Dibattito

Imperia, volano gli stracci in consiglio comunale. Querelle Verda-Landolfi sull’esclusione dei bimbi disabili dalla mensa scolastica

Assessore Volpe: «Questa amministrazione non farà mancare il servizio a nessuno»

Imperia. Inizia con la surroga della consigliera Maria Nella Ponte il consiglio comunale di Imperia che ha recentemente rassegnato le dimissioni ed è al suo posto subentrato Stefano Semeria.

Presentato in consiglio il servizio in house a SERIS della refezione scolastica. «Il piano finanziario approvato nel 2019 sottopone l’affidato in house a SERIS ad anni 7 con decorrenza dal 1 settembre 2022 refezione scolastica e di pulizia degli immobili Si deve iniziare lo studio di fattibilità per utilizzare un punto unico di cottura. Non è mai semplice andare a gestire quell’attività frammentaria del servizio scolastico» ha spiegato l’assessore Luca Volpe. «Seris da anni fornisce il servizio ai nostri ragazzi e dobbiamo fornire alcuni indicazioni fondamentali. Abbiamo lasciato a Seris la discussione delle tariffe, il controllo sulla morosità e le indicazioni per far fronte a questa problematica. E’ da modificare il servizio di qualità e in parte la delibera del 2019, in base al quale il servizio verrà attivato quando ci saranno 15 richieste per il servizio refettorio» ha concluso l’assessore.

L’intervento del consigliere di minoranza Edoardo Verda è lapidario. «Otto famiglie si sono viste negare la possibilità del dopo scuola». «Con la pratica in oggetto andiamo ad affidare il servizio integrato di refezione scolastica e la pulizia degli immobili per i prossimi 7 anni. Però ci sono delle scelte che caratterizzano l’amministrazione e una giunta. Con questa pratica e con scelte fatte da questa amministrazione andiamo a deliberare andiamo a definire quali sono questi servizi. In riferimento alle ultime elezioni politiche vorrei fare una precisazione, non siamo tutti uguali e oggi ne avete compiuta una e a mio avviso è una scelta sbagliata e ingiusta. Servizio dopo scuola, il dopo scuola breve, e pranzo assistiti. I primi due per i bambini perché non fanno il tempo pieno e garantiscono continuità all’interno della scuola il pranzo assistito per i bambini che non frequentano il tempo pieno di mangiare assieme agli altri bambini ma non seguiti dagli assistenti scolastici ma da quelli comunali. Ma c’è una problematica ossia nella richiesta non si faceva menzione ai bambini con difficoltà. Il problema è che alcune di questa famiglie hanno visto respingere la propria richiesta dagli uffici comunali. Attacco forte della politica di questa amministrazione critica e ad una scelta dell’amministrazione. Il rapporto 1 a 1 richiede un dispendio da parte dell’amministrazione: otto famiglie con bambini con disabilità che dovrebbero essere le prime ad usufruire del servizio se lo sono viste negare. Scelta ignobile ed indegna di un’amministrazione. Se viene fatto un servizio per quanto mi riguarda la logica è che quelli che ne hanno bisogno siano i primi».

Volano gli stracci in consiglio comunale dopo l’intervento del consigliere Verda. Andrea Landolfi risponde al giovane consigliere affermando che «é più comodo cavalcare la disabilità a sette mesi dalle elezioni. Perché non si è discusso durante la commissione? Anche se non c’erano le famiglie? E non c’era audience? La pratica non era all’ordine del giorno l’assessore Volpe si sarebbe adoperato per risolvere.Il consigliere Verda ha fatto una figura alla “Emilio Fede” come ha già fatto in precedenza con Gabrielli. Non sa cosa vuol dire avere delle disabilità».

Toni accesi e atmosfera già tesa per cui il consigliare Verda ha richiesto il “fatto personale”, non accettato dal presidente del consiglio comunale su cui invece è intervenuto Guido Abbo: «Su questa pratica il mio collega ha detto e fatto molto. Prendo la parola per rilevare l’andamento di questo consiglio. Quello che ha messo in luce Verda è stato l’approccio dell’amministrazione, poi arriva Landolfi e sguaia, lo attacca e lo accusa di aver fatto fare una brutta figura alla città di Imperia ma credo che l’abbiate fatta fare voi. L’etica vuol dire avere dei valori di trasparenza assoluta». Una dichiarazione che a sua volta ha portato il presidente Camiolo ad ipotizzare «ora il fatto personale lo avrei io e avrei tante cose da dire sul suo operato nella precedente amministrazione».

«Io ho esposto la pratica. L’approvazione era legata ai servizi di mensa scolastica e pulizia. Qualcuno ha voluto non discuterla: la parte più rancorosa dei consiglieri comunali prova a fare politica su persone che hanno problematiche. Chi ha portato la discussione in questi termini forse deve farsi una discussione internamente. Questa amministrazione non farà mancare il servizio a nessuno» ha concluso l’assessore Volpe.

La pratica è stata approvata con 4 voti contrari: i consiglieri Abbo, Verda, Risso e Chiarini.

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