Omicidi, vent’anni di delitti e sentenze in provincia di Imperia

Riportiamo i casi avvenuti dal 2000 ad oggi
Imperia. Con la condanna in primo grado a 16 e 4 mesi arriva così l’ultima sentenza in provincia per omicidio. Sul banco degli imputati c’era Fulvio Sartori, 81 anni, che il 19 aprile dello scorso anno, confessò agli operatori di aver ucciso la moglie, Tina Boero, 80 anni ed il loro cane. Il delitto si consumò nell’abitazione dei coniugi, a Rocchetta Nervina.
Qui di seguito riportiamo la maggioranza dei casi di omicidio avvenuti dal 2000 ad oggi in provincia di Imperia.Per la morte di Hagere Kilani, bimba tunisina di cinque anni violentata e uccisa a coltellate a Imperia nell’agosto 2000, era stato condannato a 25 anni di carcere il romeno Vasile Donciu. Il delitto avvenne in un alloggio del Parasio dove abitava un infermiere amico dell’omicida. Ancora nel capoluogo, nel 2001 l’ex medico imperiese Nadir Garibizzo aveva ucciso, per poi occultarne il cadavere, l’amante Ornella Mercenaro. Venne condannato 12 anni e finì, nel 7 agosto del 2018, suicida nel carcere di La Spezia dove era rinchiuso dopo aver tentato di uccidere il bambino della sua ex legale.
L’otto maggio del 2001, il ventenne Gianni Cretarola uccide con una coltellata alla gola l’amico coetaneo Daniele Delfino. Il fatto di sangue si consuma all’interno di una spiaggia del litorale matuziano di notte, quando lo stabilimento balneare svolgeva anche la funzione di discoteca. Cretarola verrà condannato a 16 anni di prigione. Il 5 ottobre del 2005, la Corte di Assise di Appello di Genova ha confermato la condanna a 16 anni di reclusione per i sanremesi Vincenzo Rapone e Mirko Mirenda, già condannati in primo grado per l’omicidio del pensionato Riccardino Gandolfo, ucciso selvaggiamente e senza un motivo plausibile a calci e pugni la notte del 20 agosto 2003, in via Palazzo a Sanremo.
Sempre nella Città dei Fiori, l’otto agosto del 2007 Luca Delfino uccide a coltellate, in via Volta, la ex fidanzata Antonella Multari, di Vallecrosia. La condanna per il femminicida sarà di 16 anni ed otto mesi. E’ il 15 maggio del 2008 che viene comminato l’ultimo ergastolo in provincia di Imperia. Ad essere condannato a vita è il russo Roman Antonov che, con la complicità della moglie Maria Antonova (25 anni di carcere), aveva simulato un incidente mortale per riscuotere l’assicurazione sulla vita di un immigrato ucraino.
Luglio del 2008: nell’alta valle Argentina, a Triora, Istvan Csontos, carrozziere ungherese di 48 anni aveva accoltellato e ucciso il figlio, Stefano, di 20 anni, ferendo la moglie, Maria Danyi, di 48, al culmine di una lite familiare, dovuta a motivi economici e al rifiuto della moglie di tornare con lui in Ungheria. Due condanne per omicidio (entrambe a 16 anni) vengono inflitte all’imperiese Paolo Arrigo e alla sua ex Elizabete Petersone, lettone, rei di aver ammazzato di botte il piccolo Gabriel di neanche due anni, figlio di lei avuto da una precedente relazione. La morte della povera vittima è datata 17 maggio 2009.
Il 16 dicembre 2010 Nicola Trazza fredda con due colpi di pistola, in un ortofrutta di San Martino a Sanremo, il suo amico Giovanni Isolani. Verrà condannato a 10 anni in via definitiva. Per un omicidio avvenuto nell’agosto del 2011, nella Città dei Fiori, sotto l’ultimo ponte prima della foce di rio San Romolo, dove il clochard romeno Ion Ionescu era stato massacrato a stampellate da tre suoi connazionali senza fissa dimora sono fioccate tre condanne per omicidio, tutte a 14 anni. Destinatari Alin Costantin Gutu, Nicolae Panaite e Ciprian Costantin.
Il 16 dicembre dello stesso anno, il carabiniere Sandro Caruso, davanti alle scuole di Camporosso durante l’uscita degli studenti crivella con 11 colpi di pistola l’amico fiorista Andrea Florenzi, perché la moglie del militare lo tradiva con lui. La condanna, esclusa la premeditazione, sarà poi pari a 14 anni di carcere. Il 3 luglio del 2015 era stata ridotta da 10 a 6 anni di reclusione, dalla Corte di Appello di Genova, la condanna nei confronti di Gabriele Forino, il giovane che nell’agosto 2013 uccise il padre Eliseo con 22 coltellate, presso la loro abitazione a Roverino a Ventimiglia.
Era il 21 luglio del 2018 quando, il quarantenne Alessandro Verrigni, uccise a coltellate il pensionato Ferdinando Foschini. Erano verso le 17 in via Padre Semeria a Sanremo quando nil killer fece scendere la vittima dal motorino per poi fiuirlo con la lama. Verrigni verrà pooi dichiarato incapace di intendere e di volere. Il 26 maggio del 2021, sempre la Corte di Assise di Appello di Genova ha ridotto a 10 anni e 8 mesi di reclusione la condanna nei confronti di Vincenzo Agostino, 64 anni: l’uomo finito alla sbarra con l’accusa di aver ucciso la sorella Palma, 71 anni, a colpi d’accetta per problemi legati alla convivenza. Il delitto era avvenuto nel Comune di Taggia, dove i due fratelli vivevano insieme, il 21 gennaio del 2019.
Il 13 aprile scorso il gip del Tribunale di Genova Cinzia Perroni ha condannato in primo grado a 20 anni di carcere Domenico Pellegrino, 24enne di Bordighera per l’omicidio del pregiudicato sessantenne italo francese Joseph Fedele. Il corpo della vittima fu trovato il 21 ottobre del 2020, in una scarpata di frazione Calvo, a Ventimiglia. Secondo quanto ricostruito in sede di autopsia da parte del medico legale Luca Tajana, Fedele venne ucciso nel luogo in cui fu ritrovato il corpo, con due colpi di pistola di calibro diverso alla fronte e alla nuca. Lo scorso 5 maggio, la Prima Sezione della Corte di Cassazione di Roma ha confermato la sentenza di condanna a 30 anni di carcere per Vincenzo Mercurio, 56 anni: l’ex commerciante ambulante di Ventimiglia che il 27 settembre 2018 uccise il medico legale Giovanni Palumbo, 61 anni, colpendolo con numerose coltellate nel suo studio di via Fratti a Sanremo.