Consiglio regionale, ok alle varianti del Ptcp legate al Puc di Ventimiglia

29 marzo 2022 | 13:49
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Consiglio regionale, ok alle varianti del Ptcp legate al Puc di Ventimiglia

Affrontati diversi temi

Genova. Nella mattinata di oggi si è svolta una seduta del Consiglio regionale. Sono stati affrontati diversi temi:

Ok alle varianti del PTCP legate al Puc di Bonassola
Con 18 voti a favore e 3 astenuti (Lista Ferruccio Sansa presidente) è stata approvata la Proposta di deliberazione 45: “Nulla-osta alle varianti al Piano territoriale di coordinamento paesistico (PTCP) contenute nel progetto di Piano urbanistico comunale (PUC) del Comune di Bonassola” L’area “Punta dei Marmi”, dove il PUC vigente prevedeva la realizzazione di un diving center, viene riclassificata, in analogia alle aree circostanti, per la presenza di aree di pregio naturalistico da tutelare senza ulteriori previsioni di interventi edificatori. Nello stesso provvedimento anche l’area “Il Poggio”, dove era prevista la costruzione del depuratore comunale, in seguito all’allacciamento al depuratore di Levanto viene riclassificata dall’Amministrazione comunale in un’area di conservazione per il suo valore naturalistico ambientale.

Ok alle varianti del PTCP legate al Puc di Ventimiglia
Con 17 voti a favore, 4 contrari (Lista Ferruccio Sansa presidente e Paolo Ugolini del Movimento 5Stelle) è stata approvata la Proposta di deliberazione 46: “Nulla-osta alle varianti al Piano territoriale di coordinamento paesistico (PTCP) correlate alle varianti al Piano urbanistico comunale (PUC) oggetto dell’accordo di programma relativo all’ex cava Grimaldi, in località Terre Bianche del comune di Ventimiglia (IM)”. Il provvedimento prevede la realizzazione nell’area di circa 11.000 mq dell’ex cava Grimaldi di un complesso immobiliare per circa 50 appartamenti; la realizzazione nella valle del rio Sorba, di una Scuola botanica con aule, laboratori, stanze per l’accoglienza e un’aula convegno per una superficie di circa 1.200 mq e il relativo parcheggio pubblico sia per la scuola che per visitatori dei Giardini di Villa Hanbury per circa 100 posti auto e 4 destinati a pullman; un parco verde di valenza regionale , il ripristino dei sentieri che uniscono le località Grimaldi, Mortola/Castello Appio e ulteriori nuovi percorsi pedonali nel tratto costiero, compreso il ripristino dell’antico tracciato della via romana “Iulia Augusta”; un tracciato ciclopedonale di importanza regionale e il miglioramento ambientale della costa.

Dibattito sulla Riforma della dirigenza regionale
Durante la seduta del mattino si è svolto il dibattito sul Disegno di legge 103 “Disciplina dell’organizzazione amministrativa e della dirigenza della Regione Liguria” ed è poi iniziata la votazione degli articoli e degli emendamenti. Lilli Lauro, presidente della I Commissione Affari generali, istituzionali e bilancio, ha illustrato il provvedimento.

«Con questo disegno si procede alla revisione dell’organizzazione regionale interna e della dirigenza dell’Ente per raggiungere una maggiore efficienza e razionalità e, dunque, migliorare le attività e i servizi. Il testo di legge – ha spiegato – definisce il ruolo della Giunta regionale, disciplina le attribuzioni della dirigenza regionale per la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa, gli strumenti di programmazione, fra i quali assume rilevanza il Piano integrato di attività e organizzazione per assicurare la qualità e la trasparenza dell’attività amministrativa, e, infine, sono definite le competenze nella tutela della salute dei lavoratori, con le relative responsabilità dei dirigenti». Lauro ha sottolineato alcuni articoli relativi, per esempio, alle modalità di partecipazione dei lavoratori e dei dirigenti alla elaborazione delle scelte di organizzazione del lavoro. «Durante l’esame in Commissione – ha concluso – c’è stata la preliminare consultazione delle rappresentanze sindacali, territoriali e aziendali, e di esperti nella materia». Lilli Lauro ha auspicato il voto favorevole dell’Assemblea legislativa.

Enrico Ioculano (Pd- Articolo Uno) ha illustrato la relazione di minoranza e ha esordito ringraziando l’assessore al personale Simona Ferro per la disponibilità dimostrata. Secondo Ioculano esistono, però, forti dubbi e perplessità sul provvedimento: «Ci sono punti specifici relativi alla figura del segretario generale, dove c’è una sorta di pervasività, in quanto appare come una figura sovraordinata rispetto agli altri dirigenti. Un altro aspetto – ha aggiunto – riguarda l’importanza e la generosità nel numero di articolazioni dirigenziali, che può frammentare il percorso delle decisioni amministrative e determinare anche un aumento dei costi, ma senza garantire una maggiore efficacia». Ioculano ha sottolineato alcuni aspetti positivi del disegno di legge fra i quali la scuola di formazione sulla quale, però, ha chiesto una successiva e specifica disposizione legislativa con adeguate risorse economiche per realizzarla. Il consigliere, infine, ha annunciato una serie di emendamenti che saranno presentati nel corso della votazione degli articoli.

Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha espresso alcune perplessità sul testo: «Siamo consapevoli delle esigenze della dirigenza, ma ci sono dubbi soprattutto sul numero eccessivo delle strutture dirigenziali, che rischiano di essere un modo per sfornare poltrone e per rendere più macchinosa l’azione amministrativa». Sansa ha espresso altre critiche circa l’arruolamento dei dirigenti esterni: «E’ eccessivo e, così, si rischia di svilire le
competenze interne. Inoltre, nella progressione di carriere viene anteposta l’anzianità al merito». Il consigliere, inoltre, ha rilevato un’obiezione di «sostanza e politica» che riguarda la figura del segretario generale: «E’, in realtà, un presidente della Regione “ombra”, non eletto ma che avrà poteri smisurati».

Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha rilevato la complessità della materia e ha riconosciuto l’impegno dell’assessore Ferro. Pastorino ha invitato ad una riflessione approfondita e ha ricordato, a questo proposito, la quantità di emendamenti presentati.

«Faccio una riflessione sui precedenti processi di riforma, che hanno migliorato sicuramente il settore, ma condivido le perplessità sul fatto che il segretario svolga una funzione di controllo, che è sbagliata ed è in contrasto sul processo di evoluzione della struttura amministrativa. Occorre distinguere nettamente fra il potere politico e il potere amministrativo. L’autonomia del dirigente dal potere politico – ha precisato – è un valore». Il consigliere ha definito, inoltre, «ridondante la nuova struttura dirigenziale che rappresenta un elemento di pesantezza, che non semplifica e non razionalizza».

Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha ribadito la necessità di «separazione fra potere politico e amministrativo» e ha sottolineato il ruolo del comparto rispetto all’azione amministrativa. «Sia il potere politico che amministrativo devono e hanno tutto l’interesse di rimanere indipendenti, inoltre non viene dato sufficiente spazio alla mobilità interna e ci sono aspetti, per esempio gli incarichi a tempo determinato, in cui si poteva dare maggiore riguardo alle carriere interne». Centi ha aggiunto: «Occorre una maggiore evidenza pubblica nella ricerca degli incarichi a tempo determinato evitando percorsi che possono apparire oscuri». Il consigliere ha rilevato anche perplessità sui meccanismi di valutazione dell’operato ai fini della progressione di carriera.

L’assessore Simona Ferro ha sottolineato la collaborazione dimostrata dalla minoranza durante il dibattito nella competente commissione consiliare e il confronto con le rappresentanze sindacali, di cui sono stati accolti alcuni suggerimenti. «Il legislatore statale – ha spiegato – è già intervenuto con una riforma della Pubblica amministrazione che, nell’ambito del PNRR, costituisce un grande programma di investimento sulle persone e che mette al centro le competenze per ridisegnare il lavoro pubblico per il futuro». Di qui la necessità di un intervento anche a livello ligure: «La Regione deve avviare una stagione di riforme in materia di organizzazione, di reclutamento del personale e di miglioramento delle “skill” del proprio personale. Per cui, a più di un decennio dall’approvazione della legge regionale 59 del 2009 sul modello organizzativo e sulla dirigenza è necessario rivedere l’impianto organizzativo, per migliorarne l’efficienza e la razionalità, adeguarlo alle recenti modifiche introdotte nella legislazione nazionale e tenere conto dell’evoluzione dei modelli organizzativi che caratterizzano le organizzazioni pubbliche e non solo, italiane ed europee». L’assessore ha specificato: «L’articolazione del modello organizzativo permane di tipo divisionale e funzionale con una più razionale rappresentazione delle strutture dirigenziali complesse, direzioni centrali, direzioni di aree di direzione e unità organizzative, enucleando fra queste le strutture cui sono preposti i titolari di funzioni dirigenziali di livello generale e dirigenziale, che sono i settori, servizi, uffici, unità specialistiche di staff, per evitare sovrapposizioni di ruoli, una maggiore linearità nei processi decisionali e si garantisce in questo modo la massima coerenza tra livello gerarchico e funzioni e funzioni svolte. Al vertice dell’assetto organizzativo e direzionale viene posto il Segretario generale il cui ruolo sarà di vertice amministrativo e organizzativo, anche tenendo conto del ruolo fiduciario ricoperto rispetto all’organo politico».

Al termine del dibattito è iniziata la votazione degli articoli e degli emendamenti proposti dalla minoranza fra i quali ne sono stati approvati finora due, presentati da Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno): il primo posticipa da 60 a 150 giorni la scadenza entro cui, all’inizio della legislatura, la giunta approva l’assetto organizzativo delle proprie strutture in modo da permettere al Segretario generale incaricato dal nuovo esecutivo di poter elaborare il proprio progetto di riforma; il secondo mira a valorizzare nell’azione amministrativa anche azioni e comportamenti, non formali, che tengano conto della complessità degli obbiettivi da conseguire.