La seduta

Palasalute di Ventimiglia e ospedale di Imperia tra i punti del Consiglio regionale

Affrontati diversi temi

Consiglio regionale

Genova. Nel pomeriggio di oggi si è svolta una seduta del Consiglio regionale. Sono stati affrontati diversi temi:

Finanziamento per il Palasalute di Ventimiglia
Mabel Riolfo (Lega Liguria Salvini) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta da tutto il gruppo, in cui ha chiesto alla giunta di stanziare i finanziamenti per realizzare il Palasalute di Ventimiglia e per incrementare l’attività sanitaria territoriale nei locali dell’ex dogana francese. Il consigliere ha ricordato che il Comune, a seguito del Protocollo d’Intesa sottoscritto il 15 dicembre 2020, è entrato in possesso degli spazi ferroviari che sono stati individuati per realizzare il “Palazzetto della salute”.

Il presidente della giunta con delega alla sanità Giovanni Toti ha spiegato che la localizzazione nell’area è stata suggerita e recepita come tale da Asl1 e dal sindaco Ventimiglia e, come tale, è stata inserita nel Pnrrr per la Missione 6. «Al momento l’equilibrio finanziario della Missione 6 su base regionale – ha aggiunto – non è stata messa in discussione da nessuna delle strutture tecniche interessate».

Spese della campagna per la Promozione Turistica in Liguria
Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta da tutto il gruppo, in cui ha chiesto alla giunta «come sono stati suddivisi nel dettaglio i 204mila 918 euro per lo spot per la promozione della Regione, andato in onda durante il Festival di Sanremo, e quale sia stato il ruolo dell’addetto stampa del Policlinico San Martino nella realizzazione dello spot pubblicitario che – ha detto – avrebbe partecipato alla predisposizione dello spot pubblicitario».

Il presidente della giunta con delega alla comunicazione istituzionale Giovanni Toti ha illustrato nel dettaglio le spese della campagna, che è costata in totale 204mila e 918 euro (oltre Iva) di cui 100 mila sono legati alla registrazione degli spot da parte di Elisabetta Canalis e ai relativi diritti di utilizzo su tv, web e canali social della Regione, 59mila e 900 sono stati i costi per la produzione, compresa la regia, la fotografia, la logistica e le attrezzature mentre la ricerca e la selezione del personaggio –testimonial sono costati 45mila euro. Toti ha precisato che i prezzi sono in linea con il mercato dei testimonial e della produzione del settore.

Reparto di degenza ostetrica e ginecologia dell’ospedale di Imperia
Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha presentato un’interrogazione, sottoscritte dal collega del gruppo, in cui ha chiesto alla giunta se le criticità del reparto di ostetrica dell’ospedale di Imperia sono in via di risoluzione. Il consigliere ha denunciato che, a seguito di un sopralluogo, sarebbe emerso che diverse prese elettriche sono guaste, che spesso mancano coperte, carta igienica e sapone e che nella sala utilizzata per le “parto analgesie” non ci sarebbero il saturimetro, il termometro e il misuratore della pressione.

Il presidente della giunta con delega alla sanità Giovanni Toti ha illustrato la relazione dell’Asl1 sui temi sollevati in cui sono state sottolineate le procedure di manutenzione attivate dai fornitori dei servizi. Rispetto alle attrezzature, Toti ha garantito la presenza della strumentazione necessaria e, in particolare, ci sono 1 saturimetro, 2 termometri e 1 misuratore della pressione.

Carenza di personale nel reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Imperia
Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha presentato un’interrogazione, sottoscritte dal collega del gruppo, in cui ha chiesto alla giunta se sono previste ulteriori assunzioni per alleggerire il carico di lavoro nel reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Imperia. Il consigliere ha rilevato che nel reparto ci sono 23 ostetriche, che gestiscono la sezione della media intensità, la sala parto e il pronto soccorso ostetrico, e che la maggior parte delle ostetriche avrebbe un carico orario mensile superiore a quello previsto.

Il presidente della giunta con delega alla sanità Giovanni Toti ha illustrato nel dettaglio la dotazione di personale spiegando, fra l’altro, che, rispetto al budget previsto nel 2021, mancano solo 5 ostetriche sulle 35 previste mentre, come previsto, ci sono 1 coordinatore e 2 ostetriche per ambulatorio e ha annunciato, fra l’altro, che dal 15 marzo prenderanno servizio altre ostetriche.

Carenze di personale nell’Asl 5
Paolo Ugolini (Mov5Stelle) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega del gruppo, in cui ha chiesto alla giunta di intervenire nella Asl5 per garantire l’assistenza nelle strutture sanitarie. Il consigliere ha ricordato le recenti segnalazioni dell’Anaao circa le carenze di medici nei singoli reparti e ha elencato nel dettaglio queste carenze nel Sant’Andrea e nel San Bartolomeo. Secondo Ugolini, infine, i concorsi, banditi per poche unità e spesso a tempo determinato, non incentivano i medici vincitori a restare.

Il presidente della giunta con delega alla sanità Giovanni Toti ha ribadito l’assoluta assenza di figure professionali necessarie a livello nazionale, che spesso impedisce la copertura dei posti vacanti, poi ha illustrato nel dettaglio le procedure concorsuali attivate e concluse nell’Asl5 dal 2021 al febbraio 2022, fra le quali ha citato il bando per l’assunzione a tempo indeterminato di un medico al pronto soccorso, di un anestesista rianimatore e di due medici per la medicina interna; inoltre a febbraio è stato bandito un nuovo avviso per 4 posti a tempo determinato, sempre per medicina interna.

Medicina di base nell’entroterra
Su questo argomento sono state presentate due interrogazioni: la prima da Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno), e sottoscritta dai colleghi del gruppo, la seconda da Selena Candia (Lista Ferruccio Sansa presidente) e sottoscritta da tutto il gruppo. Garibaldi ha chiesto alla giunta di garantire la piena operatività dei servizi di medicina di base in tutti i Comuni della Val Trebbia. Il consigliere ha ricordato che è stato affidato un incarico provvisorio ad un medico di medicina generale, la cui disponibilità è ben al di sotto delle necessità della valle, e che a livello regionale e nazionale si stanno individuando risorse aggiuntive per reclutare Medici di Medicina Generale nelle zone disagiate, che potranno essere messe a disposizione. Candia ha chiesto alla giunta di risolvere il problema legato alla carenza di medici di base nell’entroterra. Candia ha ricordato che il contratto di un medico di medicina generale che opera nei Comuni dell’Alta Val Trebbia, siccome non ha partecipato ad un bando per un incarico provvisorio scadrà a metà marzo anziché a giugno e che, peraltro, il bando coprirebbe soltanto l’ambulatorio di Montebruno e Rovegno, non garantendo una presenza settimanale a Fontanigorda e Gorreto.

Il presidente della giunta con delega alla sanità Giovanni Toti ha spiegato che è stato conferito un incarico a tempo determinato ad un nuovo medico, che ha concordato con Asl 3 un’estensione del suo orario a 10 ore settimanali su 5 giorni, con l’apertura dello studio per due giorni alla settimana a Rovegno, un giorno nei Comuni di Montebruno, Fontanigorda e Gorreto a partire dal 14 marzo prossimo. Toti ha spiegato che l’elevato numero di medici di assistenza primaria, cessati dall’incarico negli ultimi 4 anni e che cesseranno nei prossimi anni, ha determinato forti criticità e che alla carenza di medici si aggiunge la mancanza di disponibilità ad accettare gli incarichi nelle aree dell’entroterra. «Per questo motivo – ha ricordato – è stato sottoscritto, a livello regionale, un accordo integrativo con le organizzazioni sindacali che, in particolare per la zona di Rovegno, riconosce al medico il compenso aggiuntivo di 5 euro all’anno pe assistito e di euro 6mila forfettari». Toti ha poi illustrato tuti i dettagli dell’accordo siglato dalla Regione.

Rinvio di un intervento chirurgico all’ospedale di Imperia
Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo, sul rinvio di un intervento chirurgico all’ospedale di Imperia. Il consigliere ha ricordato che il 17 febbraio nell’imperiese un paziente non ha potuto essere operato di cataratta per dell’assenza del chirurgo, a causa di uno sciopero, e che il rinvio è stato comunicato la mattina stessa senza alcun preavviso, anche se l’intervento era segnalato come ‘urgente’.

Il presidente della giunta con delega alla sanità Giovanni Toti ha spiegato che l’intervento è stato rimandato a causa di uno sciopero del personale di comparto e che è stato riprogrammato per il prossimo del 9 marzo. Toti ha sottolineato che non era un intervento urgente, ma di elezione pertanto era rinviabile in tutta sicurezza per il paziente.

Crisi ucraina, misure a tutela dei profughi e un fondo contro i danni per le sanzioni
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno 587, presentato da Stefano Balleari (FdI) e sottoscritto da tutti i gruppi, che impegna la giunta a condannare con ogni misura e in ogni sede internazionale l’unilaterale aggressione militare perpetuata ai danni dell’Ucraina; a richiedere che l’Europa e gli Stati membri coordinino un intervento umanitario per l’accoglienza dei profughi ucraini a seguito della guerra che sta flagellando la popolazione; a richiedere un intervento europeo per creare un fondo per introdurre meccanismi economici di compensazione per riequilibrare i danni che le singole nazioni europee subiranno per via delle sanzioni imposte alla Russia e delle conseguenti contro-sanzioni. Il documento, infine, impegna la giunta a creare una cabina di regia nella quale coinvolgere una rappresentanza delle aziende energivore e le governance dei colossi energetici (Eni-Enel) per valutare sanzioni e proposte utili ad arginare i catastrofici effetti economici che si determineranno per via della crisi di approvvigionamento energetico da parte della Russia e a garantire tempestivamente lo stato di rifugiati ai cittadini ucraini che ne facciano richiesta.

Mancata manutenzione degli impianti termici nelle abitazioni nel lockdown
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno 588, presentato da Stefano Balleari (FdI) e sottoscritto da tutti i gruppi, che impegna la giunta ad attivarsi affinché le sanzioni notificate per la mancata manutenzione degli impianti termici nelle abitazioni nel lock down possano essere annullate e ad adeguare il regolamento regionale in materia di energia con sanzioni meno gravose, anche in considerazione del periodo storico e delle difficoltà economiche che molte famiglie e persone anziane si trovano ad affrontare. Nell’ordine del giorno si rileva che Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta hanno adottato un proprio regolamento per adeguare la normativa con sanzioni accettabili. «In alcuni casi – si legge nel documento – queste sanzioni hanno raggiunto i mille euro e riguardano per lo più persone anziane ed economicamente disagiate».

Situazione in Ucraina
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno 589, presentato da Luca Garibaldi (Pd-Articolo uno) e sottoscritto da tutti i gruppi, che impegna la giunta ad esprimere in tutte le sedi istituzionali nazionali, europee e internazionali il sostegno ad una soluzione diplomatica della crisi fra Russia e Ucraina affinché sia evitata una ulteriore escalation che aprirebbe scenari drammatici a livello internazionale; a sostenere, nel rispetto dei valori della pace, di ripudio della guerra, del diritto della sovranità nazionale e dei popoli, le iniziative diplomatiche del Governo e dell’Unione Europea per favorire una de-escalation della tensione fra i due Paesi e favorire una soluzione negoziata della crisi applicando tutte le sanzioni necessarie a carico della Russia, qualora questa continui a porsi fuori dalle regole del diritto internazionale. Il documento, infine, impegna la giunta a ad attivare contatti con enti, istituzioni e associazioni per consentire l’allontanamento dei minori dalle zone interessate dal conflitto, utilizzando le cautele necessarie a mantenere l’integrità delle famiglie, organizzando l’accoglienza sul proprio territorio.

Corridoio umanitario accademico per studenti e ricercatori ucraini
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno 590, presentato da Luca Garibaldi (Pd Articolo uno) e sottoscritto da tutti i gruppi, che impegna la giunta a intraprendere tutte le azioni possibili, insieme all’Università di Genova, per assicurare risorse economiche e un appoggio concreto e immediato per poter aprire un corridoio umanitario accademico con l’Ucraina affinché studenti e studentesse possano rifugiarsi in Liguria portando avanti gli studi. Nel documento si sottolinea che dall’Ucraina sono già fuggite oltre 368mila persone, che questo numero continua ad aumentare e che sono 200mila i profughi giunti in Polonia dall’inizio della guerra mentre la prorettrice dell’Università di Kiev ha lanciato un appello per chieder un corridoio accademico umanitario per gli studenti replicando l’esperienza di grande solidarietà sperimentata per i bambini di Chernobyl.

Supporto psicologico nelle scuole a favore degli studenti ucraini
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno 591, presentato da Selena Candia (Lista Ferruccio Sansa presidente) e sottoscritto da tutti i gruppi, che impegna la giunta a prevedere misure idonee volte a offrire un supporto psicologico direttamente nelle scuole per gli studenti ucraini o legati all’Ucraina. Nel documento si sottolinea che in Liguria ci sono molte famiglie di origine ucraina e numerosi studenti frequentano le scuole della regione e che l’impatto della pandemia, il lockdown, le misure restrittive e la didattica a distanza hanno già causato notevoli disturbi alla salute mentale dei giovani studenti e che diversi insegnanti hanno già segnalato questo problema e lo stato di salute già fragile degli studenti ucraini, visibilmente impauriti dalle immagini che arrivano dal loro Paese.

Strategie vaccinali contro il Papilloma Virus
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno 592, presentato da Brunello Brunetto (Lega Liguria-Salvini) e sottoscritto da tutti i gruppi, che impegna la giunta a lanciare una strategia regionale per contrastare la diffusione dell’HPV con azioni e tempi definiti, attraverso il raggiungimento di specifici target: vaccinare almeno il 90% della popolazione, assicurare che almeno il 90% della popolazione target abbia accesso agli screening cervicali gratuiti; trattare almeno il 90% dei casi di cancro cervicale e di lesione precancerosa; prevedere iniziative di comunicazione per aumentare la comprensione e la sensibilizzazione sul HPV e sulle strategie di prevenzione vaccinale, screening precoce e cura della malattia. Il documento, inoltre, impegna la giunta ad attivarsi in Conferenza Stato-Regioni affinché il governo faccia proprio e dia seguito al Manifesto per l’eliminazione dei tumori correlati al Papillomavirus.

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