Musica

“Sogni di inverno” con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo al Teatro dell’Opera del Casinò

Torna in città Vladislav Khandohi, il pianista diciannovenne vincitore del primo premio RPM Sanremo 2021

Sanremo. Torna nella “Città dei Fiori e della Musica” Vladislav Khandohi, il pianista diciannovenne vincitore del primo premio RPM Sanremo 2021 che, proprio la scorsa settimana, è entrato nella lista dei trenta finalisti di uno dei più prestigiosi concorsi del mondo, il “Van Cliburn International Piano Competition” di Fort Worth.

A portarlo nuovamente a Sanremo il concerto “Sogni di inverno” in scena al Teatro del Casinò giovedì 7 aprile alle 17.00 nel corso del quale si esibirà con l’Orchestra Sinfonica. Alla direzione un altro artista di fama internazionale, Vahan Mardirossian. Il programma prevede il “Concerto per pianoforte n 2 in do min op. 18” di S. Rachmaninoff e la “Sinfonia n 1 in sol min op. 13 – Sogni d’inverno” di P. I. Čajkovskij.

«Il “Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra in do minore op. 18” rappresenta una svolta decisiva nella carriera di Sergej Rachmaninov. Egli si considerava infatti più compositore che pianista e nel 1897 presentò al pubblico la sua prima Sinfonia: fu un insuccesso clamoroso, in parte provocato dalla pessima direzione di Alexander Glazunov, che quella sera era ubriaco! La critica fu spietata e Rachmaninov cadde in una profonda crisi depressiva. Decise di non comporre più e di dedicarsi soltanto al pianoforte. Gli amici lo convinsero a rivolgersi ad un medico che, ricorrendo all’ipnosi e alla psicoterapia, aiutò il compositore a riprendersi. Rachmaninov, così, portò a compimento il suo secondo Concerto per pianoforte e orchestra, che venne eseguito a Mosca nel 1901, sotto la direzione di Aleksander Siloti e con l’autore nel ruolo di solista. Il successo fu travolgente e da allora il Concerto n. 2 è tra i più amati dal pubblico! Questa storia ha diversi punti di contatto con il secondo brano in programma: anche Petr Ilic Cajkovskij fu vittima della depressione, dopo che la sua prima Sinfonia, del 1866, fu duramente criticata da Anton Rubinstein e Nicolai Zaremba, professori del Conservatorio di San Pietroburgo. Dopo una revisione, soltanto l’Adagio e lo Scherzo furono ritenuti degni di un’esecuzione. La Sinfonia nella sua interezza fu eseguita soltanto nel 1868, a Mosca, sotto la direzione di Nikolai Rubistein. Seguirono altre modifiche alla partitura nel 1874 e nel 1883 quando la Sinfonia, nella sua nuova e definitiva versione, venne diretta a Mosca da Max Erdmannsdòrfer, direttore musicale della Società Musicale Russa» commentano dalla Sinfonica.

Aprile sarà un mese ricco di appuntamenti e opportunità per ascoltare l’Orchestra Sinfonica di Sanremo in luoghi diversi della città. Venerdì 8 aprile alle h.20.00 si terrà un concerto con il Quintetto d’archi dell’Orchestra Sinfonica presso l’antico ex Oratorio di S.Brigida, nel cuore di Sanremo, luogo suggestivo sopravvissuto al passare del tempo, alle cannonate e alle bombe. L’Orchestra tornerà qui anche il 13 aprile alle h.18.00 per il concerto “Il dolore di Maria”. L’accesso sarà gratuito e consentito fino ad esaurimento posti.

Altro appuntamento da non perdere, inserito all’interno del programma “Pasqua in fiore”, il 14 aprile alle h. 21.00 presso il Teatro Centrale. Un concerto organizzato in collaborazione con i Club Service di Sanremo che vedrà la partecipazione di Clarissa Vichi. Alla direzione d’orchestra Giancarlo de Lorenzo: «Clarissa Vichi ci condurrà nel meraviglioso mondo del Jazz e dei suoi dintorni attraverso i capolavori di autori quali G. Gershwin, A. Hamilton, M. Davis, C. Parker, D. Ellington . Un percorso denso di ritmi, melodie ed emozioni da non perdere».

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