L'emergenza

Acqua inquinata a Taggia e Sanremo, la mappa dei divieti si restringe

Le controanalisi dell'Arpal segnalano che il 1,2,3-Tricloropropano non è più presente in alcune zone dell'abitato tabiese

crisi idrica taggia

Taggia. A seguito delle analisi e dei riscontri ricevuti dagli enti competenti pochi minuti fa, a Taggia, dove da sabato mattina è in vigore il divieto assoluto di utilizzo dell’acqua per fini alimentari, anche previa bollitura, si riducono le aree soggette a restrizioni a causa dell’inquinamento da 1,2,3-Tricloropropano. A comunicarlo è il sindaco della città Mario Conio.

A breve verrà emanata una nuova ordinanza che prolungherà il divieto all’uso dell’acqua di rubinetto su tutta la porzione di territorio posta a valle del cimitero comunale (tutta Arma), oltre alle seguenti regioni: Regione Periane. Regione Colli, Regione Sorini, Regione Batexe, Regione Sette Monti, Regione Corneo, Regione Beuzi.

“In queste aree l’utilizzo dell’acqua rimane possibile solo ed esclusivamente per fini igienici e non alimentari, – spiega il primo cittadino -. L’acqua è invece potabile e può essere utilizzata normalmente, sia per fini igienici sia alimentari, nel centro abitato di Taggia posto a nord del cimitero e meglio individuato dal perimetro verde della mappa qui allegata e consultabile al seguente link: https://bit.ly/3yynanR. La situazione nel mio comune rimane complessa, perché questa emergenza interessa ancora migliaia di persone. Confido che il lavoro con gli enti preposti e la protezione civile – conclude Conio – possa contribuire a ridurre al minimo l’impatto sui cittadini”.

Dalle controanalisi dell’Arpal effettuate sui campioni prelevati domenica, i cui risultati sono stati resi noti oggi pomeriggio, è emersa l’assenza di qualsiasi pericolo per gli abitati di Castellaro, Riva Ligure e Santo Stefano al Mare. E’ stato fissato per domani alle 16 un nuovo vertice in Prefettura per fare il punto dell’emergenza e affrontare i prossimi giorni di crisi.

Sanremo. Sono sensibilmente scesi i livelli di contaminazione dell’acquedotto della Città dei fiori, ma non a sufficienza da permettere la revoca dell’ordinanza di non potabilità in vigore. E’ questo il risultato del confronto tra Asl1 Imperiese e Comune di Sanremo avuto nel pomeriggio, una volta ricevute da Genova le controanalisi di Arpal Liguria. Per tanto, a oggi, rimangono invariate le zone soggette a divieto in Sanremo: Poggio (tutto abitato), salita Poggio, via Banchette Napoleoniche. zona La Vesca, via Modulivi Cantalupo, via Duca d’Aosta, regione Molini Bianchi, regione Gazi, via Grossi Bianchi, via Peiranze (zona sopra passo Ceriana), via Duca degli Abruzzi (dai incrocio Via Mario Calvino verso monte), mulattiera Villetta, via Mario Calvino, via Curbinei, Montà di Lanza, strada Tasciaire, strada San Giovanni, strada Sen. Marsaglia, San Giacomo (tutto abitato), via L. Arisoto, zona Campo Golf, strada Isola inferiore e superiore, zona Samanta (San Romolo), San Bartolomeo (tutto abitato), via G. D’Annunzio, via Leopardi, Gozo Inferiore e Superiore, strada Borgo Opaco (parte alta).

“Stante la situazione, l‘amministrazione comunale ha chiesto a Rivieracqua un’implementazione dei punti di approvvigionamento sul territorio comunale”, – fanno sapere da Palazzo Bellevue -.

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