Rush finale

Restyling Porto Vecchio, bando a luglio: chi ha fatto ricorso è fuori

Comune avvia il procedimento di revoca delle concessioni demaniali alle associazioni sportive

porto vecchio baretti

Sanremo. Pubblicazione del bando di gara relativo alla riqualificazione straordinaria del Porto Vecchio, siamo al rush finale. Questa mattina la giunta Biancheri ha approvato l’ultima pratica urbanistica propedeutica al lancio dell’appalto, per il recupero e restyling dell’antico approdo cittadino, del valore stimato di oltre 60 milioni di euro.

Oggi la giunta comunale ha dato il via libera all’aggiornamento del piano urbanistico comunale, passaggio tecnico ma necessario, destinato ad essere licenziato in via definitiva in consiglio comunale entro la fine di giugno. La tanto attesa pubblicazione del bando di gara avverrà come da cronoprogramma nel mese di luglio. Un passaggio epocale per la Città dei Fiori e per il sindaco Alberto Biancheri che ha la delega alle grandi opere destinate a cambiare il volto di Sanremo.

La gara pubblica, di portata europea, sarà aperta a tutti i soggetti interessati a trasformare dalla carta alla realtà la proposta della Porto di Sanremo Srl (cordata Lagorio-Azimut, allargatasi di recente a Porti di Monaco). Il progetto che aveva ottenuto la dichiarazione di pubblico interesse è firmato dallo studio Calvi-Ceschia-Viganò e si basa sulla riqualificazione integrale dell’area dei baretti, la riorganizzazione dei pontili e la costruzione di una galleria stradale, con annesso parcheggio, sotterranea a via Bixio.

Stando a quanto confermato da fonti di Palazzo Bellevue, il bando predisposto dagli Uffici e dai consulenti incaricati (studio Osborne Clarke), preclude l’accesso alla gara alle società che hanno in piedi ricorsi al Tar contro atti del municipio inerenti il restyling del Porto Vecchio. Ricorsi di questa natura erano stati avanzati sia da Portosole Cnis che dal gruppo Piras che avevano proposto due versioni alternative di recupero del fronte mare a quelle di Lagorio-Vitelli. Stando sempre ai termini del bando, sia Portosole che i Cantieri Piras dovranno preventivamente rinunciare alle rispettive vertenze aperte di fronte al tribunale amministrativo regionale per la Liguria se vorranno competere per aggiudicarsi la realizzazione dell’opera nata da un progetto di finanza ad iniziativa privata.

Una volta pubblicato, il bando rimarrà aperto l’arco temporale di sei mesi, al termine dei quali verrà individuata la migliore offerta sia sulla base di criteri economici che di investimenti. A parità di condizioni, la Porto di Sanremo Srl, in qualità di proponente, beneficerà del diritto di prelazione. Assegnati i lavori, l’aggiudicatario dovrà per prima cosa predisporre il progetto definitivo e quindi programmare l’avvio dei cantieri. La posa della prima pietra potrebbe arrivare entro la scadenza del secondo mandato del sindaco Biancheri.

Il plastico del restyling di Porto Vecchio

Revoca concessioni. Passata sotto traccia, a gennaio 2022 il settore Demanio marittimo del Comune di Sanremo ha inviato a tutte le associazioni sportive (dallo Yacht Club, passando per la Canottieri Sanremo, fino alle associazioni dei pescatori), comunicazione di avvio del procedimento di revoca delle concessioni demaniali marittime insistenti nel bacino del Porto Vecchio. Provvedimento che per gli Uffici del municipio era dovuto, in luogo dei motivi di interesse pubblico che accompagnano l’iter del restyling, ma che ha destato molta preoccupazione tra gli operatori del porto.

E’ a questo proposito che l’amministrazione comunale sta lavorando, su istanza della Canottieri Sanremo e di concerto con Regione Liguria e Demanio, per predisporre un accordo sostitutivo di procedimento a tutela di tutte associazioni storiche: una forma di conciliazione tra parte pubblica e privata che scongiuri la revoca delle concessioni in scadenza e i conseguenti ricorsi giudiziali che ne seguirebbero.

Indennizzi ai baretti. Per il periodo dei lavori, stimati in due anni, le attività commerciali dei “baretti” costrette alla chiusura avranno diritto ad un indennizzo. Il loro rapporto contrattuale si trasformerà successivamente da affitto d’azienda a locazione. Altro nodo già risolto riguarda la tabaccheria del porto che, in caso di sospensione dell’attività, avrebbe rischiato di perdere la concessione dai monopoli di Stato: il soggetto promotore si è impegnato a trovarle un’ubicazione temporanea. Inoltre, a venire indennizzato sarà anche l’ultimo cantiere navale rimasto nel bacino portuale.

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