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Porto turistico di Imperia, il sindaco: «Speriamo in affidamento diretto la prossima primavera»

19 dicembre 2022 | 20:08
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Porto turistico di Imperia, il sindaco: «Speriamo in affidamento diretto la prossima primavera»
Porto turistico di Imperia, il sindaco: «Speriamo in affidamento diretto la prossima primavera»
Porto turistico di Imperia, il sindaco: «Speriamo in affidamento diretto la prossima primavera»
Porto turistico di Imperia, il sindaco: «Speriamo in affidamento diretto la prossima primavera»

Scintille fra maggioranza e opposizione

Imperia. «Stiamo lavorando affinché la vicenda portuale di Imperia, si possa rivedere in tempi più brevi. Speriamo che in primavera si possa arrivare in consiglio comunale per un affidamento diretto, ultra decennale per ultimare il progetto portuale e quindi fare un piano di gestione e di affidamento definitivo alla Go Imperia, società in house del comune, perché le pratiche sono completate e necessitano di essere assemblate» ha annunciato il sindaco Scajola in consiglio comunale, introducendo l’indirizzo del porto turistico di Imperia e  del differimento del titolo accessorio.

E’ stato approvato oggi il bilancio della Go Imperia, come ha spiegato il sindaco: «Questa delibera si riferisce alla proroga del titolo concessorio provvisorio per l’anno 2023. L’agenzia del demanio nel 2020 ha concluso l’incameramento delle opere portuali e ha portato come risultato ad un aumento del patrimonio con l’inserimento anche delle parti a terra, che non sono state concluse. Nella giornata di ieri è stata consegnata la progettualità e l’approvazione bilancio Go Imperia ed è stato dato mandato alla stessa di un allungamento: le nomine avranno scadenza al 30 giugno».

Da chiare, secondo l’opposizione, i dettagli della situazione, come dichiara il consigliere Saluzzo: «Penso che sia utile chiarire chi sono gli attori: molte volte la Go Imperia viene confusa con la Porto Imperia che non esiste più. Da chiarire inoltre è che se la colpa di aver fatto “saltare la baracca” è di qualcuno, è del signor Caltagirone che è fallito e ha creato il danno che abbiamo tutti. Ho un serio dubbio per il piano di impresa tra cui anche la costruzione di un albergo dubbio sul servizio pubblico fare una richiesta di concessione a doppio indirizzo o una concessione diversa sdoppiare concessione o a doppio titolo».

Diversa la preoccupazione del consigliere di opposizione Guido Abbo: «Mi preoccupano l’impatto ambientale, sono cambiate molte cose da quando sono stati fatti questi progetti. Oggi si parla di consumo del suolo e recupero dei volumi e mi sembra un impatto devastante a livello ambientale e anche sotto l’aspetto economico, un’opera del genere richiederebbe molti investimenti, per cui il mio invito è di procedere con calma e a ragionare facendo delle concessioni a pezzi».

«Occorre fare una valutazione tecnica: non si nasce imparati bisogna studiare e quando non ci riusciamo ci consigliamo con chi ne sa più di noi. Sul tema della modificazione progettuale, tutti sanno che ci siamo mossi su un crinale difficilissimo per fare un adeguamento secondo le nuove normative, nel limite di non riprendere l’iter dall’inizio, per evitare una procedura che sarebbe durata 10 anni. Vogliamo la gestione in house perché abbiamo la possibilità di fare un piano economico che si finanzi. Per quanto riguarda una valutazione politica, parlai di questo porto per la prima volta nel 1983, lo ripresi nel 1990 perché sostenni l’importanza di un approdo turistico ma al tempo nessuno se ne era accorto e si pensava che il porto dovesse avere una funzione commerciale» ha concluso il sindaco Claudio Scajola.

La votazione si è conclusa con 22 voti favorevoli e 3 astenuti: Fabrizio Risso, Edoardo Verda e Guido Abbo.