Il talento

Redento Raimondo, Pigna ricorda il “maestro”

Il nipote e musicista Reddy Bobbio: «È importante conservare la memoria di colui che, con le sue opere, ha creato la colonna portante della cultura musicale pignasca»

Pigna. La serata del 3 agosto il paese sarà animato dalla celebrazione in onore del maestro Redento Raimondo, uno dei maggiori talenti musicali del ‘900 di tutta la provincia, che con le sue composizioni e con il suo talento innato, è stato in grado di far sì che la musica diventasse un caposaldo dell’intera comunità pignasca.

Raimondo era riuscito, infatti, a condividere e diffondere le proprie conoscenze musicali con tutti i cittadini, motivo per il quale la cultura pignasca è quasi totalmente basata sulla musica. Il Maestro era, inoltre, il fondatore della banda “Alpina” che ogni anno si recava verso il Tenda per trascorrere una settimana all’insegna della buona musica con l’intento di diffondere le conoscenze di questa importante forma d’arte anche verso l’estero, tanto da riuscire ad avere studenti e a creare delle bande in Francia.

Il grande musicista, che esercitava a Pigna la professione di sarto, aveva iniziato a sfruttare il proprio talento studiando come autodidatta ed interessandosi sempre di più all’armonia e alla costruzione musicale, prendendo appunti sui propri progressi all’interno di un libro ritrovato dal nipote nonché musicista Reddy Bobbio.

«Era davvero un compositore di rilievo e un grande musicista in grado di destreggiare qualsiasi strumento, analizzando i suoi valzer classici mi rendo conto di come riuscisse a trovare delle conclusioni perfette: ha creato moltissime composizioni meravigliose e ne ha raccolto i meriti e i riconoscimenti», afferma Reddy Bobbio e continua dicendo: «Ha fatto dei concorsi all’Accademia Musicale di Santa Cecilia di Palermo ottenendo il diploma per una mazurka classica e ha vinto, successivamente, il primo premio nonostante avesse voluto introdurre consapevolmente un errore musicale. Solo dopo aver fatto notare, alla giuria che lo avrebbe valutato, l’esistenza dell’inesattezza musicale è stato nominato come socio onorario della Società Artistico Musicale di Palermo. Redento è stato anche il direttore dell’orchestra di Monte-Carlo, ma era una persona molto umile e non si sentiva a suo agio, motivo per il quale è tornato nel suo amato paese dopo due mesi».

In suo onore, il 3 agosto alle 18 verrà fissata una targa attraverso la quale verrà attribuito il suo nome alla scalinata di vicolo Sant’Antonio in Piazza Carlo Fea, luogo in cui abitava, e il tutto sarà effettuato mediante un accompagnamento musicale della banda “Alpina”.

«È importante conservare la memoria di colui che, con le sue opere, ha creato la colonna portante della cultura musicale pignasca e ha costruito presso il santuario di Madonna di Passoscio due organi, che purtroppo sono andati dispersi», dichiara Reddy Bobbio e continua affermando: «Alle 21 presso la Piazza XX Settembre faremo un concerto dedicato a Redento in cui io e i componenti del gruppo “Pignaschi Doc” suoneremo alcune delle sue opere con strumenti tipici come la tromba e il trombone. Il nostro obiettivo sarà quello di far ascoltare l’incredibile armonia delle sue opere e solo successivamente amplificarle attraverso la melodia. Nella nostra famiglia la musica è sempre stata una costante e nominando Pigna come il paese della musica questa forma d’arte caratterizzerà tutti i pignaschi – e conclude- voglio ringraziare in particolar modo Enrico Allavena e Mario Martini perché con la costituzione del gruppo “Pignaschi Doc” riprodurremo e faremo ascoltare le opere di mio nonno».

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