La delibera

Regione Liguria, introdotte misure straordinarie per valorizzare medici e affrontare carenza specialisti

Toti: «È indispensabile e urgente un intervento a livello nazionale per migliorare una volta per tutte le condizioni dei professionisti che operano nei pronto soccorso e nei Dea»

Giovanni Toti

Genova. Valorizzare il lavoro dei medici dei pronto soccorso e dei Dea di I e II livello e, al contempo, far fronte alla carenza di specialisti, particolarmente critica in relazione alla disciplina di medicina e chirurgia d’accettazione e urgenza: questi gli obiettivi delle misure previste dalla delibera approvata dalla Giunta, su proposta di Giovanni Toti, presidente e assessore alla Sanità della Regione Liguria.

«Quelle che mettiamo in campo – spiega Totisono azioni immediate e di breve e medio periodo per garantire alcune integrazioni di stipendio ai medici che operano in questi reparti e fornire alle aziende una serie di strumenti per affrontare difficoltà, che tuttavia riguardano però tutto il territorio italiano, ormai da tempo. Per questo è indispensabile e urgente un intervento a livello nazionale, sia in termini normativi sia nell’ambito del contratto collettivo di lavoro della dirigenza medica per migliorare in maniera decisa e una volta per tutte le condizioni dei professionisti che operano nei pronto soccorso e nei Dea. Anche in Liguria, dopo essere stati in primissima linea durante tutto il periodo dell’emergenza, consentendo al sistema sanitario regionale di reggere l’urto della pandemia con un impegno straordinario, questi professionisti continuano ad essere sottoposti a carichi di lavoro tra i più elevati. Basti pensare che nei nostri pronto soccorso viene mantenuto il doppio percorso sporco/pulito in relazione ai pazienti positivi al Covid-19, con tutte le difficoltà anche organizzative che questo comporta».

In particolare, la delibera prevede, fino alla fine dell’anno in via eccezionale e temporanea, una valorizzazione del contributo orario, 60 euro l’ora, per i medici impiegati nelle strutture di medicina e chirurgia di accettazione e urgenza, anche delle discipline equipollenti come, ad esempio, la medicina interna, chirurgia, cardiologia, pneumologia, in particolare per i turni notturni di sabato, domenica e festivi.

La delibera consente anche alle aziende sanitarie e ospedaliere di stipulare tra loro convenzioni per garantire l’impiego di questi professionisti in via prioritaria rispetto ad altre forme di esternalizzazione per valorizzare la competenza e l’esperienza dei professionisti che già lavorano nella rete dell’emergenza, con un compenso aggiuntivo di 100 euro all’ora.

Il documento prevede inoltre l’utilizzo di risorse previste dalla legge finanziaria del 2017 per valorizzare o istituire, nel medio e lungo periodo, incarichi professionali nell’ambito delle strutture dell’emergenza. Questi fondi saranno determinati per ciascuna azienda del servizio sanitario regionale sulla base di criteri stabiliti in un apposito decreto regionale e ripartiti ai medici dei pronto soccorso e Dea in base alla contrattazione aziendale.

La delibera prevede poi la possibilità che anche i medici del 118 possano svolgere attività, anche in via esclusiva e continuativa, presso i Dea e i pronto soccorso con il riconoscimento di una specifica indennità oraria prevista dal contratto collettivo nazionale e dall’accordo integrativo regionale.

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