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Domenica 1 maggio, a Camporosso un pranzo di beneficenza insieme ai profughi ucraini

Don Marco: «Siamo davvero contenti di vivere questa esperienza che desideriamo trascorrere insieme con lo spirito fraternità che Papa Francesco ci ha insegnato»

pranzo di beneficienza

Camporosso. Dalle 10 alle 16 di domenica 1 maggio, nella tenda del Palabigauda di Camporosso avrà luogo un pranzo benefico nel quale parteciperanno anche i profughi ucraini accolti dal Comune.
Lo annuncia il parroco di San Marco Evangelista don Marco Tommaso Reali. «La città di Camporosso – dice il sacerdote – Vive con gioia l’esperienza dell’accoglienza amorosa di alcune persone di cittadinanza ucraina, che sono dovute scappare dall’odiosa guerra di occupazione del loro paese. Sono state accolte nella canonica parrocchiale e presso alcune ospitali famiglie. L’accoglienza è stata spontanea ed è un gesto naturale che viene dal profondo del cuore da parte di tutti i cittadini, di tutti i membri del consiglio comunale e di tutti i parrocchiani. Abbiamo pensato per loro, proprio insieme al Comune di Camporosso e all’associazione di volontari ACEB, di organizzare un pranzo di beneficenza, soprattutto con lo scopo di conoscerli meglio e di aiutarli a integrarsi all’interno della nostra territorialità. Il nostro desiderio è quello di stare insieme nell’amicizia e nella convivialità, che molto spesso si genera attorno al comune desinare».

Il pranzo di beneficenza si terrà domenica prossima con una quota di 25 euro a persona, 10 euro per i bambini dagli 8 ai 14 anni,  gratuito per i bambini fino a 7 anni. Il menù è ricco e prevede tipici antipasti liguri di ponente, ravioli e trofie, arrosto e patate, e infine crostata. L’acqua è compresa nella quota, mentre il vino può essere acquistato a parte.

«Siamo davvero contenti di vivere questa esperienza – conclude don Marco – Che desideriamo trascorrere insieme con lo spirito fraternità che Papa Francesco ci ha insegnato, nella speranza che possa essere un primo passo di un cammino comunitario di crescita interiore e di amore di tutta la nostra città e parrocchia di Camporosso».

 

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