Tirata d'orecchie

Vertice FdI a Imperia, coordinatore regionale Rosso: «Toti smetta di pensare a Roma e guardi alla Liguria» fotogallery

Sempre Rosso: «Se un giorno diventerà un leader nazionale, ben venga per lui e vada pure sulla scena nazionale, ma oggi pensi a noi»

Imperia. «Quello che noi chiediamo al presidente Toti è di smettere di guardare a quello che succede a livello nazionale e lo dico con grande schiettezza: non può un presidente della regione passare tutti i giorni a Roma a pensare alla politica nazionale. Se passa le sue giornate a Roma, deve farlo per chiedere fondi o aiuti per la Liguria e non per parlare di politica partitica sua. Ricordo che il presidente Toti è assessore regionale alla Sanità e al Bilancio, oltre che presidente della regione. Il suo dovere è stare tutto il giorno nella Regione Liguria e pensare al bene dei liguri. Su questo rimaniamo compatti e uniti nel lavorare. I nostri assessori lavorano, perché sono stati eletti dai liguri per lavorare per la Liguria». A dirlo, al termine di un vertice regionale di Fratelli d’Italia che si è svolto nel pomeriggio a Imperia, è il coordinatore regionale Matteo Rosso, che all’indomani delle elezioni a presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha riunito i suoi fedelissimi per fare il punto.

E proprio da Imperia, Rosso, manda un messaggio diretto al governatore ligure Toti, reo, a suo dire, di pensare alla politica nazionale più che a quella regionale. «Se un giorno diventerà un leader nazionale, ben venga per lui e vada pure sulla scena nazionale – aggiunge Rosso – Ma oggi pensi a noi. Abbiamo una situazione sanitaria difficile e non solo per il Covid, ma purtroppo, lo sappiamo, sia per il personale sanitario che è sofferente, sia per i pazienti che hanno attese molto lunghe. Abbiamo una situazione complessiva di crisi economica nella Liguria, come in tutto il Paese: che lui stia qui e pensi a questo, se no prenda decisioni diverse e scelga cosa vuol fare, ma non dobbiamo essere noi a dirglielo».

Sulla questione romana, Rosso non ha mezzi termini: «Quello che è successo a Roma con la Lega è uno spiacevolissimo teatrino», dice,  «ma in questo momento mi interessa la Liguria, di quello che fanno e pensano a Roma mi interessa assai poco. Le persone vogliono sapere se ci saranno finanziamenti per la loro attività, se potranno fare un esame radiologico in tempi più brevi. Basta litigare dopo una settimana di un teatrino davvero imbarazzante». E conclude: «Siccome, un anno fa, sono stati eletti dei nostri consiglieri e assessori, noi vogliamo continuare sul programma. Dopodiché se il presidente Toti farà scelte diverse di andare via a lui, allora se ne andrà a Roma e valuteremo, ma noi continueremo a lavorare per la Liguria. Dobbiamo pensare ai problemi dei liguri: agli ospedali di Taggia, Sanremo o San Martino di Genova, ad esempio. E parlo soltanto della Sanità, che questo momento mi sembra il fulcro. Se siamo tutti qui mascherati, vuol dire che qualche problema esiste ancora e non si può fare finta di niente».

«E’ una situazione delicata – dichiara l’assessore regionale Gianni Berrino – Il nostro coordinatore regionale l’ha analizzata, è lui che porta la voce politica del partito secondo quelle che sono naturalmente le indicazioni romane. Ho detto a lui e al partito che le decisioni devono essere prese non per gli uomini che ricoprono gli incarichi e quindi il mio partito deciderà cosa fare, senza l’ostacolo mio che sono a disposizione delle scelte, naturalmente come è detto le elezioni sono fatte per far scegliere ai cittadini chi far governare, aspettiamo, lavorando, perché questo è chiaro: i cittadini meritano risposte e non si può andare in pausa nelle decisioni politiche». «E’ una settimana importante, dove c’è il Festival più importante d’Italia e d’Europa direi io – aggiunge – Quindi da oggi inizia la promozione turistica che dovrà portare in primavera e in estate a riempire i nostri alberghi con dati ancora migliori di quelli del 2019. Anche qua in provincia di Imperia, ad esempio, novembre 2021 è stato fantastico e superiore a quello del 2019: vuol dire che quando si promuove bene la Liguria, la Liguria risponde. Quello che succede a Roma è lontano, ne sentiremo gli echi, vedremo, nel frattempo continuiamo a lavorare come abbiamo sempre fatto fino a ieri». 

Su quali possono essere gli sviluppi nella politica regionale con Toti, Berrino dichiara: «Vedremo quello che succederà. Le tensioni che sono seguite all’elezione di Mattarella, su cui niente abbiamo avuto a che dire sul presidente, ma certamente non abbiamo apprezzato il metodo con cui si è arrivati alla sua rielezione. Noi pensavamo che fosse opportuno avere una novità, magari un presidente della Repubblica donna: tanti dicono di volerlo avere, poi alla prova dei fatti nessuno lo vuole. Noi siamo stati coerenti. Ribadisco che, alla fine, quei due candidati di punta espressi da Fratelli d’Italia, e cioè Crosetto (Guido, ndr) e Nordio (Carlo, ndr), hanno preso molti più voti di quelli che sono i nostri grandi elettori. Questo vuol dire che va tutto bene, un presidente l’abbiamo, ma le dinamiche che hanno portato alla sua elezioni se fossero state diverse sarebbe stato meglio. Continuo a dire che non è possibile che un presidente sia eletto per salvare un governo, perché il presidente è sopra le parti e deve decidere lui quando un governo può e deve rimanere in piedi o quando non può e non deve rimanere in piedi. Questa è la considerazione politica cui tutti quelli che parlano sempre di costituzione dovrebbero tendere come filosofia». 

Nonostante le difficoltà ai vertici, il consigliere regionale Veronica Russo conferma il suo impegno: «Mi muoverò come ho sempre fatto, lavorando per i cittadini, per le persone che ci stanno a fianco e per le persone che si aspettano delle risposte da noi. Quello che è successo a livello nazionale nell’ultima settimana è stato un teatrino imbarazzante, un teatrino che fa allontanare i cittadini dalla politica. Il nostro compito, quali istituzioni liguri, è quello di stare al loro fianco e iniziare a dare risposte a livello regionale e a livello locale. Quello che succede a Roma è sicuramente lontano, si sentiranno gli echi anche a livello regionale, ma il nostro compito è quello di lavorare per il bene dei cittadini». 

Giossi Massa, portavoce del Circolo “Fratelli d’Italia – Città di Imperia: «Questo incontro era già stato preventivato circa un mese fa: è un incontro del partito a livello regionale. Abbiamo avuto l’onore di avere Matteo Rosso, Gianni Berrino e Veronica Russo e Manuela Sasso, entrata nel direttivo della provincia di Imperia. E’ stato un incontro molto interessante, dove tra l’altro c’era anche il gruppo del Golfo Dianese con il nostro responsabile Francesco Bregolin. Un incontro importante perché stiamo organizzando tutto quello che sarà il 2022 e il 2023 in cui ci saranno diversi comuni che andranno al voto, quindi noi dobbiamo prepararci, essere sempre coesi come sempre siamo stati e portare avanti il lavoro del partito nazionale con Giorgia Meloni in testa che ci dà sempre indicazioni precise. L’aspetto più importante è che siamo sempre coerenti».

«Siamo ritornati a fare un po’ di politica, a ragionare insieme, a portare avanti quello che è il partito a livello regionale – dichiara Francesco Bregolin, presidente del consiglio comunale a Diano Marina e responsabile Fdi Golfo Dianese -. Ormai ce lo chiedono tante persone, in mezzo alla strada, e quindi questa coerenza che stiamo avendo a livello nazionale paga sicuramente. L’obiettivo è quello di far continuare a crescere Fratelli d’Italia: nel Golfo Dianese abbiamo dimostrato, anche con le ultime elezione comunali di esserci. Il nostro partito sta crescendo, il mio leit motiv è quello di farlo crescere maggiormente e supportare Giossi Massa che prende un gravoso impegno, visto che Imperia l’anno prossimo avrà le elezioni e sicuramente il nostro partito dovrà fare una parte importante». 

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