Le dichiarazioni

Sequestro dello yacht New Vogue, le precisazioni della Procura di Imperia

L'imbarcazione era stata sequestrata lo scorso 8 aprile

Sequestro imbarcazione New Vogue

Imperia. «A seguito delle errate notizie di stampa e radio, diffuse nella giornata di ieri 3 maggio, relativamente all’indagine diretta da questo Ufficio che ha portato al sequestro dello yachtNew Vogue“, ormeggiato a Imperia – Porto Maurizio, è opportuno precisare quanto segue affinché i cittadini siano correttamente informati sui fatti oggetto di indagine da parte della Procura della Repubblica di Imperia.

Nella giornata di ieri si è svolta davanti al Tribunale di Imperia l’udienza di riesame del sequestro preventivo dell’imbarcazione “New Vogue”, disposto con decreto dal G.I.P. di Imperia il 8/4/2022 a seguito di provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza disposto dalla Procura di Imperia il 1/4/2022 ed eseguito il giorno stesso dall’Agenzia delle Dogane e dalla Capitaneria di Porto- Guardia Costiera di Imperia.

Titolo del reato contestato è l’evasione dell’IVA all’importazione (previsto in base al disposto del DPR 633/1972, del DPR 43/1973, e di norme dell’Unione Europea), concernente l’imbarcazione medesima, per un ammontare di più di 700.000 Euro.

Il sequestro penale è stato eseguito dall’Agenzia delle Dogane e dalla Capitaneria di Porto-Guardia Costiera, che in precedenza hanno raccolto i necessari elementi di prova posti a fondamento del provvedimento d’urgenza della Procura della Repubblica e del conseguente decreto del G.I.P. di Imperia.

Lo yacht “New Vogue” risulta di proprietà di una società armatrice delle Isole Vergini Britanniche, ed espone bandiera delle Isole del Canale (dette anche Isole Normanne, situate nel Canale della Manica tra Gran Bretagna e Francia). La detta società è stata rappresentata all’udienza di riesame da un soggetto di nazionalità russa, munito di apposita procura speciale della società.

Il comandante del “New Vogue”, attuale unico indagato per il reato per cui si procede, è di nazionalità ucraina, si è allontanato dal territorio nazionale immediatamente dopo essere stato contattato da Agenzia delle Dogane e Capitaneria di Porto-Guardia Costiera per organizzare un primo sopralluogo sull’imbarcazione, prima che fosse disposto il sequestro. Sembrerebbe che egli si sia recato nel Paese di origine, dove presumibilmente sarebbe stato arruolato.

Alla società armatrice delle Isole Vergini Britanniche è contestato invece l’illecito amministrativo da reato, in base al d.Igs. 231/2001. È stata proprio la società armatrice, in persona del detto procuratore speciale di nazionalità russa, a presentare istanza di riesame al Tribunale di Imperia sul decreto di sequestro disposto da G.I.P. e sul provvedimento d’urgenza della Procura di Imperia. Le indagini della Procura della Repubblica sono comunque ancora in corso per accertare tutte le responsabilità penali del caso.

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