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Imperia, sub morì a Capo Nero: assolti due istruttori

27 febbraio 2023 | 18:25
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Imperia, sub morì a Capo Nero: assolti due istruttori

La tragedia a largo di Sanremo, quando perse la vita il medico Manuela Cantoreggi

Imperia. Il fatto non sussiste. E’ con formula piena che i due istruttori subacquei, Michele D’Arcangelo e Muriel Autunnali, sono stati assolti stamane dal giudice monocratico del tribunale di Imperia Francesca Minieri dall’accusa di omicidio colposo per la morte del sub Manuela Cantoreggi, 53 anni, medico dell’ospedale di Varese, che aveva perso la vita il 16 giugno del 2018 a seguito di un’immersione a Capo Nero, nello specchio acqueo antistante Sanremo.

Come ricostruito durante il processo, le due guide, difese dagli avvocati Filippo Zodda e Aldo Cimino (entrambi del Foro di Milano), avevano già interrotto l’immersione per problemi tecnici all’attrezzatura di Manuela Cantoreggi e la stavano aiutando a risalire in superficie: in quel momento la donna ha perso i sensi ed è morta. Accortisi della situazione, i due imputati hanno tentato di accelerare la risalita, ma tutto è stato vano.

Questo il motivo che aveva portato le due guide a processo, accusate di aver provocato la morte per “colpa generica”, consistente in negligenza, imprudenza e imperizia e per “colpa specifica”, per la violazione della normativa “Uni-En-Iso”. In particolare, i due istruttori erano accusati di aver omesso di valutare adeguatamente il sub, con riguardo a capacità, conoscenze e livello di preparazione della donna; di non conoscere adeguatamente l’attrezzatura in uso alla vittima, specie il giubbotto ad assetto variabile (Gav), essendosi verificato un problema al sistema di gonfiaggio dello stesso e di non aver effettuato una corretta risalita di emergenza, omettendo di mantenere il contatto visivo con il subacqueo in difficoltà.

I consulenti tecnici nominati dal giudice, invece, hanno accertato che la subacquea era deceduta per cause naturali. Si legge infatti nella perizia: «La dottoressa (…) medico, subacquea in possesso di più brevetti abilitanti alla immersione profonda, è deceduta all’età̀ di anni 53, per insufficienza cardio respiratoria acuta a causa della slatentizzazione in corso di immersione della meiopragia costituzionale cardiaca e polmonare della quale era portatrice. L’exitus fu quindi secondario a causa patologica naturale».