J'accuse

Ventimiglia, l’ex consigliere Nazzari (Lega): «Sempre più convinto di aver fatto la cosa giusta dando le dimissioni»

«Il cittadino Scullino non è stato capace di governare e discutere con la sua maggioranza che gli ha permesso di vincere»

Roberto Nazzari

Ventimiglia. «Leggendo l’articolo dell’ex sindaco Scullino pubblicato questa l’altro ieri sono sempre più convinto nel dover ammettere il mio grave errore nell’appoggiare la sua candidatura a sindaco nel 2019 e sono ancora più convinto di avere fatto cosa giusta nell’aver interrotto il sofferto cammino di questa amministrazione con le mie dimissioni». A dirlo è l’ex consigliere comunale di maggioranza Roberto Nazzari (Lega), che rassegnando le proprie dimissioni insieme ai colleghi Domenico Calimera e Massimo Giordanengo e a quelli del centrosinistra, è stato artefice della caduta dall’amministrazione Scullino.

«Il cittadino Scullino dovrebbe iniziare a pensare, anche se fuori tempo massimo, che il sindaco è sindaco nell’interesse della intera comunità e non solo di ristretti gruppetti di amici, pronti ad ogni nuova avventura pur di demolire ogni iniziativa altrui – aggiunge Nazzari -. Il cittadino Scullino non è stato capace di governare e discutere con la sua maggioranza che gli ha permesso di vincere essendo stato eletto per ben due volte sindaco, solo atteggiamenti dispotici e divisivi. Gli stessi partiti di centrodestra che lo hanno candidato hanno deciso, uniti, che non fosse più in grado di amministrare la città, se ne faccia una ragione».

E ancora: «Il cittadino Scullino dovrebbe evitare di dare del “carbonaro” a chi, come me, nel rispetto della legge italiana ha utilizzato lo strumento delle dimissioni alla luce del sole attraverso un atto pubblico sottoscritto innanzi un notaio, per evitare maggiori danni da lui causati a questa città in estrema difficoltà«.

Nazzari rincara la dose: «Il cittadino Scullino dovrebbe smetterla nei suoi deliranti proclami di utilizzare sempre le parole MIA AMMINISTRAZIONE e IO IO IO, si ricordi bene che molti atti sono sempre stati deliberati da organi collegiali del comune,CONSIGLIO COMUNALE e GIUNTA e molte pratiche sono state avviate o sbloccate grazie a contributi regionali e nazionali. Se è vero che su diverse pratiche eravamo concordi, su diverse ci siamo trovati in forte disaccordo. Si ricordi bene che in più di una occasione chi scrive ha manifestato pubblicamente la contrarietà ai suoi modi di procedere anche con voti contrari in Consiglio comunale».

«Credo che questa città abbia bisogno di un patto sociale tra i migliori e più volenterosi cittadini – conclude – E mai più di un uomo solo al comando, come lei ha pensato di poter essere».

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