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Commissione Antimafia, Commissione-Controlli e comunità energetiche al centro del Consiglio regionale

22 febbraio 2022 | 14:29
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Commissione Antimafia, Commissione-Controlli e comunità energetiche al centro del Consiglio regionale

Affrontati diversi temi

Genova. Nella mattinata di oggi si è svolta una seduta del Consiglio regionale. Sono stati affrontati diversi temi:

Minuto di silenzio per ricordare il camionista Fabio Luccherino
Subito dopo l’apertura della seduta il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei ha chiesto all’Assemblea di osservare un minuto di silenzio in segno di lutto per la scomparsa di Fabio Luccherino, l’autotrasportatore genovese di 49 anni morto giovedì scorso in Svizzera. «Con grande amarezza – ha esordito il presidente – ma tenendo fede al proponimento di denunciare in quest’Aula ogni morte sul lavoro in quanto inaccettabile, ricordo che pochi giorni fa, per la Liguria, si è rinnovata questa tragedia. A morire, schiacciato da una cassa durante le operazioni di scarico delle merci che aveva appena portato a Inwil, nel cantone di Lucerna, è stato Fabio Luccherino, 49 anni genovese, dipendente da più di vent’anni di una ditta di trasporti e rappresentante sindacale della FILT CGIl, molto noto anche nel mondo del calcio dilettantistico, che frequentava da sempre». «La sintesi di una vita – ha aggiunto – lavoro, impegno sociale, passioni, una vita strappata all’amore della sua famiglia, ai suoi amici in un giorno di lavoro come tanti. Alla moglie e alla figlia desidero pervenga il sentimento del nostro commosso cordoglio e la vicinanza della nostra Istituzione».

Relazione annuale sulle attività svolte nel 2021 dalla VI Commissione Antimafia
Il Consiglio ha approvato all’unanimità la Relazione annuale sulle attività svolte dalla VI Commissione Antimafia, che è stata istituita con una deliberazione del Consiglio regionale il 21 maggio 2019 e si è costituita per la prima volta all’inizio dell’attuale legislatura nel novembre 2020. La Commissione è presieduta da Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa presidente). Nel resoconto relativo alle attività del 2021 vengono ricordate le audizioni da cui è emerso «in primis che il fenomeno mafioso in Liguria è radicato e pervasivo, con realtà consolidate in tutte le province, legate soprattutto a diversi locali ‘ndranghetisti, perfettamente inseriti nei gangli imprenditoriali, amministrativi, professionistici e politici della Regione. Le problematiche maggiormente segnalate sono state: la presenza della delinquenza organizzata e del malaffare nel settore degli appalti, il delicato problema dell’iter della confisca e della gestione dei beni (con le distinzioni tra beni adibiti ad abitazione e beni destinati ad attività produttive, con tutte le difficoltà legate alla gestione e ristrutturazione); l’infiltrazione delle organizzazioni criminali nelle strutture turistico/alberghiere, in seguito alla pandemia e alla conseguente procedura sui ristori; il fenomeno dell’usura; la forte presenza del traffico di stupefacenti in entrata nei porti liguri; la necessità di rivedere le procedure relative al rilascio delle certificazioni antimafia e la necessità di un abbassamento di soglia per richiedere tale certificazione; l’ecomafia; il movimento terra; la gestione criminale dei fenomeni migratori. Nella relazione si ricordano le audizioni con le associazioni di volontariato sociale sui temi delle infiltrazioni nelle amministrazioni pubbliche, mentre dagli incontri con i presidenti delle autorità portuali liguri è emerso il complesso tema della necessità dei controlli ai varchi portuali, della penetrazione del mercato della cocaina attraverso i porti liguri (si stima che oltre il 39% di quella consumata in Italia arrivi attraverso i varchi portuali di Genova, La Spezia e Vado),
delle infiltrazioni nella cantieristica, in cui spesso si verificano fenomeni di caporalato». Vengono ricordate le numerose audizioni dei rappresentanti delle camere di commercio, dei sindacati, delle associazioni di categoria, del sistema bancario e con i prefetti delle 4 province, «che hanno posto in rilievo la pervasività del fenomeno ‘ndranghetista in Liguria, sotto le formule non più di una mafia culturalmente solo legata alle zone di provenienza ma profondamente innestata nell’imprenditoria, nel funzionariato, nella politica, nell’economia della Liguria. Il tema emerso con maggiore forza durante gli incontri è stato quello dell’usura, specialmente dopo lo scoppio della pandemia e la crisi di molte società soprattutto nell’ambito turistico-ricettivo, che spesso ha dato origine a cambi di proprietà e o di titolarità delle aziende, nonché a un estesissimo fenomeno di conferimenti di quote aziendali. Sono stati sottolineati la presenza del fenomeno delle ecomafie». Nella relazione si ricorda la collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per diffondere nelle scuole la cultura della legalità e la conoscenza di diritti e dei doveri del cittadino a partire dalla Carta Costituzionale che nasce dal Protocollo di Intesa firmato dall’ Ufficio scolastico regionale stesso e dalla Presidenza dell’Assemblea legislativa della Regione Liguria, alla presenza Presidente della Commissione VI nel marzo scorso. Nel resoconto, infine, si annuncia la presentazione in Commissione di una proposta di legge per agevolare la gestione dei beni confiscati, compreso l’impiego delle somme che negli ultimi anni la Regione ha previsto a bilancio con tale prospettiva, per riutilizzarli per bisogni primariamente sociali, ma anche economico produttivi con la creazione organica di un fondo per i beni confiscati per la ristrutturazione dei beni immobili, la valorizzazione delle attività di riutilizzo sociale dei beni, il supporto alle aziende sequestrate o confiscate in vista di un loro rilancio economico.

Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha ricordato che il suo gruppo nella precedente legislatura aveva fortemente voluto l’istituzione di questa commissione e ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto dal presidente Centi attraverso la sua relazione auspicando che la commissione, pur non avendo i poteri della stessa commissione parlamentare, potrà approfondire ulteriormente il problema in Liguria. Tosi ha ricordato alcuni episodi in cui si evidenzia la presenza anche in regione di infiltrazioni mafiose e camorristiche.

Claudio Muzio (FI) ha rilevato che questa commissione è l’occasione per una riabilitazione della classe politica e ha dato un segnale molto forte anche alle organizzazioni criminali in Liguria. Muzio ha sottolineato che la presidenza è stata attribuita a Centi da tutte le forze politiche in perfetto accordo per dare un segnale di compattezza dell’Assemblea e ha ricordato l’importanza del recupero virtuoso dei beni confiscati alla magia: continuiamo a dare “un esempio di buona politica».

Mabel Riolfo (Lega Liguria-Salvini) ha sottolineato l’arricchimento del dibattito dato dalla commissione che ha una funzione deterrente rispetto alle infiltrazioni mafiose e può essere un monito circa eventuali progetti della criminalità. Il consigliere ha rilevato l’importanza del protocollo siglato dal Consiglio regionale e dalla direzione scolastica per incentivare l’educazione nelle scuole per accrescere la sensibilità su questi temi e sul progetto di legge per snellire le procedure per il recupero dei beni confiscati alle mafie.

Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha dato atto che la Commissione si è data un buon metodo di lavoro per approfondire la tematica e ha ringraziato per il lavoro svolto il presidente della commissione Roberto Centi. Il consigliere ha sottolineato, fra l’altro, la presenza radicata delle organizzazioni criminali anche in Liguria, che condiziona molte attività economiche, e ha ribadito che il lavoro della Commissione sarà prezioso anche per sottolineare il ruolo della politica rispetto a questi fenomeni.

Angelo Vaccarezza (Cambiamo con Toti presidente) si è unito agli apprezzamenti manifestati in aula rispetto al lavoro svolto da Centi rilevando che questa commissione rappresenta un’’opportunità importante e che, insieme alla Commissione V Controlli, rappresenta uno strumento di garanzia in cui, dunque, è importante che maggioranza e minoranza siano unite e diano un’immagine della politica, che spesso viene vista come autoreferenziale e lontana dalla politica.

Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha rilevato che se la commissione avesse anche funzioni ispettive, potrebbe avere un ruolo più efficace e ha ribadito l’esistenza delle organizzazioni mafiose anche in Liguria. Sansa ha invitato tutta l’Assemblea a prendere atto che la mafia è profondamente radicata, soprattutto nel ponente rilevando che la mafia non è più quella tradizionalmente conosciuta ma prospera nell’edilizia e nella gestione dei rifiuti.

Relazione annuale sulle attività svolte nel 2021 dalla V Commissione-Controlli, verifica attuazione delle leggi e Pari Opportunità
Il Consiglio ha approvato all’unanimità la Relazione annuale sulle attività svolte nel 2021 dalla V Commissione, presieduta da Fabio Tosi (Mov5Stelle). Pari opportunità: nel 2021 è iniziato l’esame di due proposte: la prima mira alla riduzione del divario retributivo di genere la promozione della parità retributiva tra i sessi, il sostegno dell’occupazione e dell’imprenditoria femminile di qualità, la valorizzazione delle competenze delle donne; la seconda riguarda la prevenzione e il contrasto dei comportamenti discriminatori e per promuovere la parità di trattamento. Nella relazione si ipotizza la nascita di una Commissione ristretta per elaborare un testo unificato delle due proposte e si sottolinea il costante rapporto con la Consigliera regionale di parità. Nel 2021, inoltre, sono stati affrontati i temi concernenti le molestie sessuali nei luoghi lavorativi, studiando le possibili iniziative formative in materia, la situazione del lavoro femminile rispetto a precariato e occupazione part time e, infine, l’accesso delle donne e alle discipline STEM (tecnico-scientifiche e matematiche). Nel resoconto vengono sottolineati i contributi dell’Università degli Studi, delle Associazioni rappresentative degli interessi coinvolti e degli apparati del Settore regionale allargato.

Controlli: l’azione si è concentrata in particolare sull’analisi degli atti di indirizzo (mozioni, odg, risoluzioni) approvati in Consiglio regionale per verificare la correttezza e l’efficacia dell’azione regionale grazie all’invio di un elenco bimestrale, elaborato dagli Uffici con tutti gli atti di indirizzo approvati dal Consiglio, per renderne più agevole la selezione. Nel 2021, l’attività di controllo ha riguardato ordini del giorno su vari argomenti: misure per l’emergenza sanitaria, rafforzamento della medicina territoriale in relazione alla seconda ondata Covid-19, la gestione dell’emergenza Covid nelle scuole, test antigenici di massa, la costituzione di un Tavolo regionale su anziani, fragilità e la solitudini, l’incentivazione di incarichi ai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta nelle aree interne, la rigenerazione dell’ospedale di Quarto, il recupero di beni storici e archeologici della Regione, il sostegno dei lavoratori dello spettacolo ecc. Sempre nel 2021 sono state promosse azioni per verificare la trasparenza dell’azione regionale, anche su richiesta di uno o più consiglieri.

Verifica attuazione delle leggi: la valutazione dell’efficacia delle leggi regionali si è sviluppata attraverso la presa in carico e l’esame delle “clausole valutative” fornite dalla giunta sull’applicazione delle singole leggi. Questa attività «ha dimostrato un buon funzionamento, in modo particolare a livello operativo». «A tale attività, si è aggiunto l’esame da parte della commissione delle prime relazioni di ritorno sulla disciplina del trasporto di persone mediante servizi pubblici non di linea e, fra le altre, la promozione dell’istituzione delle comunità energetiche». «In conclusione la declinazione dei lavori della Commissione, che si è riunita con continuità e affrontando in modo omogeneo tutti i principali ambiti di competenza, dimostra una proficua evoluzione delle attività rispetto alle quali è stato costante il contributo di tutti gli attori coinvolti, anche in funzione di sperimentare nuovi campi di attività e diverse metodologie rispetto a quelle consolidate». Tosi ha ringraziato, infine, tutti i componenti della commissione per la collaborazione fornita e ha auspicato che questa si mantenga anche in vista dell’esame delle prossime misure collegate al Pnrr.

Veronica Russo (FdI), vicepresidente della V Commissione, ha sottolineato il rapporto di assoluta collaborazione con il presidente: «in questo anno – ha aggiunto – per tutte le proposte di legge presentate è stata richiesta la clausola valutativa, che è importante perché permette di valutare l’efficacia e gli effetti della norma e, quindi, anche il ruolo legislativo viene svolto con più consapevolezza». Russo si è concentrata anche «sull’importanza della relazione di ritorno che ha visto un lavoro di squadra anche con chi aveva proposto la legge».

Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha sottolineato «l’importanza della clausola valutativa, che consente di valutare l’efficacia dei provvedimenti». Il consigliere ha sottolineato, in particolare, rispetto a ordini del giorno e mozioni «la necessità di un check preventivo sui documenti prioritari per rendere più efficace il lavoro della Commissione».

Selena Candia (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha ricordato «le audizioni svolte e il contributo della maggioranza, e ha citato in particolare il consigliere Mabel Riolfo». Candia ha rilevato «l’importanza del monitoraggio nell’applicazione delle leggi per intervenire e migliorare la norma». Candia ha annunciato voto favorevole alla relazione.

Mabel Riolfo (Lega Liguria-Salvini) ha sottolineato, in particolare, «la competenza che riguarda le Pari opportunità, rilevandone l’importanza». Riolfo ha auspicato che si raggiunga un testo comune fra quello presentato da lei e la proposta presentata anche dal consigliere Luca Garibaldi.

Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha sottolineato «l’importanza del ruolo di controllo svolto dalla VI Commissione e il lavoro compiuto dal presidente e da tutti i membri» e ha annunciato voto favorevole alla relazione illustrata da Fabio Tosi.

Claudio Muzio (FI) si è associato ai ringraziamenti espressi dai consiglieri regionali al presidente e al vicepresidente e ha sottolineato un cambio di passo rispetto al percorso della stessa commissione nella precedente legislatura, rispetto a tutte le materie di competenza.

Alessandro Bozzano (Cambiamo con Toti presidente) ha ringraziato il presidente e la vicepresidente in quanto «sono statti investiti di un onere importante – ha detto – di verificare l’efficacia di quello che viene approvato in Consiglio, verifica che rappresenta la cartina al tornasole per conoscere l’efficacia dei provvedimenti emanati».

Applicazione della legge sulla Promozione dell’istituzione delle comunità energetiche
Il Consiglio ha approvato all’unanimità la Risoluzione della V Commissione consiliare sulla relazione di ritorno alla clausola valutativa della legge regionale 6 luglio 2020, n. 13 “Promozione dell’istituzione delle comunità energetiche” illustrata da Fabio Tosi (Mov5Stelle), presidente della V Commissione Controlli, Verifica attuazione delle leggi e Pari Opportunità. La Risoluzione impegna il presidente della giunta regionale e l’assessore competente a proseguire nelle attività di monitoraggio e valutazione della legge; a reperire adeguate risorse per fornire ai Comuni un incentivo per renderne concretamente operative le previsioni; a prevedere una serie di modifiche sulla composizione del “Tavolo tecnico per la riduzione dei consumi energetici” prevedendo anche una rappresentanza dell’Università, di Confindustria, degli energy manager operanti nella Pubblica amministrazione e a coinvolgere il Consiglio, se necessario, per modificare eventuali disposizioni che dovessero richiedere interventi correttivi.

Nel dibattito sono intervenuti Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno), Selena Candia (Lista Ferruccio Sansa presidente), Alessandro Bozzano (Cambiamo con Toti presidente). L’assessore allo sviluppo economico Andrea Benveduti ha ribadito che le comunità energetiche rappresentano un’opportunità e ha dato parere favorevole.

Dibattito sulle norme per la raccolta, coltivazione e commercio di tartufi freschi
Nella seduta del mattino è iniziato il dibattito sulla Proposta di legge 92 (Stefano Mai, Alessio Piana, Sandro Garibaldi, Brunello Brunetto, Mabel Riolfo): “Norme per la raccolta, coltivazione e commercio di tartufi freschi e conservati destinati al consumo e per la tutela e valorizzazione degli ecosistemi tartufigeni in Liguria”.

Stefano Mai (Lega Liguria Salvini) ha illustrato la relazione di maggioranza. «La legge offre un quadro organico di iniziative per valorizzare questo patrimonio ambientale che in Liguria mostra di avere concrete possibilità di sviluppo. La Liguria – ha aggiunto – attualmente ha una modesta produzione, ma è di qualità e non mancano margini di crescita nelle quantità. La diversificazione territoriale, se inserita in una rete coordinata, può essere un elemento di ulteriore valorizzazione di questa eccellenza. Eccellenza che, tuttavia, va anche tutelata». Mai ha sottolineato che la legge è nata da un serrato confronto con le categorie interessate, soprattutto tartufai e degli agricoltori, che ha permesso di equilibrare i legittimi interessi in campo. «L’elemento che maggiormente
caratterizza questa proposta è la valorizzazione del tartufo – ha aggiunto – come prodotto legato al turismo esperienziale ed eno-gastronomico e non mancano occasioni per le aziende agricole: sia di integrazione del reddito, visto il valore commerciale dei tartufi, sia per il recupero dei noccioleti. Viene affrontato il tema delle entrate provenienti dal settore ad interventi e del loro legame con iniziative da attuarsi a favore dei programmi e dei progetti rivolti allo sviluppo e alla valorizzazione del patrimonio tartufigeno». Mai ha spiegato la scelta di Millesimo come sede del Centro sperimentale: «La sua posizione geografica e la presenza sul territorio del pregiato tubero fa sì che il Comune faccia già parte delle “Città del Tartufo” e dedichi annualmente un evento nazionale ai tartufi. La qualità del terreno, le condizioni ambientali e climatiche fanno sì che il prodotto sia uno fra i più pregiati d’Italia e rende la Valle Bormida la “culla del tartufo” per l’intera Liguria».

Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha annunciato la presentazione di un emendamento sugli orari in cui può essere praticata la raccolta. L’assessore all’agricoltura Alessandro Piana ha annunciato voto favorevole al provvedimento.