Rigenerazione

Imperia, l’ex Caserma Crespi diventerà polo amministrativo: presentato il progetto alla presenza del sottosegretario Mulè fotogallery

Finanziamento di circa 30milioni per valorizzare un immobile dello Stato

Giorgio Mulè alle ex caserme Crespi

Imperia. Trasformare le ex Caserme Crespi in un polo amministrativo. E’ questo l’obiettivo, che sarà raggiunto entro il 2026, illustrato stamane, alla presenza del sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè, del sindaco di Imperia Claudio Scajola, del direttore regionale dell’Agenzia del Demanio, l’ingegnere Giovanni Zito e delle massime autorità provinciali, che hanno effettuato un sopralluogo nelle ex caserme: un edificio costruito negli anni Trenta del secolo scorso e dismesso nel 1994, anno in cui venne tolta la leva obbligatoria.

Grazie a un finanziamenti pubblico di circa trenta milioni, le ex caserme saranno trasformate in un polo amministrativo, in grado di ospitare, tra l’altro, la Compagnia provinciale dell’Arma dei carabinieri, l’Agenzia delle Entrate, l’Archivio di Stato, la Motorizzazione e la sede della Commissione Tributaria. Al sopralluogo è seguita una presentazione del progetto in Comune.

«Era un sito abbandonato da molti anni, nel centro della città – ha dichiarato il sindaco Scajola -. C’era la necessità di dare nuovi spazi agli uffici dello Stato, in particolare ai carabinieri, ma anche agli uffici delle Entrate, della Motorizzazione, degli archivi, che avevano situazioni di assoluto disagio. Coniugando, quindi, un’area dismessa, situazioni di disagio e nel contempo costi che, nel totale, erano intorno agli ottocentomila euro di affitti, l’Agenzia delle Entrate, grazie alla capacità dell’ingegnere Zito e dei suoi collaboratori e con l’aiuto fondamentale che abbiamo avuto dal governo attraverso anche il sottosegretario Mulè, ci ha permesso di avere circa trenta milioni di euro. La cosa importante illustrata da Zito è che i soldi ci sono, i progetti sono quasi pronti e il cronoprogramma ci porta a dire che nel 2026 saranno terminati i lavori e saranno efficaci tutti gli uffici là collocati».

«Imperia potrà contare su un polo amministrativo all’avanguardia non solo e non soltanto per Imperia e per la Liguria, ma a livello nazionale – ha aggiunto l’onorevole Mulè -. Si concretizzano qui le sei missioni del Pnrr ma vengono coniugate con un effetto di anticipo e con una reale visione amministrativa, frutto del sindaco di Imperia e della sua amministrazione, coniugata con un’amministrazione virtuosa, che è quella dell’agenzia del Demanio, che crea un polo amministrativo nel quale: dalla transizione ecologica a quella energetica, all’efficienza, si ritrovano tutti insieme nell’ex caserma Crespi, che non è soltanto la nuova caserma dei carabinieri, ma appunto l’unione di più esigenze con l’Agenzia delle Entrate, la Commissione Tributaria e tutto il resto che gratuita intorno a un polo c he, nel totale, ospiterà più di trecento impiegati, ma che servirà decine di migliaia di persone».

«Dalla progettazione, alla gara, alla realizzazione, l’obiettivo è rispettare quelli che sono gli attuali protocollo green – ha sottolineato l’ingegnere Zito – Quindi avere un edificio non solo pienamente a norma, rispettoso delle esigenze delle pubbliche amministrazioni, ma anche sostenibile: molto attento alla sicurezza sui luoghi di lavoro, al risparmio energetico, all’efficientamento energetico e soprattutto alla vulnerabilità sismica». Quello di Imperia è, al momento, un unicum in Liguria: «La Caserma Crespi nel 2026 sarà quello che si potrà definire un polo amministrativo, quindi in un unico compendio avremo una concentrazione di circa otto pubbliche amministrazioni – ha detto l’ingegnere -. Abbiamo esempi analoghi in Italia, ma non in Liguria. In regione abbiamo altri finanziamenti importanti su Genova e Sanremo ma non di questa portata come concentramento di pubblica amministrazione».

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