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A Sanremo le riprese di un docufilm cubano sulle origini di Calvino

Ieri la troupe guidata dalla regista Esther Barroso Sosa ha incontrato l'assessore alla Cultura Silvana Ormea

Sanremo. Una troupe documentarista cubana ha iniziato le riprese di un docufilm ambientato nella Città dei fiori. Intitolato “Cartas de Calvino”, il documentario è diretto dalla regista cubana Esther Barroso Sosa. Il soggetto dell’opera è incentrato sulle radici di uno dei più grandi scrittori italiani, Italo Calvino. Questo progetto ambizioso rappresenta un omaggio significativo all’autore ligure in occasione del centenario della sua nascita.

Le riprese sono incominciate ieri a Sanremo con interviste – tra cui quella all’assessore alla Cultura del Comune di Sanremo, Silvana Ormea -, svolte all’interno della biblioteca civica Corradi, dove sono custoditi i libri che Italo e Floriano Calvino donarono nel 1978 e che costituivano la collezione di Eva Mameli e Mario Calvino, genitori dei donanti.

La trama ruota intorno alla cantante, compositrice e musicologa italo-cubana, Monica Marziota, la quale riceve delle misteriose lettere che sembrano essere state scritte appositamente per lei da Italo Calvino. Sorprendentemente, Calvino sembra conoscerla intimamente, nonostante la giovane sia nata nello stesso anno della morte dello scrittore. In queste lettere, Calvino invita Monica a indagare sul lato cubano della sua vita e a esplorare il suo legame con il paese natio. Questo viaggio di scoperta la porterà a connessioni inaspettate tra la propria storia e quella dell’autore, aprendo nuove porte per la sua creatività artistica.

Il documentario, ambientato a Sanremo e a Roma, promette di rivelare dettagli sconosciuti sulla vita dei Calvino, nato sull’isola caraibica ma cresciuto nel Ponente ligure. La primissima parte della sua storia, strettamente legata a Cuba – dove è nato nel 1923 nella città di Santiago de las Vegas, nei pressi de L’Avana -, viene spesso trascurata nei libri di testo. Per questo il documentario mira a gettare nuova luce sulle origini del mito.

Esther Barroso Sosa, la regista, ha dichiarato che raccontare questo capitolo è un modo per ripagare un debito con gli abitanti de L’Avana, soprattutto con quelli di Santiago de las Vegas, sua città natale. Barroso Sosa crede che il legame tra Cuba e l’Italia, instauratosi con l’arrivo dei genitori di Calvino a Cuba, non si sia ancora concluso. Il documentario, ancora in fase di sviluppo, promette di essere un’opera straordinaria, una fusione di culture, musica, letteratura e storie di vita. Monica Marziota, l’artista che collega questi mondi, con la sua sensibilità verso tutto ciò che è cubano e italiano, unisce le due metà di questo Calvino in un racconto coinvolgente.

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