Il discorso

Scullino shock in consiglio comunale, «La Protezione civile voleva la testa del comandante Marenco»

«Alla luce di questo - ha concluso il sindaco - Ho revocato l'incarico all'ex responsabile Sabina Camarda, perché non ha la fiducia del dottor Marenco e quindi neanche la mia»

Ventimiglia. «Ho incontrato alcuni volontari in questi ultimi quindi giorni, mi hanno parlato di criticità. Allora ho chiesto loro di parlarne davanti a me, al dottor Giorgio Marenco e all’assessore (Simone Bertolucci, ndr). A questo punto mi hanno risposto: “Noi qui dentro non ci entriamo più, vogliamo la testa di Marenco oppure diamo le dimissioni”. Non è che si mette con le spalle al muro un sindaco. Il dottor Marenco ha vinto un concorso pubblico, è il comandante della polizia locale ed è un funzionario apicale. E’ quello che firma, è quello che avvalla i conti. E’ quello che dice non andare dal meccanico di tua sponte, perché deve garantire una rotazione. Allora troviamo una soluzione, che non è sicuramente quella della testa». Lo ha detto nel corso del suo lungo intervento, il sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino, intervenendo in merito alle dimissioni di massa della Protezione Civile Veziano della città di confine; dimissioni sulle quali le minoranze hanno chiesto chiarezza, chiedendo la convocazione di un consiglio comunale ad hoc.

«La faccenda della squadra Veziano del Comune di Ventimiglia io l’ho presa in mano 15 giorni fa – ha esordito Scullino -. E’ tre anni che faccio il sindaco e quando, siccome sono io il responsabile della Protezione Civile, nella suddivisione degli incarichi la Lega mi aveva indicato Marcello Bevilacqua, che tra l’altro è un volontario della Pc: ho preso questa richiesta con vera attenzione. Poi, dopo poco tempo, la Lega ha ritenuto che fosse necessario assegnare una delega, non un incarico, quindi su richiesta formale del partito ho assegnato la delega all’assessore Simone Bertolucci». Parlando di quanto accaduto recentemente, il sindaco ha aggiunto: «In questi ultimi quindici giorni ho ricevuto solo qualche volontario che mi ha manifestato le difficoltà di rapporto tra chi si occupa di indirizzo politico (in quel momento l’assessore Bertolucci, ndr) e chi della gestione (il funzionario Giorgio Marenco, ndr). Così, in via generale, ho saputo del carattere forte di alcuni volontari. Molti hanno carattere forte, io per primo».

«In questi incontri mi è stato specificato che o si toglieva il dottor Marenco, comandante della polizia locale e dirigente apicale di Bilancio e Programmazione o se no tutti i volontari avrebbero dato le dimissioni – ha aggiunto -. Questo è stato detto in modo preventivo e mi è sembrata una stranezza. Ho chiesto a queste persone, chiamiamo il dottor Marenco, chiamiamo assessore, venite voi, e vediamo quali sono queste criticità. Mi hanno risposto: “io qui dentro non ci entro più, vogliamo la testa di Marenco oppure diamo le dimissioni”».

«Il volontario presta la sua opera a titolo gratuito, e ben venga, è volontario – ha continuato Scullino -. Se a qualcuno non va bene una situazione gestionale, il sindaco prova a rimettere insieme la tavola apparecchiata. Invece è stato ribadito “o la testa di Marenco o le dimissioni di tutti i volontari”. Allora mi sono preoccupato che non ci fosse possibilità di dialogo. Ho chiamato il dottor Marenco e gli ho chiesto spiegazione».

«Alla luce di questo – ha concluso – Ho revocato l’incarico all’ex responsabile Sabina Camarda, perché non ha la fiducia del dottor Marenco e quindi neanche la mia. La testa di Marenco, così come quella di tutti i funzionari del Comune, finché ci sono io non si taglia».

 

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