San Bartolomeo al Mare. E’ tornata ufficialmente a San Bartolomeo al Mare la fiera della Candelora, un evento della tradizione da quasi 300 anni e da 22 edizioni ad Arti & Sapori della Rovere. A partire da oggi, giovedì 2 febbraio e fino a sabato 4 il centro del borgo è popolato di stand della tradizione enogastronomica locale e non solo insieme ad arte, libri, artigianato, animali e laboratori.
«Il golfo danese in questi giorni vive la fiera della Candelora come un appuntamento ormai storico ricordando che si tratta della più antica fiera della regione Liguria. Per la nota pandemia eravamo fermi da due anni ma quest’anno torniamo per offrire ai tanti ospiti le esperienze di eccellenze agroalimentari, artigianato e una cura agli animali che richiama la vecchia trazione della fiera dove questa data ero lo spartiacque fra le culture invernali e quelle primaverili. E’ la ripartenza anche per la Candelora» commenta il sindaco Valerio Urso.
L’evento, le cui origini risalgono al XVII secolo, costituisce un momento di notevole importanza economica, sociale e religiosa, fortemente legato alla tradizione commerciale del Golfo Dianese e dell’intera valle Steria e rappresenta uno degli appuntamenti etnografici più caratteristici dell’intero ponente ligure. Attualmente la fiera della Rovere ospita circa 250 stand di vendita più lo spazio dedicato alle leccornie regionali (60 stand), lo spazio dedicato al bestiame e l’area didattica ludico ambientale per i ragazzi.
Dal punto religioso costituisce un sentito momento devozionale, in riferimento al Santuario della Madonna della Rovere, luogo di culto ed anticamente di pellegrinaggio da tutta la Liguria ed il basso Piemonte, situato nei pressi della fiera. La festa è anche detta della Purificazione di Maria, perché, secondo l’usanza ebraica, una donna era considerata impura per un periodo di 40 giorni dopo il parto di un maschio e doveva andare al Tempio per purificarsi: il 2 febbraio cade appunto 40 giorni dopo il 25 dicembre, giorno della nascita di Gesù.
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