I chiarimenti

Bordighera pronta a conferire l’acquedotto a Rivieracqua. Parla il sindaco

Garanzie per investimenti sulle infrastrutture e preoccupazione per aumento tariffe

Vittorio Ingenito

Bordighera. «E’ altissimo il valore del patrimonio idrico che sarà conferito dal Comune di Bordighera a Rivieracqua. Per tutelarlo abbiamo chiesto al gestore unico la garanzia di investimenti congrui e continuati nel tempo sulle infrastrutture, prima fra tutte il depuratore. E’ l’unica strada per evitare un spreco insensato di risorse, che avrebbe tra l’altro come conseguenza disagi e disservizi per i cittadini. Il piano d’ambito prevede uno stanziamento di 400mila euro all’anno per 4 anni per investimenti nel depuratore consortile; tuttavia non sono presenti impegni di spesa per l’acquedotto, che dovranno essere valorizzati nella bozza del verbale di consegna».

Così il sindaco di Bordighera Vittorio Ingenito risponde alla domanda su quali saranno le garanzie a tutela delle infrastrutture idriche di proprietà del comune della Città delle Palme che, a breve, saranno messe a disposizione di Rivieracqua, come sentenziato dal Consiglio di Stato che ha rigettato il ricorso presentato da Palazzo Garnier.

Sulla data in cui avverrà il conferimento non c’è ancora una certezza. Il passaggio dovrebbe essere formalizzato il prossimo 1 aprile, ma non è detto che non avvenga prima, vista anche la richiesta del commissario ad acta Gaia Checcucci che, nel corso dell’ultima riunione della Commissione riunitasi per il servizio idrico, ha chiesto di anticipare i tempi di un mese. «Ritengo improbabile che il conferimento possa avvenire il 1° marzo – dichiara Ingenito – Per semplice mancanza dei tempi tecnici. La pratica dovrà innanzitutto essere sottoposta al Consiglio Comunale ed inoltre ad oggi non abbiamo ancora ricevuto la bozza del verbale di consegna, che dovrà necessariamente comprendere tutte le garanzie che abbiamo richiesto a tutela dei lavoratori, della cittadinanza e dello stesso patrimonio idrico. Infine – ma è un aspetto fondamentale – gli impegni che abbiamo stretto con i sindacati a difesa del personale sono stati concordati prendendo come riferimento temporale il 1° aprile. E’ questa la data che ritengo più verosimile per il passaggio».

Per i cittadini, il cambiamento più difficile da digerire sarà di sicuro quello legato all’aumento delle tariffe. «La doverosa premessa è che la Commissione farà tutto quanto possibile per evitare che gli inevitabili aumenti ricadano in modo improvviso ed in misura eccessiva sui cittadini – risponde il sindaco -. La tariffa unica provinciale non è ancora stata definita: il costo di un euro al metro cubo, di cui si è parlato, non ha nessun riscontro ufficiale. E’ importante sia chiaro che l’aumento annuo dell’8,45% sarà un aumento medio, che verrà “spalmato” con pesi diversi sulle diverse sottotariffe: in alcuni casi al rialzo, in alcuni casi al ribasso. Vigileremo affinchè non si verifichino picchi sproporzionati che indubbiamente creerebbero difficoltà alle famiglie e agli operatori economici».

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