Sanremo, pass falso per entrare all’Ariston, giovane denunciato si difende: «E’ stata una goliardata»

5 febbraio 2022 | 17:29
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Sanremo, pass falso per entrare all’Ariston, giovane denunciato si difende: «E’ stata una goliardata»

Il legale: «Il mio cliente chiede scusa alla Rai e al direttore artistico e conduttore Amadeus. E’ un bravo ragazzo»

Saremo. «E’ stata una goliardata. Il pass falso è stato utilizzato dal mio cliente al solo scopo di farsi qualche foto sul lungomare di Sanremo e poi scherzarne con gli amici. Non per tentare di entrare al Teatro Ariston. E’ stato fatto per gioco». A dichiararlo all’agenzia Ansa è l’avvocato di Marsala Antonino Rallo, legale del giovane siciliano denunciato, giovedì sera, dalla polizia, a Sanremo, con l’accusa di truffa per avere realizzato un pass falsificato per l’ingresso al festival della canzone italiana, con generalità e foto del titolare, logo della trasmissione televisiva trasmessa da “Rail ” e Qr-code.

«Il pass, di fattura artigianale, era palesemente falso e quindi, anche volendo, con scarse possibilità di trarre in inganno chi controlla gli ingressi del teatro – continua l’avvocato Rallo – né il mio cliente ha assolutamente tentato di venderlo. Era soltanto uno scherzo. Nessun artifizio e raggiro è stato posto in essere. Nessun danno è stato arrecato al festival e alla Rai. Né dal punto si di vista economico, né d’immagine. Non c’è stata alcuna truffa, né tentativo di truffa. Tuttavia, il mio cliente chiede scusa alla Rai e al direttore artistico e conduttore Amadeus. E’ un bravo ragazzo».

Il giovane è stato rintracciato dalla polizia nell’albergo in cui ha alloggiato in questi giorni dopo che agenti del commissariato di Sanremo e della Digos avevano sorpreso un suo amico con un pass falso durante i controlli predisposti per verificare il regolare afflusso delle persone autorizzate all’accesso al Green carpet. Quest’ultimo, infatti, ai poliziotti ha detto di essersi recato a Sanremo con un suo conoscente, indicandolo come il realizzatore del lasciapassare fasullo. E il giovane che era in hotel ha ammesso di avere stampato il pass poco prima di raggiungere la “città dei fiori”, aggiungendo, però, di non averlo utilizzato.