La decisione

Ventimiglia, la Lega lascia la maggioranza. Di Muro: «La situazione è grave. Non ci sono i presupposti per continuare» fotogallery

Bevilacqua si defila: «Prima di tutto dobbiamo pensare ai cittadini e a completare le opere già pronte per il bene della città»

conferenza sfiducia Di Muro Scullino

Ventimiglia. L’amministrazione guidata dal sindaco Gaetano Scullino non ha più i numeri per governare: alle 12,30 in punto di oggi, i consiglieri della Lega (ad eccezione di Marcello Bevilacqua), riuniti nella sede di via Roma, hanno annunciato ufficialmente l’uscita dalla maggioranza Scullino, lasciando il primo cittadino, che giovedì sera aveva già perso il suo vice Simone Bertolucci, senza quattro consiglieri di maggioranza.

Ad annunciarlo è il segretario provinciale e deputato Flavio Di Muro: «Parlo prima di tutto da cittadino ventimigliese, orgoglioso di essere cittadino di Ventimiglia, e poi per i ruoli che ricopro, segretario provinciale e parlamentare. Vogliamo chiarire qual è e quale sarà la posizione della Lega Ventimiglia rispetto a questa maggioranza».

«La situazione è grave – ha aggiunto – E noi riteniamo che non ci siano i presupposti per continuare a far parte di questa maggioranza. Una decisione che assumiamo con magone ma non senza averci profondamente riflettuto, decisione che assumiamo con coraggio, trasparenza e coerenza e siamo determinati con questa scelta che riteniamo la più giusta, corretta e idonea per i cittadini di Ventimiglia».

E ancora: «Non credo che questa amministrazione, così come impostata e con questo sindaco sia adeguata ad amministrare la mia e la nostra città. Vedo atteggiamenti arroganti, despotici, non c’è il clima ambientale per garantire a Ventimiglia un’amministrazione che i cittadini meritano».

Parole durissime quelle di Di Muro nei confronti del sindaco: «La città è ferma – ha continuato il deputato -. E’ ferma perché Scullino ha dimostrato di essere il sindaco di se stesso». «Quando una persona sola vuole gestire tutto non si va avanti – ha detto -. Ce l’abbiamo messa tutta per cercare di mediare, di non arrivare alla decisione di oggi. Ma il carattere di un uomo non si cambia».

Non ci sta, Di Muro, a sentirsi dire che la Lega avrebbe teso la mano al Partito Democratico per sfiduciare Scullino:
«La crisi l’abbiamo aperta noi, l’altra volta, perché è Scullino che ha votato con il Pd, non la Lega (sul caso Coop, ndr). E se questa amministrazione non andrà avanti e la città verrà commissariata non è colpa della Lega. Non siamo soprammobili, se qualcuno pensava di avere i voti della lega per poi fare i tagli dei nastri da solo, ha sbagliato».

«La lega oggi è il primo partito del centrodestra – ha sottolineato Di Muro – E da domani lavoreremo per ricostruire un partito di centrodestra e per creare quella che è un’amministrazione che spero arriverà, a breve, nuova, coesa, dinamica, che saprà valorizzare chi ha avuto esperienza, ma anche i giovani. Perché per noi, chi è giovane e ha deciso di mettersi in campo non è un giovane e inesperto da sbeffeggiare sui giornali».

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