Sintomi e primo soccorso

Processionarie: la veterinaria Maltini spiega come comportarsi in caso di contatto

Le conoscenze sono fondamentali per ridurre il dolore provocato e per permettere ad uno specialista di intervenire tempestivamente

processionaria pini

Vallecrosia. Con l’arrivo di un clima sempre più mite si è diffusa la presenza sui pini delle processionarie che risultano essere pericolose sia per gli uomini che per gli animali, in particolar modo per i cani.

Motivo per il quale, la veterinaria Raffaella Maltini, lavoratrice presso lo studio veterinario di Valle Vet di Vallecrosia, spiega quali sono i sintomi da cogliere e come comportarsi qualora gli animali siano stati a contatto con le processionarie: le conoscenze sono fondamentali per poter ridurre il dolore che esse provocano e per permettere ad uno specialista di intervenire tempestivamente.

«Prima di parlare dei sintomi e dei problemi che le processionarie possono causare è necessario sapere cosa esse siano: si tratta di uno stato larvale di una farfalla notturna che si caratterizza per una serie di peli orticanti che si possano staccare non solo in seguito al contatto con l’animale o con l’uomo, ma anche tramite il vento e da quest’ultimo possono essere trasportati; inoltre, il loro nome deriva dal fatto che esse si spostano in processione» – dichiara Raffaella Maltini.

«La pericolosità di questi peli aumenta quando essi entrano in contatto con le mucose, penetrando nelle vie digestive e respiratorie dei nostri animali: in questo caso i sintomi che si possono cogliere sono una forte salivazione, infiammazione della bocca e nei casi più gravi si può arrivare alla necrosi della lingua e ai conati. Se invece, una processionaria venisse pestata, si manifesterebbe un gonfiore ed un rossore della zona in cui si è verificato il contatto. In entrambi i casi è necessario sciacquare la zona con abbondante acqua corrente e ricordarsi che le processionarie possono essere orticanti anche per noi: bisogna prestare attenzione. Le cure dipendono dalle lesioni che si originano, quasi mai sono leggere, quindi non bisogna sottovalutare la cosa. Dopo il primo soccorso, è necessario rivolgersi subito ad un veterinario per evitare situazioni spiacevoli», conclude la Veterinaria.

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