Tracciato storico

Rinascita della millenaria Via Marenca, c’è un protocollo d’intesa

Ovvero la “via che va al mare”: un percorso che unisce le coste del ponente a Piemonte e Francia, attraverso le Alpi Liguri e le colline del Monregalese.

riviera24 - via marenga

Imperia. C’è un protocollo d’intesa tra più di venti Comuni a cavallo di Liguria e Piemonte. Più della metà sono nella provincia di Imperia – gli altri nella Granda – e sono tutti intenzionati ad unire le forze per far rinascere lo storico itinerari della “Via Marenca”. Ovvero la ” “via che va al mare”: un percorso millenario che unisce le coste del ponente a Piemonte e Francia, attraverso le Alpi Liguri e le colline del Monregalese.

Asprezza della montagna combinata con la dolcezza del mare, meta finale del tracciato. Vera e propria autostrada dell’antichità fu ed è battuta da cacciatori e pastori prima, divenuta dopo la direttrice del commercio di sale dal mare fino ai territori d’oltralpe. Ad oggi, la Marenca, è un tracciato difficilmente distinguibile, nonostante offra scorci di una bellezza stordente, con vette di 2000 metri che guardano dall’alto un Mar Ligure in lontananza. Termina ad Imperia, Comune tra quelli in procinto di firmare il già citato protocollo. Gli altri, il cui territorio è attraversato dalla storica via sono Mondovì, Aurigo, Pornassio, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Rezzo, Carpasio, Borgomaro, Lucinasco, Triora, Vasia e Pontedassio in provincia di Imperia e Vicoforte, Torre Mondovì, Montaldo di Mondovì, Roburent, Frabosa Soprana, Pamparato, Garessio, Ormea e Caprauna in provincia di Cuneo.

L’obiettivo degli enti coinvolti è quello di promuovere la conoscenza e la valorizzazione dei luoghi, dei saperi, delle tradizioni e di tutte le peculiarità culturali, enogastronomiche e paesaggistiche, armonizzando le attività di promozione del territorio e la commercializzazione dei relativi prodotti. A tale scopo, le capacità amministrativo-burocratiche, scientifiche, professionali e di ogni altra natura dei soggetti sottoscrittori, sui singoli interventi e su programmazione, possono essere messe in rete al fine di progettazioni comuni.

è una direttrice che collegava Piemonte, Francia e le regioni del nord con la costa, permettendo lo spostamento delle genti e il commercio, in primo luogo del sale. Un tratto di grande importanza strategica collegava i paesi delle valli Impero, Maro e Prelà, giungendo a Oneglia, punto di approdo di navi mercantili. Qui sono ancora ben visibili tratti del percorso delimitati da muretti a secco che fungevano sia da confine tra proprietà che da dissuasori, evitando che i muli e le altre bestie al seguito dei passanti brucassero nei terreni accanto alla via.

i territori dei Comuni di Imperia, Mondovì, Aurigo, Pornassio, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Rezzo, Carpasio, Borgomaro, Lucinasco, Triora, Vasia, Pontedassio, Vicoforte, Torre Mondovì, Montaldo di Mondovì, Roburent, Frabosa Soprana, Pamparato, Garessio, Ormea, Caprauna, interessati dall’attraversamento del percorso storico denominato Via Marenca, condividono l’interesse per la valorizzazione dello stesso come elemento per la rivalutazione del proprio
patrimonio identitario e come opportunità per lo sviluppo sostenibile delle proprie comunità.

Bisognerà fare una  definizione del percorso e delle tappe, della strategia di sviluppo turistico dei tratti della Via Marenca. Individuare eventuali fonti di finanziamento e attivazione delle procedure atte alla loro acquisizione. I Comuni dovranno anche svolgere attività di promozione necessaria a supportare adeguatamente il rafforzamento del sistema dei servizi di accoglienza lungo il percorso e l’assistenza alle piccole e medie imprese che intendono intraprendere investimenti e progetti innovativi tesi a rafforzare l’offerta turistica locale.

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