L'intervento

Liguria, Stefano Balleari (FdI): «Chiediamo una moratoria per chi non ha potuto fare revisione di caldaia durante lockdown»

Nuovo ordine del giorno da parte di Fratelli d’Italia per la tutela delle fasce più deboli

caldaia generica

Genova. «Oggi stanno arrivando a tutti gli italiani, liguri compresi, bollette di luce e gas dagli importi davvero importanti, se a queste aggiungiamo le multe da 1.000 euro per chi non ha fatto la revisione della caldaia nel 2020 in pieno lockdown significa che non abbiamo compreso le necessità dei cittadini». Così spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio Regionale Stefano Balleari l’ordine del giorno presentato oggi e passato all’unanimità.

La necessità di questo intervento in sede di Consiglio si deve ricondurre alle numerose segnalazioni di multe arrivate al consigliere Balleari che ha riscontrato come a causa del lockdown e del periodo pandemico molti genovesi e liguri in genere non abbiano potuto adempiere ai loro obblighi di effettuare la revisione della caldaia, ma che questo era dovuto alla concomitanza di molti fattori – non ultimo l’impossibilità di far venire i tecnici – e non dalla volontà dei cittadini che oggi si vedono recapitate multe da mille euro dato che Regione Liguria applica un terzo del massimo della sanzione che ammonta a € 3.000,00, con riscossione tramite gli uffici della città metropolitana di Genova; va specificato poi che sono perlopiù persone anziane e molto spesso con pensioni al minimo la maggioranza di coloro che hanno ricevuto la sanzione. Per questi motivi il consigliere ha chiesto alla giunta ed al presidente Toti di attivarsi affinché le sanzioni notificate possano essere annullate e adegui il regolamento regionale in materia di energia con sanzioni meno gravose anche in considerazione del periodo storico e delle difficoltà economiche che molte famiglie e persone anziane si trovano ad affrontare.

«Ripeto il concetto che le leggi vanno rispettate, ma va fatto presente che oggi andare a chiedere altri mille euro a chi magari ne ha pagati altrettanti per la bolletta e percepisce una pensione minima è un errore e, se mi si consente l’uso di un termine forte, un atto criminale» – chiosa Stefano Balleari prendendo le difese di chi oggi è in ginocchio per il costo dell’energia e del riscaldamento.

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