari, soprattutto a Sanremo.
«La polizia penitenziaria, immediatamente intervenuta, ha messo in salvo ben 16 detenuti, evacuando il piano detentivo. Possiamo dire – aggiunge il sindacalista della Uil – che ancora una volta grazie alla professionalità della polizia penitenziaria si è evitata una strage. La situazione complessiva nelle carceri è drammatica e di natura emergenziale, a Sanremo la situazione è catastrofica 287 detenuti su una capienza di 220 e sempre ieri altri tre detenuti giunti da Torino per sfollamento.
Reclusi che, a loro volta, non di rado vengono trasferiti da un carcere all’altro, come fossero un pacco postale, solo nel vano tentativo di alleviare le tensioni e le incompatibilità che si ingenerano – spiega il segretario – . Abbiamo interessato il Provveditore e il dipartimento proprio questa mattina, scrivendo che Sanremo è a tappo ed è a rischio la sicurezza dell’istituto, una bomba ad orologeria con 287 detenuti presenti. Finché il medico studia il malato muore, recita un adagio popolare. In carcere, nostro malgrado, questa non è solo una metafora», conclude Pagani.