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Expo Dubai, a Padiglione Italia focus su formazione e Blue Economy puntando su eccellenze liguri

Nell’ambito della missione istituzionale organizzata da Regione Liguria

Expo Dubai, il presidente Toti visita il padiglione Italia

Dubai. Il tema della Blue Economy e della formazione legata all’occupazione nel comparto è stato al centro del dibattito di questa mattina al Padiglione Italia di Expo Dubai, nell’ambito della missione istituzionale organizzata da Regione Liguria.

«La blue economy è uno dei più importanti pilastri per lo sviluppo e la crescita della Liguria in termini di formazione, di occupazione ed economici – ha affermato l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Liguria Andrea Benveduti – e, in questo, siamo in sintonia con le altre regioni del mondo con la stessa vocazione. Quello che abbiamo affrontato oggi è un tema strategico ed essenziale, accanto alle infrastrutture e alle competenze tecnologiche: parliamo delle risorse umane, ovvero delle persone che hanno bisogno di un’adeguata formazione anche in questo settore, in cui la tecnologia pervade sempre più ogni azione. Per altro, la marineria ha sempre rappresentato, anche nei secoli passati, il connubio tra intraprendenza umana e tecnologia, già ai tempi di Cristoforo Colombo era una delle attività più legate al sapere, indispensabile per orientarsi tra stelle e strumenti dell’epoca. Certamente questa è un’epoca diversa ma anche oggi la formazione e il sapere fanno la differenza per le imprese che operano nella blue economy. Da questo punto di vista, la nostra Università si sta adeguando velocemente ai tempi con grande volontà di ‘servire’, nel senso di essere utile non solo per la trasmissione di concetti e cultura ma anche per fornire la capacità di interpretarli, consentendo alle nuove generazioni uno sbocco occupazionale. In questa direzione c’è grande sintonia anche con Regione Liguria: insieme anche all’assessore alla Formazione Ilaria Cavo, siamo impegnati nel favorire la collaborazione tra istituzioni culturali e tecnologiche e il mondo delle imprese».

Stefano Messina, componente della Camera di Commercio di Genova, presidente Assarmatori e Executive Vice President della compagnia Ignazio Messina, ha sottolineato «l’orgoglio di rappresentare l’azienda di famiglia, basata saldamente a Genova e presente negli Emirati da oltre 40 anni, con navi che collegate direttamente con la Liguria e con una sede locale guidata da un manager spezzino. Quello di Dubai è infatti uno dei porti più grandi del mondo, con 14 milioni contenitori movimentati all’anno: l’Italia movimenta ogni anno 11 milioni di container, di cui poco meno di 3 milioni a Genova». Messina ha illustrato alcuni dati relativi alla Liguria che «in termini assoluti è la regione italiana con il maggior numero di imprese collegate alla blue economy: oltre il 10 % delle imprese iscritte alla Camera di Commercio ha a che fare con l’economia del mare, imprese che assicurano un valore aggiunto di 4 miliardi di euro l’anno (dato Unioncamere). In termini pro capite – ha proseguito – la Liguria è la regione con la maggiore incidenza di valore aggiunto prodotto nel 2019. Lo stesso in termini di occupazione: il 12% degli occupati liguri è coinvolto nelle imprese del settore. La Liguria è, ancora, la regione con il maggior numero di container: Genova, Savona e Vado hanno raggiunto nel 2021 il record di 2,8 milioni di teus, Spezia ha raggiunto quota 1,3 miliardi. Insieme i porti liguri movimentano il 40% dei volumi nazionali. Anche nel settore della cantieristica la Liguria è la prima regione per numero imprese iscritte attive. Per queste ragioni la missione organizzata da Regione Liguria attraverso Liguria International è strategica – ha proseguito – garantendo il supporto istituzionale necessario e il fatto che abbiano partecipato anche Sace e il presidente di Ice è molto importante. L’obiettivo è infatti favorire l’internazionalizzazione delle imprese, consentendo loro di aggredire mercati o di aprire qui proprie filiali: un processo oggi più semplice non essendo più necessaria la presenza di un partner locale di maggioranza».

Protagonista del confronto anche il Rettore dell’Università di Genova Federico Delfino: «Il tema della blue economy porta molto valore al nostro territorio e l’Università vuole essere collegata al settore attraverso le attività di formazione, ricerca e internazionalizzazione. Per questo abbiamo creato un ‘Centro strategico del mare’ che raduna 400 ricercatori e 200 corsi su tutte le discipline, dalla logistica ai trasporti, dallo shipping alla modellistica fino alla robotica industriale e a tutte le materia collegate al mare tra cui anche l’oceanografia, in cui siamo tra le Università italiane di maggior valore dal punto di vista scientifico. Per questo siamo qui, anche insieme a imprenditori di settore e alla Regione Liguria, per creare connessioni e promuovere attività di alta formazione e ricerca applicata con gli operatori locali: stiamo cercando di attivare relazioni con il sistema accademico degli Emirati, orientandole a progetti e laboratori congiunti che vedano l’Università al fianco delle imprese per sviluppare attività che riguardino l’innovazione con ricadute molto applicative. L’obiettivo – ha concluso – è creare un solido ponte tra gli Emirati e la Liguria».

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