In località mai eggio

Rocchetta Nervina, scoperti un menhir e le tracce di un villaggio di epoca romana

«Avvalora l'ipotesi che l'insediamento di età romana sia sorto lungo la pista protostorica oggi rimasta nell’ossatura della mulattiera, che univa il fondo valle al Monte Abelio» - dice Andrea Eremita

Menhir

Rocchetta Nervina. La Località Mai Eggio è caratterizzata da un grande pianoro coltivato ad oliveto esposto al sole, riparato a breve distanza da un ruscello dove nell’archivio della memoria dei contadini resta il ricordo che nel corso di lavori agricoli vennero trovate delle sepolture a inumazione e del vasellame che, ritenuto di poco valore, venne distrutto.

«Oltre alle tombe, numerosi frammenti di ceramica da mensa e anfore sparsi sul luogo incoraggiano a pensare che in età romana vi fosse un villaggio con case costruite con materiali deperibili cancellato da secoli di attività agricole. Recenti indagini hanno anche rivelato la presenza di un menhir di 132 cm di altezza inglobato nei muri di un terrazzamento rivolto a mirare il sole con una coppella indicata da una freccia. Scoperta che avvalora l’ipotesi che l’insediamento di età romana sia sorto lungo la pista protostorica oggi rimasta nell’ossatura della mulattiera, che univa il fondo valle al Monte Abelio» – dice Andrea Eremita.

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