L'idolo dei social

Da TikTok a Sanremo 2022, Matteo Romano debutta sul palco dell’Ariston con “Virale”: «Ho realizzato un sogno»

Nella serata delle cover con l'aiuto di Malika Ayane canterà "Your song" di Elton John

Sanremo. «Ho cercato di abbracciare e gestire al meglio l’emozione e di portare più grinta possibile. Ero molto emozionato, ma non terrorizzato. Ero molto gasato e all’inizio mi tremavano un po’ le mani ma poi ho cercato di portare il meglio di me. “Virale” è un brano che porta grinta e presenza scenica. Sono convinto del brano che porto, a cui tengo tanto, perché, secondo me, può rappresentarmi nel modo migliore» – dice Matteo Romano che ha debuttato ieri sera alla 72esima edizione del Festival di Sanremo con “Virale” – «Ci sono stati momenti fuori onda che mi hanno gasato, come quando Laura Pausini, che aveva il camerino vicino al miomi ha chiesto di fare un video con lei per sua figlia che è una mia grande fan, per me è stato emozionante. E’ stata una bella esperienza che mi ha fatto entrare nel mood giusto prima di esibirmi. Ieri sentivo il peso di essere sul quel palco e volevo dimostrare che anche noi giovani abbiamo diritto di stare lì. Sentivo rispetto per la sacra importanza di quel palco, volevo omaggiarlo e rispettarlo nel miglior modo possibile. Amadeus è stato molto carino a venirmi vicino e a presentarmi in modo da mettermi pienamente a mio agio. Poi quando è partita la musica ho cercato di farmi trascinare, soprattutto per valorizzare la mia canzone».

Matteo Romano è approdato tra i Big grazie a Sanremo Giovani, che ha vinto con “Testa e croce”, ma è stato lanciato dal social TikTok, dove ha spopolato con il brano “Concedimi”. «Mi ha riempito di entusiasmo l’idea di poter salire sullo stesso palco sul quale si esibiscono artisti incredibili. Il mio è stato un percorso molto veloce ma molto naturale, super repentino, partito dal social TikTok, che per me è stata una piattaforma di lancio. E’ successo tutto molto velocemente ma ho cercato di mantenere il più possibile una coerenza artistica di fondo. Prima di tutto deve sempre venire la musica, a prescindere dalla platea in cui la si svolge. Sento di aver lavorato tanto nell’ultimo anno. Dopo aver ottenuto un contratto discografico ho pubblicato il singolo “Casa di specchi”, ho aperto i concerti di Emma e poi ho preparato il brano per Sanremo Giovani. Quando ho firmato il contratto discografico ho detto subito che il mio sogno era quello di arrivare a Sanremo e così ho lavorato in visione di questa esperienza. Sono estremamente contento di aver raggiunto questo palco, realizzando un mio grande sogno. L’esperienza di quest’estate ai concerti di apertura di Emma mi ha permesso di prendere coscienza dei miei pezzi. Dopo la vittoria di Sanremo Giovani mi sono preparato al massimo e ho fatto molte lezioni di presenza scenica perché volevo essere potente. Il pezzo porta una presenza grintosa, volevo mostrare che dietro a TikTok c’è molto di più. Ci tengo tanto a fare bene, sono un po’ perfezionista e ci tenevo a essere pronto» – afferma.

Matteo Romano

Il giovane cantante ha aperto durante l’estate i concerti di Emma Marrone contro la quale gareggia a Sanremo 2022: «E’ stato surreale, quest’estate aprivo i concerti di Emma e ieri eravamo uno dietro all’altra nella scaletta, è una situazione sicuramente di stimolo. Emma è un’artista a 360° gradi: ha fatto un film, è una cantante pazzesca e ha doti interpretative non da poco, sono contento di condividere questa esperienza con lei ed è bello vedere che un’artista della sua esperienza è contenta per un artista come me che è al debutto. Abbiamo avuto modo di rivederci, è stato molto bello e ci siamo fatti forza a vicenda, io con la mia ingenuità ed Emma con la sua esperienza. E’ bello vedere dei volti noti che mi aiutano a tranquillizzarmi e che le generazioni più grandi sono aperte verso le generazioni più giovani».

E’ il primo cuneese a partecipare al Festival di Sanremo: «Sono molto legato alla mia terra, al Piemonte e alla zona di Alessandria. La mia famiglia viene da tutta Italia, mio nonno è pugliese, mia nonna è sarda, ma i miei sono di Alessandria. Il Piemonte è casa mia e anche se non sono più a Cuneo da quattro mesi è sempre stata la mia realtà e sono felice che mi appoggi. La realtà cuneese mi ha un po’ protetto ma mi ha permesso di essere sempre me stesso e di arrivare alla realtà discografica. Ora sono a Milano per una questione di comodità e opportunità ma non vedo l’ora di tornare a Cuneo».

Il 19enne nella serata delle cover con l’aiuto di Malika Ayane canterà “Your song” di Elton John: «La scelta del brano è stata dettata dal fatto che ci tenevo a portare qualcosa che c’entrasse con il mio percorso. Voglio omaggiare Elton John facendo il brano a modo mio ma mantenendo al contempo lo stile con cui l’ha scritto Elton. Volevo differenziarmi dal resto dei partecipanti portando un brano in inglese per farmi notare rispetto agli altri Big che sono conosciuti, ma mi rispecchio molto anche nell’artista, visto che pure lui suona il pianoforte ed è un cantautore, senza ovviamente la pretesa di confrontarmi con lui. “Your song” è una delle canzone più conosciute e ricercate per la sua semplicità, apprezzo che parli di amore in modo così innocente e ingenuo. Pensavo potesse essere una scelta coerente con il mio percorso e da sé è venuta la scelta di Malika Ayane perché ha una voce pazzesca e perché con la sua sensibilità poteva essere l’artista giusta per aiutarmi in questo brano e in una situazione del genere. Spero sia un momento speciale e spero di vivere al massimo l’intimità che si può creare durante l’esibizione. E’ un omaggio che voglio fare a Elton rimanendo però sempre me stesso» – svela.

Dopo le prime due serate Matteo Romano si classifica al 17esimo posto della classifica parziale della Sala Stampa: «Sono giudizi soggettivi, vorrei sapere che cosa pensano per potermi migliorare. Evidentemente sono arrivato meno, come gli altri giovani e avremo modo di farci conoscere di più. Siamo tre giovani con stili molto diversi e nuovi, non la vedo come una cosa negativa. Sono contento di essere qua e la classifica potrà migliorare nel corso delle serate. Nell’ultimo anno ho fatto molta esperienza e ho provato molte cose, voglio portare me stesso e vorrei far arrivare al pubblico e soprattutto ai giovani che si può arrivare a Sanremo dalla propria cameretta senza essere la persona più egocentrica e spigliata di sempre. Voglio portare la mia semplicità e il mio modo di essere, perché essere se stessi ogni tanto ripaga. Mi hanno colpito molto le esibizioni di Mahmood e Blanco, che sono riusciti a diventare una cosa sola rimando sé stessi, di Noemi, che ha portato un brano elegante e raffinato, di Emma, anche lei molto raffinata e il brano era molto sentito, e di Elisa, che non ha deluso assolutamente, come si aspettavano tutti».

Nato a Cuneo il 20 marzo del 2002, ha frequentato il Liceo Classico Silvio Pellico ed è appassionato di musica fin da piccolo: «Ho avuto modo di studiare musica dalla seconda-terza media e poi ho cominciato a scrivere e comporre canzoni durante i primi anni del liceo. Nella provincia di Cuneo ho avuto l’occasione di partecipare ad eventi e a concorsi, come il Festival dello studente, ho cantato nella Provincia Granda e ad Entracque. Ho subito le influenze musicali dei miei genitori, mio padre è più preso da musica italiana cantautoriale classica, come Battiato, De André e Tenco, che ha formato la mia sensibilità, mi piace però anche Madame e voglio rappresentare la mia generazione come ha fatto lei. Sono fan di Blanco e Mahmood, Levante, Elisa ed Alessia Cara».

Da studente universitario a cantante in gara al Festival di Sanremo: «Mi sembra di vivere in due mondi paralleli, vedere i miei compagni che mi facevano gli auguri era motivo di orgoglio. E’ bello che mi seguano, è molto strano passare dal banco, dove ero tre mesi fa, al palco. E’ molto diverso e cerco di viverla in modo distaccato rimanendo però sempre lo stesso. Gestisco le due cose diversamente, le tengo distaccate per gestirle al meglio».

Per il futuro ha le idee chiare: «Sto iniziando adesso ma il passo successivo sarebbe arrivare in ambito internazionale, latino e inglese, che è una lingua che mi è sempre piaciuta. Le prime canzoni che ho scritto sono infatti in inglese, non pensavo di riuscire a comporre in italiano. Purtroppo non conosco il brasiliano e lo spagnolo molto bene ma potrebbe essere una sfida. Al momento sto lavorando ad un album che non vedo l’ora di pubblicare perché mi permetterebbe di presentare un progetto organico e la mia visione artistica entrando in auge nel mio mondo e nella mia diversità. Nell’ultimo anno ho preparato un Ep e poi vediamo come andrà questo Sanremo. Mi piacerebbe però trascorrere un anno all’estero».

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