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“Torna grande Ventimiglia”, a sostegno del candidato sindaco Flavio Di Muro anche una lista civica

Politica, migranti, passerella sul Roja, Aurelia bis: intervista a tutto tondo al candidato del centrodestra

Ventimiglia. «Inizialmente non pensavo si costituisse una lista civica in mio sostegno. C’è tutto il centrodestra che mi sostiene con le liste di partito: una grande dimostrazione di compattezza, di coerenza, di unità di intenti, però le persone che si vogliono candidare a mio sostegno evidentemente sono di più di quelle che avevamo previsto, quindi negli ultimi giorni, con la mia squadra, ci siamo dati da fare per creare una lista civica con persone non iscritte ai partiti, persone che non si sono mai candidate o che comunque non sono mai state in comune, per un rinnovamento anche della classe dirigente di Ventimiglia. Ci sono persone che la volta scorsa non sono neanche andate a votare alle elezioni, però hanno ritenuto che io sia il candidato sindaco idoneo a guidare Ventimiglia nei prossimi cinque anni e di questo ne sono particolarmente fiero e orgoglioso». Ad annunciare la presenza di una lista civica nella sua coalizione, è il candidato sindaco del centrodestra a Ventimiglia Flavio Di Muro (Lega), in occasione di un’intervista nello studio di Riviera24.it.

Oltre alle liste con i rappresentati di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Cambiamo, Udc e Liguria Popolare, a sostengo di Di Muro ci sarà anche “Torna grande Ventimiglia“.

Anche se è evidente che il centrodestra nella città di confine abbia appoggiato la candidatura dell’ex parlamentare ventimigliese, non si possono non notare alcune spaccature: lo storico leghista Andrea Spinosi ed Eleonora Palmero hanno abbandonato il Carroccio e sono approdati nella coalizione a sostegno dell’ex sindaco Gaetano Scullino. Anche Cambiamo si è smembrato, con Matteo De Villa che ora appoggia la candidatura a sindaco di Tiziana Panetta (Federazione Civica), Cristina d’Andrea che ha scelto di sostenere Gabriele Sismondini (lista civica appoggiata dal centrosinistra) e Francesco Mauro che si è schierato al fianco di Scullino.

Una tempesta sul centrodestra, si potrebbe dire, a seguito della caduta della precedente amministrazione Scullino, che ha portato al commissariamento di Ventimiglia. Si è pentito di aver contributo a far cadere l’amministrazione? «Non ho fatto cadere l’amministrazione – risponde Di Muro -. Ci sono stati vari litigi negli ultimi tre anni, c’è stato un atto dal notaio sottoscritto dalla maggioranza dei consiglieri comunali, poi se ognuno si deve prendere quota parte di colpe, io mi prendo quota parte di colpe, però così non si poteva evidentemente andare avanti. Serve un’amministrazione serena, unita, coesa: è questo che vogliamo offrire con la nostra proposta politica ai cittadini. Scelte personali di singoli esponenti del centrodestra che hanno preferito addirittura abbracciare il partito democratico, non le vorrei neanche commentare. Siamo seri, io ho una faccia sola: sono sempre stato di quella determinata area politica, continuerò ad esserlo per tutta la vita. Personalismi, rivalse, vendette, sono discorsi che lasciamo volentieri al passato. Noi guardiamo al futuro della Ventimiglia dei prossimi cinque, dieci anni».

C’è chi l’accusa anche di aver bloccato la ricostruzione della passerella sul Roja, distrutta dalla tempesta Alex. Cosa risponde? «E’ un’accusa ingiusta e palesemente falsa – dichiara il candidato sindaco -.Basta sfogliare le prime pagine di diritto amministrativo in giurisprudenza per capire che una gara d’appalto può partire solo ed esclusivamente se si ha la copertura economica. Quindi al di là che si continuasse o meno la precedente esperienza amministrativa, non si poteva procedere alla gara d’appalto. Evidentemente il progetto è oneroso, la passerella per noi è una priorità: la vogliamo realizzare in tempi celeri, probabilmente dovremo rivedere il progetto perché il comune non ha quella dotazione economica, però sicuramente non rispondo alle provocazioni. Bisogna essere seri e dire la verità ai cittadini. Noi ci impegniamo a ricostruire la passerella, così come tanti altri lavori pubblici che negli anni non sono stati fatti».

Se sarà eletto sindaco, ha detto recentemente, si impegnerà nei primi cento giorni del suo mandato per far partire l’Aurelia bis a Ventimiglia. «L’ho detto e lo rilancio – dice Di Muro -. E’ vero che bisogna impegnarsi per le priorità della città che sono anche gli asfalti in centro, gli asfalti nelle frazioni, la passerella. Ma credo che Ventimiglia debba ritrovare la sua autorevolezza. Ci vuole un sindaco, un’amministrazione, che abbia una visione un po’ più ampia. Quindi anche dei progetti ambiziosi che si possono realizzare con il necessario e doveroso contributo degli enti sovracomunali, Regione e Governo. Io credo che i tempi siano maturi per approvare nei primi 100 giorni di amministrazione, se i cittadini di Ventimiglia mi daranno la possibilità di essere loro sindaco, finalmente un progetto definitivo sull’Aurelia bis che serve a collegare i due lembi della città senza intasare di traffico cittadini, commercianti e turisti, magari liberando delle aree del centro cittadino da adibire a parcheggi o ad aree verdi».

Questione migranti. «Il fenomeno migratorio è un tema di cui abbiamo sempre discusso e che non si risolve nel comune di Ventimiglia, al di là di chi sarà sindaco, quindi vorrei evitare slogan di promesse irrealizzabili – afferma Flavio Di Muro -. La prossima amministrazione si dovrà comunque misurare con questo problema con le competenze proprie del comune. Sto studiando delle proposte concrete che lancerò nelle prossime settimane a beneficio della vivibilità della città, perché ormai è chiaro che c’è una situazione di degrado, di insicurezza: tante donne mi fermano per dirmi che hanno paura a uscire la sera, ma anche ragazzi che hanno paura ad uscire di giorno. Gli immigrati irregolari devono essere allontanati quanto prima, gli immigrati regolari devono essere accompagnati in strutture dedite all’accoglienza. Ora c’è questa proposta del prefetto, che ringrazio: si è appena insediato ed è venuto a Ventimiglia con delle soluzioni, chiaramente io non le posso valutare, sia perché ancora non sono state attuate sia perché al momento sono un semplice cittadino. Quello che voglio fare è condividere con la mia amministrazione di centrodestra, con Regione e governo nazionale, quelle che sono le scelte in materia di immigrazione, non farcele calare dall’alto, ma che siano a misura di Ventimiglia.

In caso di ballottaggio, con quale liste crede di potersi apparentare? «Spero di vincere al primo turno. Il centrodestra parte avvantaggiato perché Ventimiglia è una città storicamente di centrodestra – replica il candidato -. Oltre al centrodestra tradizionale, ci sono anche persone che non hanno tessere di partito e che magari non hanno neanche votato questi partiti, ma che mi stanno dando una mano. Il clima è positivo, io conto di fare il miglior risultato possibile al primo turno. Di apparentamenti non se ne parla, né prima, né durante, né dopo le votazioni. Io parlo direttamente ai cittadini, il mio programma sarà presentato nei prossimi giorni: è serio, è coerente, guarda al rinnovamento, ma guarda anche ai fatti concreti, quindi conto comunque di tenere questa linea al di là delle simpatie o delle antipatie. Si tratta di scegliere al primo o eventualmente al secondo turno chi è in grado di amministrare Ventimiglia per come è messa oggi. Chiaramente la situazione la conosciamo tutti, è grave, con molti problemi, ma anche con grandi occasioni di sviluppo che bisogna saper cogliere. Per questo ho accettato la sfida di candidarmi, perché penso di aver maturato, non solo dopo l’esperienza parlamentare, ma anche le competenze giuridico amministrative che ho accumulato negli anni, quella capacità che necessita un sindaco di Ventimiglia oggi».

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