Cronaca

Ventimiglia, rubano auto e investono un carabiniere: ladri minorenni finiscono in comunità

Per evitare i controlli uno dei due uomini investì un carabiniere

Ventimiglia. Comportamenti connotati «dal totale disprezzo per i diritti altrui», e condotte che dimostrano «l’intensità della devianza degli indagati»Sono le parole, durissime, scritte dal gip del tribunale per minorenni di Genova nei confronti dei due ragazzini italiani che il 26 marzo scorso avevano tentato di fuggire dopo aver rubato due auto: una Fiat 500 e una Peugeot. La loro corsa era terminata a Ventimiglia, quando uno dei due giovanissimi, ma già noti alle forze dell’ordine, non aveva esitato a premere sull’acceleratore e investire un carabiniere che gli aveva intimato l’alt, ferendo il militare e danneggiando la vettura dell’Arma.

Per i due ventimigliesi, entrambi minorenni, si sono aperte le porte di una comunità. Così ha stabilito il magistrato genovese, che nelle scorse ore ha emesso una misura cautelare nei loro confronti, poi eseguita dai carabinieri della compagnia di Ventimiglia e dalla Polizia di Stato.

Se i due dovessero violare le prescrizioni imposte o se si allontanassero dalla comunità, per loro si aprirebbero le porte del carcere.

I fatti dello scorso marzo avevano suscitato particolare clamore nell’opinione pubblica intemelia e molti messaggi di solidarietà erano giunti all’Arma da parte della collettività. L’attività che i carabinieri svolgono nell’ambito dei progetti di “Educazione alla legalità” negli istituti scolastici di ogni ordine e grado della provincia talvolta pone i militari di fronte a domande che lasciano trasparire un mal riposto senso di impunità, che sembra permeare alcuni giovani, convinti che fino alla maggiore età non vi sia alcuna sanzione o che, al limite, essa possa essere pagata dai genitori. I fatti di oggi testimoniano il contrario: pur nella consapevolezza che il primo dovere di tutte le istituzioni è quello di educare i cittadini del domani e che, soprattutto, tra le misure correttive previste dall’ordinamento, quella cautelare detentiva o para-detentiva debba essere l’extrema ratio nei peculiari procedimenti penali, essa non è esclusa

«In provincia, ultimamente, sono diversi i segnali che dovrebbero far intendere che il confine tra la “bravata” e il reato è netto e ben definito: ricordiamo l’esito della vicenda per i danneggiamenti e i furti sui veicoli perpetrati a marzo a Imperia, nella zona di Spianata Borgo Peri, in cui i quattro presunti autori, maggiorenni, sono costretti agli arresti domiciliari. Forse è il momento di valutare con maggior maturità l’opportunità a la liceità delle proprie azioni, chiedendo consiglio ai genitori, ai familiari, agli insegnanti ed anche ai carabinieri e alle altre forze di polizia, impegnate ogni giorno nei servizi di prevenzione e controllo del territorio, a tutela della sicurezza della comunità» – sottolineano i carabinieri.

leggi anche
A roverino
Ventimiglia, in fuga su auto rubate: rintracciati da carabinieri e polizia
Aggiornamento
In fuga su auto rubate, i due fermati dai carabinieri di Ventimiglia abitano nell’Intemelio
L'aggiornamento
Ventimiglia, a bordo di auto rubata investe carabiniere e fugge
La vicinanza
Carabiniere investito da un’auto durante un controllo: la solidarietà del circolo Pd di Ventimiglia
Il pensiero
Ventimiglia, Scullino: «Solidarietà al carabiniere investito da un’auto durante un controllo»