Preoccupazione

Rete Sanremo Solidale: «Le associazioni chiedono chiarimenti sulla situazione migratoria»

«Si prevede un ulteriore peggioramento della situazione»

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Ventimiglia. Rete Sanremo Solidale esprime la sua forte preoccupazione per gli ultimi aggiornamenti che riguardano l’accoglienza dei migranti in transito sul territorio ventimigliese.

«Si torna a parlare di un campo migranti tanto dal nuovo prefetto, il dottor Nanei, quanto dal sindaco di Ventimiglia, Gaetano Scullino. Il nuovo campo per rispettare la normativa esistente, da quanto si comprende dai giornali, sarà aperto solo alle persone regolari. Come associazione impegnata alla frontiera da tempo, ricordiamo che i migranti a Ventimiglia sono transitanti e non vedono l’ora di superare il confine con la Francia: tra di loro alcuni regolari, già in regola in Italia, ma precari e senza fissa dimora, moltissimi di primo ingresso, altri in mezzo alla burocrazia che si mette moto dopo la domanda d’asilo, burocrazia che rallenta la regolarizzazione per anni» – dice Rete Sanremo Solidale.

«Chi sono i regolari? Se davvero la norma d’accesso è questa e non si trova formula giuridica più ampia, questo campo non risolve i bisogni di base dei migranti in viaggio (lavarsi, cambiarsi, riposare, mangiare), che continueranno ad essere costretti a vivere sul fiume e in accampamenti di fortuna a Ventimiglia e a Roverino, in condizioni igienico-sanitarie difficili e in totale contravvenzione dei diritti umani. Ventimiglia, di contro, non risolverà il problema del disagio e dei migranti deambulanti in strada poiché i migranti veri non avranno il profilo adatto per la struttura di cui si parla. Inoltre, da quanto letto sui giornali, si parla di passaggio diretto dal Campo ai Cpr per gli irregolari: i Cpr sono strutture contrarie al diritto umanitario, veri e propri campi di detenzione per uomini e donne ritenuti colpevoli di essere in viaggio» – commenta Rete Sanremo Solidale.

«Come è spesso successo, poi, dai Cpr non sempre avvengono i rimpatri, ma al contrario i migranti, usciti dai Cpr ripercorrono la stessa strada a piedi per ritornare a Ventimiglia e al confine. Questi viaggi da Ventimiglia ai Cpr o a Centri di accoglienza sono un altro inutile spreco di denaro pubblico in quanto chi vuole andare via dall’Italia farà di tutto per ripartire. Si ribadisce, inoltre, che negli anni, se non ci fossimo stati noi associazioni, noi volontari a supplire le mancanze delle istituzioni, la situazione sarebbe stata insostenibile per il territorio, già provato, e per i migranti, abbandonati completamente. Noi da molto tempo, da prima che fosse stato chiuso il Campo Roja nel luglio 2020 abbiamo chiesto a gran voce di non farlo, o tutt’al più di istituirne un altro, migliore. Non è stato fatto e la realtà è sotto gli occhi di tutti. Il vice-prefetto Gatto, in un incontro congiunto con il questore allora ci disse che, già nel luglio 2020, si stava cercando una soluzione migliore per l’accoglienza. Soluzione che non è arrivata. Ora, con il nuovo prefetto, Nanei, si prevede un ulteriore peggioramento della situazione.

«Denunciamo, pertanto, l’ipotesi di un campo in cui i migranti verranno schedati, a cui seguiranno deportazioni forzate attraverso gli ‘autobus’ e chiediamo a gran voce:
– che il prefetto e le istituzioni si mettano al più presto in contatto con il mondo delle associazioni, che ha dimostrato di essere competente in materia gestionale del fenomeno migratorio;
– che nessuno venga mandato al CPR;
– che il campo d’accoglienza sia davvero tale e aperto, pertanto, a tutti i transitanti per rispondere ai bisogni reali» – conclude Rete Sanremo Solidale – «Sottoscrivono la preoccupazione per la situazione anche alcuni singoli, in particolare personalità come l’avvocatessa Ersilia Ferrante, la signora Maria Giulia Latini e la signora Loredana Crivellari. Aderiscono con preoccupazione anche associazioni e realtà del tessuto territoriale ventimigliese e ligure, da anni impegnati nell’accoglienza: Popoli in Arte di Sanremo, Casa Africa di Sanremo, Anpi della sezione di Sanremo, Anpi della sezione Teresa Mattei di Genova, Anpi provinciale di Genova, Anpi provinciale di Imperia, Rifondazione Comunista del circolo ‘Valeria Faraldi’ di Sanremo, Aifo Imperia, M.I.A. Arcigay Imperia e 6000 Sardine Ponentine».

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