Sanità

Vacanze all’estero, come non tornare infetti

I consigli del dottor Marco Mela, direttore di Igiene Pubblica per l'Asl1 Imperiese

marco mela

Sanremo. Estate tempo di vacanze. Con l’allentarsi delle misure anti-covid anche viaggiare non ha più restrizioni. Oltre al coronavirus sono tante le insidie che si possono presentare durante un’esperienza all’estero, soprattutto se tra le destinazioni scelte ci sono uno degli Stati africani o del sud America. A raccomandare prudenza e dispensare consigli utili è Marco Mela, direttore della struttura complessa di Igiene Pubblica dell’Asl1 Imperiese. Con il dottor Mela, responsabile del settore medicina dei viaggi, facciamo il punto sull’ultimo aggiornamento della guida “Consigli per i viaggiatori”, a cura dell’azienda sanitaria locale (in fondo all’articolo il testo integrale).

Ogni anno registriamo in Asl1 qualche caso di malaria, nella maggioranza delle situazioni contratta da persone originarie dell’Africa che ritornano, per un breve periodo, nel proprio paese, senza sottoporsi alla corretta profilassi. Diversi sono anche i casi di Epatite A e numerosi i pazienti che rientrano a casa affetti dalla cosiddetta diarrea del viaggiatore, contro la quale non esiste vaccino. Per chi visita un Paese extra europeo, le indicazioni elaborate dalla Società italiana di medicina dei viaggi e delle migrazioni (SimVim), fatte proprie dalle Asl locali, prescrivono di fare particolare attenzione a bere esclusivamente acqua imbottigliata e mangiare cibi cotti, evitando di consumare alimenti acquistati lungo la strada.

L’altro principale pericolo è rappresentato dalle punture d’insetti o zanzare – continua Mela -. Le malattie più comuni che si possono contrarre in questo modo sono la Febbre Gialla, diffusa in Africa e in Sud America e l’encefalite giapponese che si può prendere in tutto il sud est asiatico e nei territori della giungla indiana e indocinese, avverso le quali sono disponibili vaccini. Una raccomandazione particolare deve essere fatta per malaria, per la quale non esiste una protezione immunitaria permanente. Anche le persone originarie dell’Africa, che abbiano già contratto la malattia da piccoli, devono seguire la profilassi consigliata, assumendo per tutta la durata del viaggio un farmaco, come ad esempio il Malarone, in grado di uccidere Plasmodio, il protozoo responsabile della malaria.

Per il personale sanitario e per chi prevede di avere contatti stretti durante il viaggio (per esempio rapporti sessuali), occorre pensare di sottoporsi alle vaccinazioni contro l’epatite B, la meningite e di fare il richiamo per la poliomelite. Altre vaccinazioni da noi consigliate sono quelle contro l’epatite A, il tifo e il colera. E’ chiaro che queste raccomandazioni sono soggette al tipo di viaggio che si vuole intraprendere, alle sistemazioni (albergo oppure viaggio avventuroso) e la sua durata: più esso è lungo, maggiori saranno le occasioni di contagio.

A chi si volesse sottoporsi a più vaccinazioni – conclude Mela -, raccomandiamo di rivolgersi ai nostri ambulatori di via Fiume a Sanremo e presso il palasalute di Imperia, almeno un mese prima della data di partenza. Questo perché alcune somministrazioni di vaccini devono essere effettuate a distanza l’una dall’altra. Tutte le vaccinazioni sono a pagamento, salvo che il viaggio sia per volontariato presso Onlus. Per info siamo disponibili anche via email agli indirizzi: Im.vaccinazioni@asl1.liguria.it e Sr.vaccinazioni@asl1.liguria.it


CONSIGLI PER I VIAGGIATORI

Insetti e altri vettori di malattie

Zanzare, mosche, moscerini, pappataci, zecche, cimici e molti altri insetti possono causare fastidio, reazioni cutanee o trasmettere malattie infettive. Dal momento che nessun farmaco o vaccino è attualmente in grado di garantire una protezione totale dal rischio di malattie infettive  trasmesse da insetti (malaria, dengue, filariosi, encefalite giapponese e molte altre) è fondamentale cercare di evitare il più possibile il contatto con gli insetti che le trasmettono. Molti prodotti chimici e un discreto numero di dispositivi sono considerati efficaci nella prevenzione delle punture di insetto e possono ridurre sensibilmente il rischio di trasmissione di alcune malattie infettive potenzialmente pericolose.

È bene ricordare che la trasmissione di molte di queste malattie ha un andamento stagionale, poiché vi è una relazione tra piovosità e luoghi di riproduzione degli insetti;  scegliere quindi, se possibile,  di viaggiare durante la stagione secca. La presenza di insetti vettori prevale nelle zone rurali anche se le aree urbane non ne sono indenni.

Alcuni consigli

  • Nella stanza dove si soggiorna è utile spruzzare prodotti insetticidi a base di permetrina, sotto il letto, gli armadi, negli angoli e nei recessi degli apparecchi sanitari e sulla tenda della doccia. Questa operazione deve essere compiuta di giorno, per poter areare successivamente la stanza; ricordarsi che alcune specie di zanzara pungono anche di giorno e trasmettono altre malattie (febbre gialla, chikungunya, dengue).
  • Se la si sopporta, tenere l’aria condizionata in funzione; la diminuzione della temperatura e le correnti d’aria riducono notevolmente l’attività delle zanzare; il ventilatore è quasi altrettanto efficace. Si possono utilizzare anche diffusori di prodotti insetticidi a corrente (piastrine, liquidi). Ricordarsi che le prese ed i voltaggi possono essere differenti da quelli usati in Italia ed è bene accertarsi che la corrente non venga sospesa durante la notte.
  • Le zanzariere sul letto sono essenziali, soprattutto se pre-trattate con permetrina, se si dorme in stanze senza schermo alle finestre o con le porte aperte. Le maglie devono essere forti ed avere una dimensione inferiore a 1.5 mm;  le reti devono essere rimboccate sotto il materasso.
  • Prima di uscire alla sera, applicare sulle parti del corpo scoperte e sugli abiti, prodotti repellenti. Indossare abiti di colore chiaro che coprano il più possibile e scarpe chiuse. Nelle aree infestate da zecche e pulci i piedi devono essere protetti da calzature appropriate, rimboccando i calzini con le estremità dei pantaloni.
  • Se non si è sicuri di trovare prodotti anti-zanzare nel Paese di destinazione, portarne una scorta dall’Italia.

 

Repellenti:
N,N-diethyl-m-toluamide o DEET

La N,N-diethyl-m-toluamide o DEET è il più efficace topico repellente disponibile e con il più ampio spettro d’azione (zanzare, zecche, mosche). Le formulazioni disponibili in commercio variano tra il 7 ed il 20%. I prodotti a concentrazione ≤ 10% sono indicati per i bambini di età compresa tra 2 e 12 anni, mentre i prodotti a concentrazione maggiore sono indicati per gli adulti. La maggiore o minore concentrazione influisce sulla durata d’azione (in media 2-3 ore). La sicurezza di questo presidio in gravidanza non è accertata.

Alcune precauzioni sono importanti:

  • Lavarsi le mani dopo l’applicazione
  • Non applicare sulle labbra, sugli occhi e sulla pelle scottata dal sole, può  infatti causare irritazione
  • Il repellente riduce l’efficacia delle creme solari
  • E’ sempre importante seguire le indicazioni riportate sulla scheda informativa.

 

Icaridina (KBR 3023)

E’ uno dei più recenti principi attivi immessi sul mercato. Può essere applicato anche a bambini con più di 2 anni (escluso le formulazioni spray). Può avere efficacia dalle 3 alle 10 ore in proporzione alla quantità applicata sulla cute. Ha effetto repellente contro zanzare, mosche, tabanidi , simulidi e zecche

 

Estratti vegetali (eucalipto, citronella, geranio, lavanda, ecc.)

Devono essere usati ad elevate concentrazioni per assicurare una protezione prolungata con possibili odori sgradevoli anche alle persone. Sono efficaci per pochi minuti, quindi devono essere ripetutamente applicati. Trovano concrete applicazioni per la protezione di bambini inferiori ai 2 anni di età. Il più efficace è il Paramatandiolo (Citrodiol) ricavato dall’eucalipto.


Permetrina, tetrametrina o deltametrina

Sono piretrine sintetiche con attività insetticida e repellente. Sono utilizzate solo per impregnare i vestiti e le zanzariere, non possono essere usate direttamente sulla pelle.

Resistono a diversi successivi lavaggi ed i vestiti rimangono impregnati fino a 2-6 settimane.

Non Efficaci:

  • Dispositivi elettronici (ultrasuoni)
  • Assunzione di composti chimici come l’aglio e le vitamine del gruppo B
  • Profumi e colonie: possono attirare api e vespe

 

  • Altri Animali

Il morso (e anche le leccature su cute abrasa) di mammiferi selvatici come scimmie, cani, gatti, volpi, ecc. può essere pericoloso per la possibilità di contrarre la rabbia. E’ necessario, quindi, prestare particolare attenzione, soprattutto se si viaggia con i bambini, ad evitare ogni contatto con animali selvatici. In caso di morso è opportuno lavare e disinfettare accuratamente la ferita e recarsi presso un centro sanitario per iniziare immediatamente un ciclo di vaccinazione antirabbica post-esposizione .

  • Alimentazione in viaggio

Gli alimenti e l’acqua sono tra i principali veicoli di trasmissione di malattie infettive e di intossicazioni alimentari (Epatite A, Diarrea del viaggiatore, Colera, Febbre Tifoide etc.). I cibi possono essere contaminati all’origine, durante la preparazione o la loro conservazione. Se non vengono osservate tutte le norme igieniche durante la manipolazione (controllo delle materie prime, cottura a temperature elevate, mantenimento di cibi cotti a temperatura costante di almeno 60°C, consumo della pietanza poco tempo dopo la preparazione), questi possono costituire un rischio per la salute. E’ bene ricordare che tutti i Paesi della fascia tropicale o subtropicale presentano rischi alimentari superiori:i sono quindi importanti alcune norme comportamentali, da osservare sempre.

  • L’acqua da bere deve essere in bottiglia sigillata.
  • Non aggiungere mai ghiaccio alle bevande.
  • Evitare frutta e verdure crude, non sbucciate o pelate personalmente.
  • Non bere latte e non mangiare latticini preparati con latte non pastorizzato; evitare gelati non confezionati, dolci con creme, burro, panna, formaggi freschi.
  • Non mangiare frutti di mare. Alcuni pesci della scogliera tropicale non devono essere mangiati poiché possono contenere tossine che non sono distrutte dal calore.
  • Non mangiare pesce, carni, uova o insalate crude.
  • Consumare cibi cotti, appena cucinati (se è possibile verificarlo) o che almeno siano molto caldi, anche nelle parti interne.
  • Fare attenzione a dove si mangia, scegliere locali puliti e privi di mosche; evitare di acquistare cibi e bevande da venditori ambulanti. Ricordate, comunque, che l’aspetto degli alimenti non è garanzia di salubrità: alimenti contaminati possono essere all’apparenza appetibili.
  • Scegliere preferibilmente cibi poco elaborati e non facilmente deperibili (es. pane, biscotti secchi e simili).
  • Se non si ha altra scelta che mangiare alimenti poco sicuri, il rischio sarà minore se le quantità ingerite sono piccole: il succo gastrico, infatti, ha un certo effetto protettore.
  • Usare acqua potabile anche per lavarsi i denti, lavarsi sempre le mani con acqua e sapone prima dei pasti e dopo l’uso dei servizi igienici. Se il sapone non è disponibile si consiglia di usare disinfettanti per le mani a base di alcool (conc. > 60%). In quest’ultimo caso bisogna aver cura che le mani non siano eccessivamente sporche poichè il disinfettante potrebbe non avere effetto.

 

In talune situazioni di particolare rischio – viaggi avventurosi, soggiorno in abitazioni private – si deve ricordare di:

  • Far bollire l’acqua da bere per almeno un minuto; ad elevate altitudini prolungare la bollitura per qualche minuto.
  • Non è consigliato l’uso di filtri portatili, non essendo verificata la loro reale efficacia.
  • Se non è possibile la bollitura possono essere aggiunti all’acqua dei disinfettanti (es. ipoclorito di sodio) diluendone un cucchiaino da tè in un litro di acqua. La soluzione così preparata deve essere lasciata riposare per circa un’ora prima del consumo.
  • Se l’acqua è particolarmente fredda è bene riscaldarla, prima di aggiungere il disinfettante, oppure aumentare il tempo di disinfezione prima del consumo.
  • Come ultima possibilità usare acqua del rubinetto, ma a temperatura elevata, sebbene ciò non garantisca la sicurezza assoluta.

L’ipoclorito di sodio può essere utilizzato anche per la  disinfezione di posate, stoviglie ed altri utensili, di servizi igienici e di biancheria e può essere usato anche per disinfettare frutta e verdura da consumare crude.

  • Preparazione di una farmacia da viaggio

Soprattutto nel caso di viaggi in Paesi con bassa qualità dei servizi sanitari e durante viaggi in aree remote, è sempre utile portare con sè un selezione di farmaci e dispositivi medicali per far fronte a situazione in cui l’accesso ai servizi sanitari sia difficile per motivi logistici o per assenza degli stessi.  La scorta deve essere sufficiente a coprire un periodo più lungo di quello del viaggio. É consigliabile riporre parte dei farmaci nel bagaglio a mano in modo da evitare il rischio di smarrimento durante il viaggio.

Piccolo bagaglio farmaceutico

  • Materiale vario di medicazione (cerotti, acqua ossigenata, bende, garze sterili e guanti monouso)
  • Piccoli strumenti (termometro, siringhe sterili, pinzette, forbici)
  • Repellenti
  • Una zanzariera
  • Creme solari ad alta protezione
  • Preservativi (se necessari)
  • Un antibiotico ad uso topico intestinale (es. raftamina, etc) per la diarrea con muco e sangue
  • Un antibiotico a largo spettro (es. amoxicillina-clavulanato, ciprofloxacina, levofloxacina, etc) per le infezioni febbrili della durata superiore ai 2-3 giorni
  • Antifebbrili e antidolorifici (es. paracetamolo)
  • Antispastici in caso di coliche
  • Antiemetici (es. metoclopramide)
  • Antichinetosico per il mal d’aria o di mare
  • Farmaci per la chemioprofilassi antimalarica
  • Pomate e compresse anti-istaminiche
  • Pomata oftalmica antibiotica (es. tobramicina)
  • Pomata cortisonica per scottature o punture di insetto
  • Antiacidi
  • Antidiarroico (es. loperamide)
  • Farmaci abitualmente assunti (accompagnati da lettera del medico curante)

Prima del viaggio, è raccomandato recarsi presso i nostri ambulatori di vaccinazione per ricevere i vaccini e la prescrizione della  chemioprofilassi antimalarica, previsti e differenziati per il Paese di destinazione.

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