Ventimiglia. «E’ doveroso ricordare chi ha dato la vita per la democrazia». Con queste parole il sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino ha ricordato oggi le vittime della strage di Capaci a 30 anni dell’attentato mafioso in cui persero la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
In occasione della mesta ricorrenza, l’amministrazione comunale ha organizzato una cerimonia nella piazza intitolata a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e gli agenti della scorta. Un mazzo di fiori e un drappo bianco, simbolo a Palermo della lotta contro la mafia, sono stati apposti sulla targa e sul gonfalone del Comune.
Presenti alla cerimonia assessori e consiglieri comunali, i consiglieri regionali Mabel Riolfo ed Enrico Ioculano, e i massimi esponenti cittadini delle forze dell’ordine.
«Dobbiamo far capire ai nostri giovani, ai nostri ragazzi, quanto sia importante il rispetto delle regole e dei diritti garantiti dalla nostra Costituzione», ha detto il consigliere Riolfo, componente della commissione antimafia di Regione Liguria, che si sta occupando del riutilizzo dei beni confiscati alle mafie.

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