Imperia, piano Tari. Giribaldi: «Nessuna mossa elettorale, rispettate tariffe»

29 aprile 2022 | 20:01
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Imperia, piano Tari. Giribaldi: «Nessuna mossa elettorale, rispettate tariffe»
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Imperia, piano Tari. Giribaldi: «Nessuna mossa elettorale, rispettate tariffe»

Scajola: «E’ un dovere spingere anche sulla leva della tasca per far capire che se non sprechi paghi meno».

Imperia. Focus del consiglio comunale di questa sera sul tema dei rifiuti. L’assessore Fabrizia Giribaldi ha introdotto l’approvazione del piano economico finanziario tari per gli anni 2022-205 e le tariffe per l’applicazione nell’anno 2022.

«Il nostro comune si trova nella situazione in cui ci ha messo chi ci ha preceduto. Per il 2022-2025 il piano TARI è redatto secondo la ARERA, l’autorità energia reti e ambienti in base ai dati degli anni precedenti. Il costo totale che il servizio può arrivare a costare è dato anche al netto delle entrate dalle attività di recupero di evasione. Per questo motivo il PEF, piano economico finanziario,  prevede un costo di 13milioni per il 2022 da cui sono stati detratti 500mila euro del suddetto recupero e per il 2023 saranno circa 12 milioni e 300mila euro. Sottolineo che non è una mossa elettorale ma una tariffa: il risultato del lavoro di recupero puntuale e attento che gli uffici hanno iniziato nel 2020».

Sulla questione Tari e sui numerosi commenti di maggioranza e minoranza, è intervento il sindaco Claudio Scajola: «Il tema introdotto dall’assessore Giribaldi è complicato, ha necessità di approfondimenti. Quando si cerca e di interloquire su temi amministrativi è sempre necessario studiare, comprendere e pronunciarsi. Si tratta di conti matematici perché questo servizio deve essere pagato dai cittadini, responsabilizzando gli amministratori locali per un servizio di qualità e senza costi eccessivi. Abbiamo iniziato con una città sporca, disordinata e contro legge dove la raccolta differenziata non si sapeva cosa fosse. Bisogna insegnare ai cittadini che è necessario fare cose scomode: è difficile il compito di educare. Da due anni il nostro livello di percentuale è fermo, per questo dovremo essere più severi nel controllo dei rifiuti sia per le abitazioni, sia per i servizi commerciali. E’ un dovere spingere anche sulla leva della tasca per far capire che se non sprechi paghi meno».

Tra pochi giorni, come ha comunicato il sindaco, saranno esposti dati su “come eravamo” e “come siamo” «siamo andati avanti, ma dobbiamo farlo ancora di più, per il bene che vogliamo alla nostra città».