Giornata nazionale vttime del covid

Coronavirus, il dottor De Michelis dell’Asl1: «Situazione tranquilla ma non abbassiamo la guardia»

«Ci sono ancora delle persone che sono potenziali vittime della malattia»

claudio de michelis

Imperia. Oggi 18 marzo  si celebra la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus, istituita formalmente il 17 marzo 2021. La data scelta è quella in cui nel 2020 i camion militari carichi di bare sfilarono per Bergamo. Solo nella nostra provincia secondo i dati di Asl1, sono 673 i deceduti a causa del virus tra il 2020 e il 2022. Ma ora la situazione in provincia di Imperia sembra essere tornata alla normalità.

«La situazione adesso è assolutamente tranquilla dal punto di vista del numero dei pazienti ricoverati e dal tipo di infezione covid- spiega il dottor Claudio De Michelis, , direttore della Struttura complessa di Pneumologia dell’Asl1 imperiese – nel 2020 e 2021 abbiamo avuto i pazienti che avevano contratto il covid con tutte le complicanze legate al danno che il virus faceva sia all’apparato respiratorio che all’apparato cardiovascolare. La differenza è che nel 2021 si è partiti con la vaccinazione ed ora c’è una elevata diffusione della vaccinazione, inoltre, molte persone hanno contratto l’infezione senza fare una grave malattia, quindi l’immunizzazione di massa si è diffusa molto».

«Oggi abbiamo ancora persone che risultano positive perché il protocollo di accesso alle strutture sanitarie ricerca il virus per evitare di mettere assieme positivi e negativi però di fatto sono persone che hanno qualunque altro tipo di situazione, vanno in ospedale e incidentalmente vengono riscontrati positivi. Si può dire- prosegue il Dott. De Michelis- che in questo momento il virus non ci sta creando alcun problema e i numeri sono di meno di dieci pazienti ricoverati positivi e non malati di polmonite. Siamo in una situazione decisamente diversa però il merito è ovviamente della grossa campagna di vaccinazione alla quale si è sovrapposta l’effetto della vaccinazione naturale ossia del contagio delle persone che poi sono guarite. Quasi tutti abbiamo sviluppato gli anticorpi ma bisogna stare sempre attenti e non essere trionfalistici perché comunque ci sono ancora delle persone che sono potenziali vittime della malattia covid che sono le persone immunodepresse. In quest’ultimo anno abbiamo visto pazienti che seppur vaccinati a causa di trattamenti che deprimono il sistema immunitario hanno sviluppato la polmonite covid, pazienti oncologiche per esempio. Vuol dire che bisogna prestare attenzione perché queste persone hanno il rischio di contrarre il virus e chi vive persone che hanno queste problematiche devono attenti nei loro comportamenti e che queste persone continuino a difendersi con la mascherina».

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