Nel fine settimana

A Pian di Poma un 7° Festival del Rugby da record, Sanremo si conferma capitale ponentina della palla ovale fotogallery

Due giorni di gare, 52 squadre in campo, oltre 1.500 persone in città

Sanremo. Due giorni di gare, 52 squadre in campo, oltre 1.500 persone in città. I numeri parlano chiaro, la 7ª edizione del Festival del Rugby entra di diritto nella storia recente dello sport locale e conferma Sanremo come capitale ponentina della palla ovale, porta d’Italia a pochi chilometri dal confine.

Sabato la giornata dedicata agli under 13, mentre domenica sul campo a due passi dal mare si sono confrontati gli under 7, 9 e 11. Una grande festa condita da musica, giochi per tutti e un pubblico folto e caloroso sempre presente sugli spalti lungo tutto il fine settimana. A margine delle partite e delle premiazioni, una grande voglia di stare insieme e vivere insieme l’iconico terzo tempo nella club house biancazzurra.

«Squadre da tutta Italia, 1.500 persone a Sanremo, ma soprattutto tanti ragazzi che si divertono a fare sport qui a Pian di Poma, è la sintesi di come sport e turismo vadano a braccetto sia per le presenze che per la promozione – ha dichiarato l’assessore regionale al Turismo, Gianni Berrino abbiamo oltre 50 squadre che, tornando nelle loro città, parleranno della nostra bellissima riviera dove già a inizio aprile si può fare sport all’aria aperta in pantaloncini e maglietta con il mare davanti e il verde alle spalle, la bella Sanremo che rappresenta al meglio la nostra Liguria. La Regione darà il maggior sostegno possibile alle società che organizzano eventi come questo per il quale non si può che fare i complimenti».

«Vedere bambini giocare non può che far sorridere il cuore – ha aggiunto Enrico Mantovani, presidente del Comitato Regionale FIR – il rugby è uno sport con valori particolari, vedere bambine e bambini insieme che gioiscono con questo tipo di organizzazione mi rende orgoglioso e voglio rendere il giusto merito al Sanremo rugby, che ha messo in piedi questo evento bellissimo, e a tutti i partecipanti. Ipotizzo che un evento del genere continui a crescere, la location è stupenda, la partecipazione è importante nonostante un periodo difficile. Lo sport è salute fisica e mentale, con quest’ultima si riescono a superare molti ostacoli».

«È bello vedere la passione di questi ragazzi, la voglia di giocare e vincere – ha proseguito Giuseppe Faraldi, assessore a Sport e Turismo del Comune di Sanremo – faccio i complimenti al Sanremo Rugby, andiamo avanti con Sanremo città dello sport e lo sport è uno dei traini del turismo sanremese, tutte queste presenze sono un indotto importante per questa città. Per una manifestazione organizzata in questa maniera non si può che ipotizzare un futuro roseo, la passione c’è, gli impianti ci sono e penso che possano esserci buone prospettive di sviluppo per la manifestazione e per la città».

«È stata una bella edizione, non ci siamo mai fermati, ma ripartire con un’edizione così allargata non era facile – ha concluso Emanuele Capelli, fondatore del Sanremo Rugby – ora vogliamo concentrarci sulla scuola rugby, sul suo valore educativo e fare in modo che ragazzi e famiglie si sentano sempre più parte integrante di questo grande progetto. Sport e turismo devono viaggiare insieme, è uno snodo nevralgico. Senza strutture non si può programmare, se non puoi programmare non ti puoi permettere di fare eventi. Serve disponibilità e noi in questo senso siamo fortunati, abbiamo lavorato tanto per avere questo spazio e ne siamo orgogliosi. Grazie alla fiducia che ci ha dato l’amministrazione, stiamo cercando di meritarcela e di dare contenuto all’utilizzo dell’impianto non solo durante la settimana ma anche con eventi importanti. Ritengo che tutta la family del Sanremo Rugby possa essere felice e orgogliosa di aver contribuito ad un evento di questa portata che ben pochi hanno. Grazie di cuore a tutti coloro che si sono impegnati, il merito è sempre e solo di chi, con il sorriso, ci mette la faccia, le mani e il cuore».

I video delle interviste:

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