Al confine

Migranti, la lunga scia di sangue alla frontiera di Ventimiglia

L'impressionante numero di morti al confine dell'Europa

Ventimiglia. Il giovane afgano investito da un’auto e poi travolto da un tir che lo ha trascinato per cento metri sull’asfalto, è solo l’ultima vittima del confine italo-francese a Ventimiglia.
Una frontiera invalicabile, in modo legale, dai migranti che giunti in Italia vorrebbero raggiungere la Francia o proseguire oltre, ma che invece, a causa della deroga all’accordo di Schengen da parte dei francesi, restano bloccati a Ventimiglia.

Da quando Parigi ha deciso di chiudere ermeticamente le frontiere, tra Ventimiglia e Nizza si è creata una lunga scia di sangue. La prima vittima di cui si ha contezza aveva solo 16 anni e si chiamava Milet Tesfamariam. Era una ragazza eritrea. E’ stata investita da un tir il 7 ottobre 2016 mentre camminava sull’autostrada, in una galleria poco dopo la barriera di Ventimiglia, in direzione Francia.
Pochi giorni dopo, il 21 ottobre, a perdere la vita è stato Ali Ahmad, 18enne sudanese, investito da un furgone sul viadotto Saint-Agnès mentre camminava sull’A8, l’autostrada francese.

Chi prova a varcare la frontiera lo fa passando dall’autostrada, ma anche nascondendosi sui treni o, ancora più rischioso, camminando sui binari. Come aveva provato a fare, il 23 dicembre 2016, un 25enne algerino che venne investito e ucciso da un treno a Latte, frazione ventimigliese a poche centinaia di metri dalla Francia.

milet tesfamariam

La giovane Milet

Il 4 gennaio 2017 a perdere la vita è Mohamed Hani, 26enne proveniente dalla Libia. Il giovane muore travolto da uno scooter che percorreva la strada confinante con il parco Roja, dove era stato allestito il campo di accoglienza per migranti. Hani aveva fatto un buco nella recinzione metallica ed era saltato giù, sull’asfalto: il conducente dello scooter non potè fare nulla per evitare un incidente in cui a morire saranno in due.

E’ il 5 febbraio 2017 quando un giovane di circa 20 anni muore investito da un treno nel tunnel della dogana a Ventimiglia. Il 17 febbraio un’altra tragedia con un migrante morto folgorato sul tetto del treno partito da Ventimiglia e diretto a Cannes.

Il 21 marzo dello stesso anno un migrante muore precipitando dal sentiero del Passo della Morte a Ventimiglia.

E ancora: il 19 maggio 2017 un 30enne del Mali muore folgorato nel compartimento tecnico di un treno francese, partito da Ventimiglia e diretto a Cannes. Pochi giorni dopo, il 23 maggio del 2017, un altro migrante farà la stessa fine.

Migrante folgorato su treno

Il recupero della salma di un migrante morto folgorato

Il 3 giugno 2017, un 25enne nigeriano muore annegato a Ventimiglia. Stessa sorte toccherà, il 13 giugno, al 16enne sudanese Alfatehe Ahmed Bachire che muore annegato davanti alla foce del Roja a Ventimiglia.

Il 12 luglio 2017, un 23enne del Gambia muore investito da un camion sull’Aurelia a Latte, Ventimiglia.

Il 16 agosto 2017, un 36enne iracheno muore investito da un treno a Peglia, Ventimiglia; dieci giorni dopo, un giovane straniero muore folgorato sul treno partito da Ventimiglia e diretto in Francia.

Il 27 dicembre 2017, un migrante di circa 20 anni muore precipitando dal versante della montagna di Roquebrune.

E’ il 14 gennaio del 2018 quando un 28enne del Gambia muore folgorato sul tetto del treno tra Ventimiglia e Mentone.

Recupero corpo migrante annegato a Ventimiglia giugno 2017

La guardia costiera recupera il corpo di un migrante annegato a Ventimiglia

Il 20 giugno 2018 un’altra tragedia: un migrante muore annegato nello specchio acqueo antistante Ventimiglia. Lo stesso accade il 9 settembre 2018: vittima, un altro migrante.

L’8 dicembre 2020, un migrante muore folgorato sul tetto del treno partito da Ventimiglia e diretto in Francia.

E ancora: il 27 maggio 2021, un 37enne pachistano viene trovato morto per strada a Roverino, Ventimiglia.

Il 3 giugno 2021, invece, un giovane migrante muore annegato nei pressi della foce del fiume Roja a Ventimiglia: si stava lavando quando le onde e la corrente lo hanno portato al largo.

 

E’ il 29 settembre 2021, quando un 17enne bengalese muore folgorato sul tetto del treno partito dalla stazione di Ventimiglia e diretto a Nizza. Mentre un mese dopo, il 30 ottobre, un migrante muore precipitando da un dirupo del passo della morte a Ventimiglia.

A inizio del 2022 sono due i migranti morti folgorati su un treno: il primo febbraio e il 2 marzo. Entrambi gli stranieri erano saliti sul tetto del locomotore, dove c’è il pantografo che alimenta il convoglio.

Il 2 aprile scorso, poi, la tragedia più simile a quella di stamane: due migranti muoiono travolti da un furgone sull’A10 all’altezza dell’area di servizio di Bordighera. Stavano attraversando la carreggiata autostradale all’alba di un nuovo giorno.

Più informazioni
commenta