Il caso

Imperia, genitori preoccupati per la mancanza di servizi scolastici estivi. «Che fine hanno fatto?»

«Non è stata fatta nessuna indagine conoscitiva o apertura iscrizioni»

Il neo assessore Luca Volpe

Imperia. Con l’arrivo dell’estate aumentano le problematiche quotidiane per molti genitori, tra questi un gruppo di una scuola primaria delal città ha deciso di rivolgersi agli ordini di stampa per trovare una soluzione.

«Siamo un gruppo di genitori di una scuola primaria di Imperia e vorremmo dare voce a un problema che rischia di “perdersi” con il caldo estivo. Con la “chiusura” dello stato di emergenza si sperava che l’amministrazione riattivasse tutti i servizi scolastici a favore delle famiglie che in questi ultimi due anni hanno dovuto “inventarsi” soluzioni di ogni tipo per affrontare l’anno scolastico ma pare che non andrà così. L’anno scorso, i servizi accessori sono stati ridimensionati in maniera approssimativa lasciando la
metà delle famiglie senza doposcuola».

I genitori sottolineano il timore che i servizi per il 2022 non vengano attivati: «Quest’anno siamo messi ancora peggio, non è stata fatta nessuna indagine conoscitiva o apertura iscrizioni e a quanto pare non verrà attivato nessun servizio. L’amministrazione tace, fornisce risposte evasive. L’assessore Volpe, chiamato in causa all’inizio dello scorso anno scolastico parlava del doposcuola come un servizio accessorio che è sempre stato un fiore all’occhiello di questo comune. Che fine ha fatto?».

«L’amministrazione non può continuare a negare servizi scolatici fondamentali per la famiglia quali pre-scuola, pranzo assistito e doposcuola adducendo le colpe alle prescrizioni dettate dalle linee guida in materia di Covid perché non è più credibile. Il sindaco Scajola, in campagna elettorale, aveva messo al centro “la famiglia” ma durante il suo mandato sono spariti tutti i servizi scolatici. Viene da pensare, viste le grandi opere di cui va fiero, che non si tratti di mancanza di fondi ma piuttosto di una mancanza di sensibilità verso i bambini. E le famiglie restano in attesa» conclude il gruppo di genitori.

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