Acli di Imperia organizza diversi incontri sul mal di schiena

Verrà affrontato un problema molto diffuso, una patologia dal costo economico e sociale enorme
Imperia. La sede provinciale ACLI di Imperia con il contributo dei circoli presenti sul territorio e dell’Unione Sportica Acli propone una serie di conferenze a tema sulle problematiche del mal di schiena, che è un problema molto diffuso, una patologia dal costo economico e sociale enorme. Conoscere le strategie per prevenirla e combatterla è di fondamentale importanza. Ognuno che ha un minimo di interesse per la salute della propria schiena dovrebbe quindi imparare a riconoscere questa patologia ed i suoi fattori predisponenti.
Si inizierà sabato 28 maggio alle 16 presso il Salone parrocchiale della Chiesa della Divina Misericordia in Via Martiri della Libertà 35 a San Bartolomeo al Mare con l’incontro dal titolo “Educazione posturale in famiglia”. Il 29
luglio a Pieve di Teco alle 21 si svilupperà la tematica riferita al mondo del lavoro con la conferenza “Lavorare senza usurarsi”. Dopo la pausa estiva gli appuntamenti riprenderanno il 30 settembre alle 21 presso la sede provinciale ACLI ad
Imperia in via Don Abbo 24 con l’incontro “Mal di schiena: un problema di salute pubblica”per terminare il 28 ottobre sempre alle 21 a Sanremo presso la Bocciofila San Martino in via Giovanni Vesco dove verrà trattato “Il mal di schiena nel mondo dello sport”. Gli incontri sono aperti a tutti e saranno tenuti dal dottor Alessandro Sciandini, esperto di rieducazione posturale ed ergonomia del lavoro, ideatore del metodo A.B.C. e della Naturopostura.
Il mal di schiena è una malattia multifattoriale. Può insorgere per cause estremamente diverse tra loro. Analizzando tutte queste possibili situazioni si possono distinguere le centinaia di cause di dolore lombare e cervico-dorsale. Ciò implica un intervento terapeutico differenziato ed adeguato ad ogni circostanza. La prevenzione del mal di schiena si basa su due livelli. La prevenzione primaria, è comune a tutti i tipi di problematiche aspecifiche ed è basata sull’acquisizione delle corrette abitudini di vita. In questo modo si combatte il mal di schiena prima della sua comparsa. La prevenzione secondaria si fonda invece su un intervento rieducativo che coinvolge molte figure professionali come medici, fisiatri e terapisti della riabilitazione. Con tali interventi si cerca da un lato di ristabilire le condizioni precedenti al trauma e dall’altro di allontanare il rischio di eventuali recidive tramite un programma riabilitativo e rieducativo.