Il bilancio

Sanremo estate, per l’assessore Faraldi è record. Commercianti soddisfatti con riserva

Negli alberghi tutto esaurito. Locali e ristoranti in linea con il periodo pre Covid. Boom dei saldi di gioia

Cristina d'avena

Sanremo. Cosa rimane dell’estate sanremese superato il Ferragosto? Per l’assessore al Turismo e Manifestazioni di Palazzo Bellevue Giuseppe Faraldi non ci sono dubbi: «Una stagione da record». Soddisfatti si dicono anche i commercianti ma con qualche immancabile riserva. Indiscutibile l’affluenza di turisti e proprietari di seconde case che hanno scelto la Città dei fiori per le vacanze. Ne sono prova le difficoltà di trovare un parcheggio e la massa di persone che affolla via Matteotti a qualsiasi ora del giorno, fino a tarda serata. Gli alberghi strapieni. I ristoranti così affollati che i dehors crescono come funghi anche oltre i limiti consentiti.

«Passato il Ferragosto possiamo fare un primo bilancio d’insieme dell’estate in corso che secondo me è eccezionale sotto diversi punti di vista, come presenze e per il commercio. Soprattutto in questi ultimi giorni di festa. Per rivedere tanta gente così a Sanremo bisogna risalire indietro nel tempo, – esordisce l’assessore Faraldi, al suo primo calendario manifestazioni post pandemia -. Da parte mia c’è soddisfazione per il lavoro preparatorio fatto e per i risultati raggiunti. A partire dalla promozione sulle principali reti Rai che dal Festival, per tutti i mesi, fino a giugno, non è mai mancata. Sanremo è stata sulle reti nazionali con la Milano-Sanremo, le puntate di Linea Verde, il rally e il Giro d’Italia».

«Penso che un altro elemento positivo di quest’anno – continua Faraldi – sia stata la varietà di eventi a cui il pubblico ha potuto assistere. Una nota di merito va fatta alla Fondazione Sinfonica e al suo nuovo consiglio di amministrazione. Vedere la nostra Orchestra così apprezzata dalla gente è stato appagante. E non mi riferisco solo al successone del concerto con Cristina D’Avena, ma anche a tutti gli altri appuntamenti che hanno fatto segnare il pienone. In questo senso indimenticabile l’ultima esibizione sul palco del compianto Vittorio De Scalzi. Allo stesso modo devo dare atto dell’importanza della rassegna Unojazz&Blues a Pian di Nave, dove sono tornati ad esibirsi jazzisti tra i migliori al mondo. Sempre grazie a Unonenergy abbiamo offerto dei live per i più giovani, aperti dai The Kolors a ingresso libero. Per i giovani è stato importante il ritorno di Rock in the Casbah alla Pigna e gli eventi degli Adventures nelle location di Villa Ormond e sulla terrazza del Forte di Santa Tecla. Ce n’era davvero per tutti i gusti. Fatto per nulla scontato visto che fino al 31 marzo abbiamo vissuto con l’incertezza dello stato d’emergenza e il calendario manifestazioni è stato allestito in soli due mesi».

Quasi tutti gli eventi principali però erano a pagamento. «Quando abbiamo varato il calendario manifestazioni ho ricevuto le prime critiche da chi mi portava ad esempio i programmi di Roccella Jonica (Reggio Calabria), di Lucca e di Ferrara, come per dire: ecco cosa fanno le destinazioni turistiche che contano. Sono andato a vedermi quei programmi: eventi tutti a pagamento e racchiusi in location che purtroppo a Sanremo ci sogniamo. Non è pensabile portare artisti del calibro di Jovanotti gratuitamente. I costi per il Comune non sarebbero sostenibili e poi c’è il problema delle infrastrutture. La città non è in grado di reggere un afflusso di pubblico da 5000 persone a concerto. Non sapremmo dove metterle. Tornando al calendario di Roccella (dove figurano oltre a Jovanotti, Fabrizio Moro, Venditti e De Gregori, Elisa e chi più ne più ne metta, ndr), sia chiaro che sono tutte date a bigliettazione, organizzate da un promoter esterno al Comune a cui viene dato in gestione il Teatro del Castello, una cornice naturale con una capienza di oltre tre mila persone».

Frazioni dimenticate o quasi. «Nelle frazioni non abbiamo fatto molto. Questione di scelte. Tranne a Poggio, dove grazie all’impegno della consigliera Simona Moraglia e dell’Acli, sono state organizzate delle cose superlative. Laddove si trovano nelle frazioni delle proloco, allora si riesce a collaborare. Altrimenti come Comune non siamo in grado di gestire troppe location sparse sul territorio. L’obiettivo è favorire e sostenere economicamente realtà di promozione locale che però spesso non esistono».

Buoni propositi per l’anno che verrà? «Per l’anno prossimo vorremmo coinvolgere più piazze cittadine. Quest’anno abbiamo patito l’inconveniente della mancata realizzazione del villaggio dei gonfiabili in piazza Colombo, saltato per imprevisti. Punteremo più che possiamo sulle manifestazioni sportive. Hanno il valore aggiunto di portare un doppio risultato garantito: presenze alberghiere e promozione in giro per il mondo della destinazione Sanremo».

Saldi di gioia. «Ho passato i due giorni del “desbaratu” ad aiutare mia moglie nel negozio di abbigliamento che abbiamo in via Matteotti. E’ stato un vero boom di affluenza. Grazie ai saldi di gioia credo che tutti i commercianti abbiano recuperato la partenza sotto le aspettative dei saldi estivi».

Generico agosto 2022

La parola alle categorie. «Il sentimento sull’estate dei nostri soci è oscillante. Se è vero che gli alberghi sono pieni, vediamo una ricaduta meno impattante sulla città, – spiega Andrea Di Baldassarre, presidente Confcommercio Sanremo -. Per quanto riguarda le spiagge, l’affluenza è di poco inferiore all’anno passato. Bar e ristoranti lavorano ma non come l’anno scorso: il nostro sindacato ha calcolato un meno 20-30% in media rispetto al 2021. Nota negativa lo shopping, con l’eccezione del weekend dei saldi di gioia, andati bene. In linea generale i rincari sui costi dell’energia e l’inflazione stanno agendo tantissimo sulla capacità di spesa delle famiglie. Poi pesa l’assenza dei russi, per il commercio di Sanremo erano diventati basilari».

«Questo lungo ponte di Ferragosto è andato bene sia per i negozi che per i ristoranti e gli alberghi. Con soddisfazione dei nostri soci ci aspettiamo almeno un’altra settimana di pieno lavoro. Denotiamo invece con dispiacere che la città continua ad essere sporca e carente sotto l’aspetto dell’arredo urbano» – aggiunge Roberto Berio, presidente di Sanremo On.

«Per gli alberghi di Fedeturismo è un’ottima stagione. Giugno si è portato su livelli pre Covid. Luglio è superiore alle aspettative e ai fatturati del 2019. Per agosto si sta confermando il trend. E’ tutto esaurito fino a settembre. La città ne risulta di conseguenza un po’ imballata. Soffriamo la mancanza di servizi accessori: parcheggi in primis», – commenta Christian Feliciotto, direttore dell’Hotel Nazionale e presidente provinciale dell’associazione di categoria affiliata a Confindustria.

«E’ un’estate molto buona per il turismo straniero con una grossa presenza di francesi, a seguire nord europei, qualcuno dell’est, svizzeri e americani. Direi invece che non sta andando bene per quanto riguarda il turista di qualità italiano che, dopo due anni di stop, ha ripreso a viaggiare all’estero. Molti durante la pandemia venivano a Sanremo semplicemente a fare smartworking, vivendo la città nelle ore libere. Il terrore della situazione autostrade è ancora forte e scoraggia ulteriormente coloro che sceglierebbero la nostra città per passare il fine settimana», – chiosa Gualtiero Maragni titolare del noto Victory Morgana Bay.

(Nella foto di copertina l’assessore Faraldi vicino a Cristina D’Avena. Sotto con i The Kolors)

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