Ventimiglia, volano gli stracci in consiglio comunale: il presidente Spinosi lo sospende
Sul “caso” Protezione civile non si trova una quadra: tutti contro tutti
Ventimiglia. «L’obiettivo di questo consiglio comunale era capire i motivi per i quali la città di Ventimiglia quest’oggi è senza Protezione civile. Oggettivamente non mi interessano i numeri che sono stati dati, non mi interessano in questa sede». A dichiararlo, nel corso di un consiglio comunale straordinario sulla Protezione civile, è il consigliere comunale di minoranza Enrico Ioculano, che ha preso la parola dopo un lungo intervento del sindaco Gaetano Scullino.
«Non deve venire un commissario (Flavio Gorni, ndr) da fuori a dire che ci sono quattro paia di guanti o 94 chilometri in più o in meno – ha aggiunto – Perché per quello ci sono i funzionari che noi paghiamo e che dovrebbero controllare la Protezione civile punto per punto. E se ci sono delle cose che non vanno dovrebbe già saperle». «Siamo qui perché vogliamo capire perché un tot di volontari, anche storici, sono andati via. I motivi per i quali il vice sindaco ha rimesso la delega perché non soddisfatto dalle risposte che ha ottenuto: e non è l’usciere del comune, è il vice sindaco». Ha incalzato Ioculano.
L’ex sindaco e attuale consigliere comunale ha poi accusato la maggioranza di aver dichiarato il falso in passati consigli comunali: «Sindaco si vada a vedere come ha risposto alla nostra interrogazione, del 28 gennaio scorso, quando dicevamo che parecchie attrezzature sono andate perse nell’alluvione dell’ottobre 2020 e non sono mai state riacquistate. Lei ci ha risposto che “le attrezzature sono state interamente sostituite”. Il vice sindaco ci ha appena detto che questo non è vero».
«Il discorso è che questa sera di risposte non ne abbiamo – ha aggiunto Ioculano – Non siete in grado di darcele perché il tema questa sera è politico e non tecnico. C’è un problema e mi meraviglio che lei, sindaco, venga qui stasera a dirci che sono solo quindici giorni che se ne occupa. Non vi parlate? Serve un mediatore culturale tra lei e il vice sindaco, faremo una cosa di coppia?». A queste parole il sindaco si è alzato in piedi, chiedendo a Ioculano «di parlare con educazione». «Ne ha bisogno lei di un mediatore culturale, lei è stato bocciato dalla città – ha detto Gaetano Scullino – Quando si rivolge a me deve usare educazione». Gli animi a questo punto si sono scaldati, tanto che il presidente del consiglio comunale, Andrea Spinosi, ha deciso di interrompere il parlamentino.