L'episodio

Detenuto aggredisce agente nel carcere di Sanremo, Pagani (Uil Pa): «Dotare la polizia penitenziaria di taser»

«Ennesima grave aggressione alla polizia penitenziaria. Stesso detenuto ha tentato il sequestro di un agente, la situazione è fuori controllo»

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Sanremo. «Ci risiamo, ancora una grave aggressione ai danni di appartenenti alla polizia penitenziaria! Ieri sera intorno alle 19,30 è accaduto di nuovo a Sanremo, un detenuto, marocchino M.M. del 1999 per i reati di rapina, resistenza ed evasione, in regime di isolamento perché protagonista in questi giorni di analoghi comportamenti nei confronti del personale di polizia, si è reso protagonista nel giro di 24 ore dell’ennesima aggressione nei confronti di un agente». A darne notizia è Fabio Pagani, segretario regionale Uil Pa Polizia Penitenziaria.

«Il detenuto, dopo il grave episodio, sarebbe dovuto essere trasferito in altra sede dall’Amministrazione Penitenziaria, invece, dopo essere stato accompagnato in palestra (in regime di isolamento precauzionale, autorizzato da chi?), rifiutandosi di rientrare in cella, ha aggredito brutalmente con calci, pugni e strattoni l’agente del piano, che è dovuto ricorrere alle cure presso il pronto soccorso di Sanremo ( 7 gg di prognosi ) . E’ l’ennesimo episodio violento che coinvolge il personale di polizia penitenziaria di Sanremo. Ed è un chiaro segnale che oramai la situazione è fuori controllo» – aggiunge.

«D’altronde, lo stato comatoso delle prigioni è stato certificato proprio in questi giorni dallo stesso Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria che, rispondendo a una nostra richiesta di accesso civico, ha opposto il diniego all’ostensione dei dati numerici sugli eventi critici per motivi di ordine e sicurezza pubblica, ritenendo che la loro conoscenza potrebbe favorire rivolte. In sostanza, per il DAP, anziché far conoscere e rendere analizzabile il numero degli eventi avversi che si verificano nei penitenziari, è meglio nasconderli», spiega il segretario della Uil Pa Polizia Penitenziaria.

«Noi continueremo ad opporci alla politica degli struzzi, ma quanto sta continuando a perpetrarsi non può lasciare indifferente la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, e il presidente del Consiglio, Mario Draghi. Al di là delle passerelle, servono interventi tangibili e immediati per rafforzare gli organici della polizia penitenziaria, mancanti di 18mila unità, garantirne la formazione e l’aggiornamento professionale, implementarne gli equipaggiamenti e molto altro ancora. Proprio queste aggressioni, per esempio, potrebbero essere evitate, con risposte immediate dell’Amministrazione ( trasferendo immediatamente il detenuto ) e soprattutto dotando la Polizia penitenziaria del taser di cui, unica fra le forze di polizia, viene invece privata» – conclude Fabio Pagani, segretario regionale Uil Pa Penitenziari Liguria.

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